Programma Pubblico 1985-06-11
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(SOTTOTITOLI DA REVISIONARE) S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Programma Pubblico Ginevra (Svizzera), 11 Giugno 1985
Mi inchino a tutti i ricercatori della verità. Ma la verità ha due aspetti: l’illusione che vediamo può sembrare la verità, ed anche l’essenza dell’illusione può sembrare la verità. Ma l’altro aspetto è assoluto e deve essere percepito, deve essere sperimentato sul vostro sistema nervoso centrale. Non è una proiezione mentale cui possiamo pensare, né immaginazione emotiva: la verità è quello che è, non può essere modificata. Non può scendere a compromessi.
Dobbiamo diventare umili per conoscere la verità. Ora con la scienza abbiamo scoperto tante cose, grazie all’umiltà di ammettere che finora non sapevamo. Ma qualsiasi cosa conosciamo esteriormente, come l’albero, deve avere delle radici; queste radici però non si conoscono soltanto guardando l’albero. E quando qualcuno ci parla delle radici, ne siamo scossi, perché prima non ne avevamo alcuna conoscenza. Così abbiamo il condizionamento di guardare soltanto l’albero, e non riusciamo a far capire alla nostra mente che esso deve avere delle radici.
Quindi, possiamo affermare che le persone sono molto avanzate nella scienza, sono progredite, creando così Paesi sviluppati. Ma non sanno che, se non cercano le loro radici, saranno completamente distrutte. Ora che sto davanti a voi, non dovreste assolutamente avere l’impressione che io sia qui per offendervi. Invece, sono venuta qui per parlarvi delle radici, delle grandi proprietà che avete dentro di voi.
Conosciamo così tante energie intorno a noi, come l’elettricità, la gravità, nel campo scientifico della conoscenza. Ma in noi esistono energie più sottili, che dovremmo provare a comprendere con la stessa umiltà e apertura mentale di uno scienziato.
Ora dovremmo cercare di capire quali sono i problemi che ci fronteggiano qui in Occidente. In America qualcuno mi ha chiesto: “Cosa c’è che non va in Occidente?”
Dobbiamo capire cosa ci è accaduto durante la nostra evoluzione. Quando siamo progrediti mediante lo sviluppo industriale, abbiamo sviluppato alcune caratteristiche e un certo sistema di valori. L’industrializzazione è stata una buona idea, ma manca il discernimento riguardo a quando fermarla.
E così che, quando si va in Paesi molto industrializzati, si ha la sensazione di mangiare solo prodotti chimici e non cibo. Ora, l’equilibrio deve essere mantenuto, ma come? Mediante la conoscenza delle radici.
Il primo problema che sento riguardo alla mente occidentale è che l’essere umano è totalmente incentrato sulla mente; ha sviluppato la capacità mentale in modo sbilanciato. Così nell’industria dobbiamo avere sempre nuove creazioni; dobbiamo vendere merci in ogni momento, dobbiamo avere nuove mode, altrimenti le macchine saranno “affamate”.
Nello stesso modo, il nostro cervello inizia a produrre nuove idee, ed è a causa di ciò che queste cose sono prodotte dall’uomo.
A causa della proiezione mentale, ci mettiamo a pensare in continuazione a cose nuove e ad apprezzare qualsiasi novità ci si presenti.
Noi dobbiamo accogliere cose nuove, ma non qualcosa che sia completamente privo di qualsiasi valore tradizionale. Ad esempio l’altro giorno ho chiesto: “Cosa c’è di così speciale in Freud? Perché avete accettato lui e non Jung?”.
La motivazione data è che lui ci ha presentato idee nuovissime. Non sempre tutto ciò che è nuovo è buono. Per esempio, la plastica una volta rappresentava una novità, e voi sapete quali sono i risultati della diffusione della plastica. E se questo è vero per quanto riguarda la materia, che dire dello Spirito?
Anche quando ricerchiamo la verità, cerchiamo sempre di adottare un nuovo metodo. E ritengo che il male venuto sotto forma di falsi guru sia frutto di questo genere di richiesta.
Da soli settanta a cento anni fa, direi, in India, è iniziata all’improvviso una nuova ondata di nuove idee circa la conoscenza delle radici. Alcune cose di cui parlano non sono scritte nei Veda, né nei Purana, né in nessun altro testo di conoscenza orientale, né in nessun libro scritto dopo Cristo come la Bibbia, o il Corano dopo Maometto, o gli scritti di Zoroastro. Non hanno assolutamente alcuna relazione con le antiche scoperte riguardanti le radici. Così abbiamo avuto un problema analogo riguardo la religione.
Prendiamo ad esempio il Cristianesimo: Cristo è venuto sulla terra - come scoprirete in seguito - per creare dentro di noi una speciale consapevolezza dello Spirito. Egli risiede in noi in un centro speciale che chiamiamo Agnya chakra, ed è descritto nelle scritture indiane come Mahavishnu. E nella forma più pura Egli esiste come Omkara, come Logos. Molto è stato detto su di Lui in Occidente, nella conoscenza occidentale, in modo mentale, ma in realtà è rivelato ampiamente nella filosofia indiana.
Voi non potete comprendere Cristo attraverso proiezioni mentali, poiché Egli è oltre la mente. Egli stesso ha detto: “Dovete rinascere”.
Quando Nicodemo chiese: “Cosa intendi per rinascere? Devo forse rientrare nel grembo di mia madre?”
“No,” – Egli rispose - “qualsiasi cosa nata dalla carne è carne, mentre voi dovete nascere dallo Spirito Santo”.
E cos’è lo Spirito Santo? Questa domanda è stata fatta al vescovo di Canterbury - l’ho visto in televisione - e lui ha risposto: “Sono agnostico”. Allora l’intervistatore gli ha chiesto: “Allora che cosa ci fa qui?” E lui: “Sto facendo il mio lavoro”. Allora l’intervistatore ha ribattuto: “Giusto, anch’io sto facendo il mio lavoro”: un’intesa reciproca fra due proiezioni mentali.
Lo Spirito Santo è il riflesso dentro di voi, è la Kundalini. (Alla traduttrice: No, indica solamente la Kundalini. Più in basso – no, no, indica la Kundalini lì, nell’osso sacro.)
La Kundalini è stata descritta con grande chiarezza in molte scritture indiane. È stato detto nella Bibbia: “Apparirò davanti a voi come lingue di fuoco”. Questi sono i centri e questo è l’Albero della Vita di cui si parla. Nel Corano è descritta come Asas. Da nessuna parte, in nessuna di queste antiche scritture – o meglio, fino ai tempi di Kabir, che visse circa quattrocento, cinquecento anni fa - nessuno ha mai detto che la Kundalini vi provochi alcun problema. Ma in seguito ho visto molte persone scrivere libri sulla Kundalini. Esiste un libro alto così, e sono rimasta meravigliata nel leggere la descrizione della Kundalini fatta da uno scrittore tedesco, secondo il quale essa può provocarvi calore, malattie, può farvi ballare, può farvi saltare.
È così che hanno cercato di condizionarvi contro il vostro processo evolutivo. Ed anche le religioni seguite alle grandi incarnazioni hanno tentato lo stesso trucco. Paolo è colui che ha introdotto questo tipo di condizionamento nella Bibbia. In realtà Paolo non aveva niente a che vedere con Cristo. Non sono mai riuscita a capire, fin da piccola, perché sia presente nella Bibbia.
E poi rinacque come Agostino, il quale ristrutturò la religione, la organizzò e la condizionò. Ed oggi, sorprendentemente, ci sono persone che mettono in dubbio la nascita di Cristo, i Suoi poteri divini di compiere miracoli. Adesso, con le loro proiezioni mentali, stanno cercando di provare che Egli era proprio come noi. E si dicono anche cose volgari e sconce di Lui e di Sua Madre. Questo è l’inferno che abbiamo creato con le nostre proiezioni mentali. Come osiamo dire cose simili a proposito di una personalità grandiosa come Cristo! È il nostro ego ad averci reso tanto sfrontati e arroganti, al punto che stiamo predisponendo la nostra stessa distruzione sfidando queste personalità le quali possono realmente proteggerci e guidarci verso la nostra ascesa.
Questo è, ancora una volta, il risultato di questa voglia di novità; infatti, la mente che vuole sempre trovare qualcosa di nuovo, sviluppa questo ego. Se andate in America, ad esempio, è meglio che chiediate come aprire i rubinetti del bagno, perché ogni rubinetto è differente. Semplicemente premendo qualcosa potete inzupparvi, perché vogliono averne uno nuovo in ogni posto. E impiegano ore per decidere che tipo di rubinetto adottare. Salendo in macchina, in una macchina americana, è meglio chiedere come aprire lo sportello, perché in caso di incidente potreste non riuscirci, potrebbe trattarsi di qualche nuovo marchingegno. Questo potere di decidere si è spinto talmente in là che le persone sembrano proprio simili a bambini stupidi.
L’ego blocca la maturità di una persona. Il condizionamento dell’ego è il peggiore di tutti, e non può essere rimosso. Se siete condizionati dal vostro superego avete dolori, avete problemi; ma quando avete ego, create problemi agli altri, aggredite gli altri.
Allora, per vincere l’ego, si prova ancora con processi mentali, per cui si cerca di travestirsi da uomini primitivi. Vestendosi da uomini primitivi il cervello non diventerà primitivo. Voglio dire, sapete che ormai ha raggiunto il massimo livello; dovrebbe smettere di comportarsi in modo stupido.
Se andate in Inghilterra, ad esempio, troverete persone che usano colori strani, si tingono i capelli di colori bizzarri e si definiscono punk. Così ho chiesto a qualcuno di loro che è venuto al nostro programma: “Perché fate queste cose a voi stessi?” E hanno risposto che questo rende le persone molto attraenti. A me sembrano pagliacci, ma loro pensano che tutti si sentano attratti da questo. Così la seconda maledizione che trovo è che vogliamo che tutti si sentano attratti da noi. Ma a che serve? È una conquista priva di gioia. Se tutti sono attratti da noi, cosa otterranno, o cosa otterrete voi da loro? Non riesco a capire. Anzi, vi mettete nei guai. Voglio dire che di certo, se diventate come punk, potete sviluppare una orribile cecità. O magari potreste sviluppare problemi al cuoio capelluto.
Ma sapete cosa potete ottenere dal modo in cui muovete gli occhi in continuazione per vedere quanti sono attratti da voi? Questo morbo di Alzheimer, che adesso sta emergendo, è l’inizio di un comportamento folle. Ora in America hanno scoperto che una persona su cinque, con meno di trentacinque anni, impazzisce. (Alla traduttrice, che dice di non aver capito:) Una su cinque, ci pensate? Una su cinque; è quello che ho letto oggi sul Reader’s Digest. Può impazzire, può impazzire. Lo chiamano morbo di Alzheimer, morbo di Alzheimer; è una nuova malattia, hanno detto. Prende il nome da uno scienziato, Alzheimer o qualcosa del genere. E si lamentano che, se vivete oltre i trentacinque anni, questi disturbi iniziano a diffondersi.
Ma in un Paese semplice come l’India, o in altri in cui la gente non è altrettanto “progredita” da andare in giro a flirtare, non hanno questa malattia.
Per questo Cristo ha detto: “Non avrai occhi adulteri”. Ed è così difficile comprendere come vi sia gente che va in chiesa proprio a questo scopo.
Mi dispiace di dover parlare di questo, perché lo noto ovunque mi rechi in Occidente. È una terribile malattia che ormai si sta insinuando. All’apparenza sembra tutto molto frivolo, ma non è così, ha implicazioni molto profonde. Gli occhi devono essere così innocenti che attraverso di essi non si dovrebbe esprimere né avidità né lussuria.
L’unica soluzione che io trovo è il risveglio della Kundalini e la realizzazione, mediante la quale Cristo viene risvegliato dentro di voi, nel vostro sistema nervoso centrale.
Egli risiede nell’Agnya chakra, che è a livello del chiasma ottico, nel chiasma ottico. Se non c’è innocenza in una persona, allora l’Agnya chakra si blocca. E questa è la purificazione più importante di cui abbiamo bisogno oggi.
Pensate, le persone che affermano di essere cristiane, che queste sono nazioni cristiane, sono proprio quelle che agiscono contro Cristo. È molto sorprendente. Qualsiasi cosa venga predicata da qualcuno... in India, ad esempio, si dice che in ognuno risiede lo Spirito, ma gli stupidi intellettuali indiani sono molto impegnati con il sistema delle caste. Questi intellettuali devono capire che non possono concettualizzare Dio.
Alle persone non piace quando dico che devono purificarsi per diventare personalità innocenti. Il problema dell’Occidente oggi è che ha perso i propri valori per quanto riguarda la purificazione. La purificazione non è del corpo, non consiste nel vivere puliti esteriormente, non consiste nel modo in cui vi presentate, ma è interiore. La distruzione non si manifesterà dal di fuori; è interiormente che stiamo costruendo la nostra distruzione in ogni momento.
Nel 1972, quando andai per la prima volta in America, dissi: “Non seguite le teorie freudiane, e non indulgete in perversioni assurde. Se lo fate, potete sviluppare una malattia che ucciderà l’intera nazione, e nazioni intere”. E sapete che è scoppiata l’epidemia dell’AIDS.
Sarete contenti di sapere che, attraverso il risveglio della vostra Kundalini, potete curare tutte queste malattie; infatti, quando la Kundalini è risvegliata, la cosa più importante che accade è che qualunque cosa abbiate fatto fino ad allora viene completamente estinta.
Accade in ogni chakra, ma specialmente per l’Agnya. A livello dell’Agnya chakra, quando essa apre l’Agnya chakra, la deità di Cristo viene risvegliata. E l’ego e il superego, che ci hanno trasformati in una struttura simile ad un uovo, vengono riassorbiti spontaneamente, poiché la Kundalini è una forza vivente e vi purifica completamente. A quel punto credete che Cristo è morto per la nostra purificazione e redenzione. Egli ha sofferto ed è stato crocifisso per questo, per poter penetrare in quel piccolo spazio tra l’ego e il superego.
Ora è giunto il momento di dimostrare (ciò che hanno detto) tutte le grandi incarnazioni e tutte le grandi scritture. Ora, quando parliamo di deità, la gente rimane piuttosto disorientata, perché non ne ha mai sentito parlare. Le deità sono le pietre miliari, come le persone venute per salvarci, le guide. Esse avevano la forza divina dentro di sé e, ogni volta che sono venute su questa terra, hanno cercato di infonderci una nuova consapevolezza.
Possiamo cominciare dal primo chakra: esso corrisponde al punto in cui si è formato il carbonio nella legge periodica degli elementi chimici. Soltanto grazie alla formazione del carbonio si è potuta avere la chimica organica e, in seguito, gli amminoacidi; e poi gli amminoacidi hanno creato la vita. Dalla vita scaturì, come sapete, l’ameba, e partendo dall’ameba oggi siamo esseri umani.
Ma perché non pensiamo al motivo, alla causa, al perché siamo diventati esseri umani? Abbiamo forse qualcosa di speciale, per cui solo noi siamo diventati esseri umani? E qual è lo scopo delle nostre vite? È solo per guardare i vostri orologi e sprecare il vostro tempo nel gioco d’azzardo?
È per questo che siamo nati, per non avere alcun rispetto di noi stessi? Essere frivoli è un crimine agli occhi del Divino. Voi dovete capire che siete personalità molto profonde. Guardate i sette piani costruiti in voi (indica lo schema del sistema sottile, ndt). Voi siete l’epitome di tutti gli strumenti cui potreste pensare.
Ormai, quello che deve accadervi è soltanto l’ultimo scatto. E quando ciò avviene, venite completamente purificati, e allora diventate il vero strumento. E come ogni strumento deve essere connesso alla fonte principale, nello stesso modo voi dovete essere connessi. E a quel punto vi rendete conto di quanto siete fantastici, di quanto siete dinamici, di quali grandi poteri avete.
Ma non è per persone frivole o per persone che non hanno rispetto del proprio essere. Avviene solo a persone che siano autentiche e ricerchino onestamente, che cerchino sinceramente e con onestà. Quindi per noi è importante sapere che, se abbiamo intenzione di diventare i cittadini del regno di Dio, dobbiamo ottenere la nostra realizzazione, il nostro Sé.
Buddha arrivò al punto di dire: “Non parlate di Dio, parlate solo del Sé”. Anche Mahavira disse la stessa cosa. Lo Zen è andato addirittura oltre, dicendo di parlare solo della consapevolezza senza pensieri. Questa è la prima consapevolezza che si ottiene dal risveglio della Kundalini, si diventa cioè completamente consapevoli senza pensieri.
È come quando si guarda un bellissimo lago privo di increspature, e si vede riflessa in esso l’intera creazione che lo circonda e che procura una gioia completa. Fino ad ora non abbiamo conosciuto la gioia che non ha dualità. Conosciamo la felicità che non è altro che soddisfazione dell’ego, e quando l’ego si sgonfia un po’, diventiamo infelici. Questa è l’illusione che abbiamo.
Per accedere alla realtà dobbiamo essere il Sé, e il Sé è oltre l’ego e il superego. Allora non vivete più in base a termini relativi, ma vivete con l’assoluto. Sentite la brezza fresca sulle mani come un computer che abbia iniziato a funzionare, ed instaurate un rapporto con il Divino. Inoltre, qualsiasi domanda abbiate, tendete la mano e potete ottenere la risposta sotto forma di brezza fresca, il che significa: “Sì, molto bene”, o come brezza calda, che significa “male”; ma se provate ad avvicinarvi ad una personalità posseduta, potrebbero venirvi addirittura le vesciche.
Tutte le informazioni vi arrivano dall’inconscio, che ora è diventato conscio sul sistema nervoso centrale. Questo è ciò che occorre capire: che il vostro inconscio è diventato, deve diventare il conscio. Così, qualsiasi informazione abbiate ottenuto finora dall’inconscio, è interamente e chiaramente compresa mediante la logica.
La prima cosa che accade al vostro sistema nervoso centrale è che diventate - ripeto, diventate - collettivamente consapevoli. Non è una proiezione mentale, ma lo diventate proprio. Inoltre, conoscete voi stessi poiché conoscete i vostri centri, e se sapete come curarli, siete perfetti, in perfetta salute, in perfetta gioia.
Questo era per introdurre Sahaja Yoga: saha significa “con”, ja significa “nato”. È spontaneo. E “unione” è il significato della parola Yoga. Ha anche un altro significato, che significa yukti, ossia “trucco”. Yukti. E significa anche destrezza nel gestire questo potere quando esso inizia a fluire attraverso di voi, nel conoscere ogni cosa al riguardo; per questo deve essere decodificato.
Tutto questo vi appartiene. Una luce accesa accende un’altra luce. Non esiste alcun obbligo.
È tutto vostro, dovete riceverlo e poi stabilizzarlo. Tutto questo deve essere gratuito perché è un dono della natura, è un processo vivente, non potete pagare per questo. Non potete pagare la Madre Terra per far germogliare un seme. Pagate forse qualcosa? Quanto paghiamo i fiori perché diventino frutti?
La natura non capisce il denaro. Allo stesso modo Dio non comprende il denaro. Ma per come abbiamo vissuto finora, abbiamo sempre pagato denaro per il lavoro di Dio. Specialmente in Svizzera la gente crede che, dando denaro a qualche Paese, si faccia il lavoro di Dio.
La povertà è creata dagli esseri umani, non da Dio. Cosa c’è di sorprendente se un Paese come l’India, dominato per trecento anni, diventa povero? Questo dimostra che dando denaro non si fa il lavoro di Dio. È un problema umano, creato dagli esseri umani, risolto dagli esseri umani.
Il lavoro di Dio è pura compassione: una compassione che non parla, che non può essere valutata in denaro. Semplicemente fluisce, si diffonde e agisce. Non si aspetta niente, non può essere controllata, non può essere uccisa, non ha bisogno di alcuna protezione. È questo il lavoro di Dio. Infatti, per Dio, chi è l’altro? Siamo tutti parte integrante del Suo essere. Se questa mano aiuta l’altra mano, che obbligo c’è? Quindi occorre capire la differenza tra la realtà di fare il lavoro divino e l’illusione (di farlo, ndt).
La qualità del Divino è che vi disseta come fa l’acqua. Vi dà la luce che vi guida, vi dà la forza che vi fa stare dalla parte del giusto, vi dà la compassione che vi fa gioire delle vostre virtù, vi dà quella attrazione che vi porta ai piani più elevati dello Spirito.
Scopre tutte le perle nell’oceano d’illusione. Vi dà quella pace interiore ed esteriore, e siete sempre inondati da piogge di beatitudine, di gioia.
È vostro diritto ottenerlo, dovete averlo. È per questo che siete qui. Ma con umiltà. Questo è importante, come gesto di delicatezza. Quando qualcuno vi dà una medaglia, chinate la testa. Nello stesso modo, quando venite adornati con questo, dovete chinare la testa dinanzi al Divino. Quando il pubblico vi applaude, vi tributa un’ovazione, si alza in piedi per applaudire, l’attore si inchina, saluta il pubblico. Saluta gli spettatori (ripete alla traduttrice: saluta gli spettatori, va bene?). Ora, nello stesso modo, noi dobbiamo rendere omaggio al Divino. Ciò che arrendiamo automaticamente è il nostro ego e i nostri condizionamenti.
Spero che oggi otterrete tutti la vostra realizzazione. E dopodomani, quando parlerò dello Spirito, spero che riusciate a venire.
Più avanti dovrete stabilizzarla completamente. Altrimenti sarà come la parabola di Cristo dei semi che erano germogliati, ma senza poi mettere radici.
Dio vi benedica tutti.
(Alla traduttrice:) Dovremmo chiedere se hanno domande? Nessuna domanda?
Volete farmi delle domande?
Bene. Facciamo l’esperienza adesso.
Domanda: Quando si sente qualcosa che non va in un’altra persona...
Shri Mataji: È un problema di ego.
Traduttrice: ...come ci si può proteggere, quando si sente qualcosa che non va nei chakra di un’altra persona?
Shri Mataji: Ah. Ah. Ho capito.
Questo è quello che dovete imparare. Anche prima della realizzazione prendete blocchi dagli altri, ma non ve ne accorgete. Invece, dopo la realizzazione lo sentite, ma temporaneamente, proprio come un indicatore. Pertanto dovete imparare a proteggervi, e quando verrete nel nostro centro vi spiegheranno tutto in modo dettagliato.
Ogni volta che sono venuta in Svizzera o in qualsiasi altro posto, ho visto che le sale (dei programmi) sono sempre piene, alle persone piace ascoltarmi; ma non ascoltano una cosa, e cioè che debbono renderlo una pratica, averne una comprensione completa, renderlo un avvenimento completo. Non c’è alcun corso, non esiste nessun corso per questo, ma dovete comprendere da soli dagli altri che ci sono riusciti; e potrete diventare voi stessi dei maestri.
L’unica cosa è che a questo dovete dedicare del tempo. Gli svizzeri sono molto bravi a fabbricare buoni orologi, e vogliono che la gente risparmi il proprio tempo; ma non hanno tempo per Dio. Lo stesso con i giapponesi, che sono bravissimi con gli orologi ma non hanno tempo per Dio. Fanno orologi per gli altri ma non per se stessi. Sono impegnati a costruire orologi. Ora dovete essere anche egoisti, dovete guardare voi stessi. Meglio risparmiare un po’ di tempo per Dio e per voi stessi.
Bene, ora faremo... se avete qualche domanda, sappiate che abbiamo un centro permanente in Svizzera dove potete sempre andare ad incontrare queste persone, e ricevere da loro tutte le risposte.
Ora, per prima cosa, devo chiedere a tutti voi di perdonare voi stessi e di dimenticare qualsiasi cosa io abbia detto, perché non voglio che vi sentiate in colpa per qualcosa.
Questo è il più grande ostacolo in Occidente: ci si sente in colpa per ogni cosa. Voglio dire che la gente comincia a sentirsi in colpa persino se indossa qualche capo che non è intonato. È eccessivo il modo in cui ci sentiamo colpevoli; perciò devo chiedervi molto umilmente di non sentirvi assolutamente in colpa. Qualunque cosa abbiate fatto, qualunque cosa sia successa, occorre capire che voi siete il tempio di Dio Onnipotente, e che la vostra Kundalini è del tutto in grado di darvi la realizzazione, di purificarvi completamente; ma non sentitevi in colpa per niente.
Questa è la prima condizione: dobbiamo essere ben disposti verso noi stessi, poiché stiamo per entrare nel regno di Dio.
La seconda cosa che devo chiedere è che dobbiamo trarre vantaggio dalla Madre Terra, sebbene mi renda conto che faccia un po’ fresco; ma non importa, potete togliervi le scarpe e appoggiare i piedi sul pavimento, perché le scarpe a volte sono anche un po’ strette e vi impediscono il contatto con la Madre Terra.
È un metodo molto, molto semplice, estremamente semplice, perché siete pronti. È estremamente semplice perché voi siete pronti.
Ora per prima cosa dovremo cercare di sentire i nostri chakra e di purificarli noi stessi, perché, se vi sono complicazioni, possono essere rimosse. Per questo vi dirò come mettere la vostra mano destra, mentre la mano sinistra dovrebbe essere rivolta verso di me in questo modo, a simboleggiare il vostro desiderio di ottenere la realizzazione.
Ora la mano destra dovrebbe essere usata per toccare i centri sul lato sinistro. Ed è molto semplice: per prima cosa metteremo la mano sul cuore, quando ve lo dirò. Poi dovremo appoggiarla sulla parte superiore dell’addome, poi sulla parte inferiore dell’addome, poi di nuovo sulla parte superiore dell’addome, poi di nuovo sul cuore. Ora si deve mettere la mano qui, nell’angolo tra il collo e la spalla - dal davanti, così, non da dietro. Questo è il centro che è sempre nelle condizioni peggiori, e che si blocca quando vi sentite in colpa. Guardate tutto come se fosse un gioco. Che c’è da sentirsi colpevoli? È un’altra proiezione mentale, un’illusione.
Bene. Ora dovete appoggiare la mano sulla fronte, di traverso, così, e poi sulla nuca. Quindi dovete aprire bene il palmo e appoggiare questa parte sulla zona dell’osso della fontanella. Premete forte e dovete muoverla per sette volte in senso orario quando ve lo dirò. Ora, non cercate di fermare i vostri pensieri o altro: funzionerà tutto spontaneamente. Se ci sono troppi pensieri, potete mettere la vostra attenzione qui, sull’osso della fontanella.
Adesso cominciamo. Dovete farlo tutti. Chi non vuole farlo dovrebbe uscire per non disturbare gli altri, perché si imbarazzano. Non è un comportamento civile.
Ora, tutti devono chiudere gli occhi. Toglietevi gli occhiali perché non dovete vedere niente, dovete tenere gli occhi chiusi.
Bene. Ora rivolgete la mano sinistra verso di me in questo modo, e abbiate fiducia in voi stessi. Adesso perdonate voi stessi e chiudete gli occhi, tenete gli occhi chiusi. Chiudete gli occhi, mettete la mano destra sul cuore e la mano sinistra verso di me. Sul cuore. La mano sinistra verso di me e la destra va usata per l’azione. (Alla traduttrice: “Dillo”).
Ora, per favore, mettete la mano destra sul cuore, la mano destra sul cuore. La mano sinistra deve essere tenuta sul ginocchio, con il palmo verso l’alto. State comodi, dovete essere comodi.
Adesso dovete rivolgermi una domanda davvero fondamentale. Nel cuore risiede lo Spirito, quindi per favore chiedetemi per tre volte: “Madre, sono io lo Spirito?” Se potete chiamarmi “Shri Mataji” va bene, oppure “Madre”, come preferite. Dovete veramente avere fede in voi stessi.
Ora abbassate la mano destra sulla parte superiore dello stomaco sul lato sinistro, e premete. Questo è il centro della maestria, ed è stato creato dai profeti che sono venuti su questa terra.
Qui dovete rivolgermi un’altra domanda. Se siete il vostro Spirito, allora dovete essere la guida di voi stessi. Allora dovete dire: “Madre, sono io la guida di me stesso? Sono io il profeta? Sono io il mio guru? Sono io il mio maestro? Ah. Tre volte.
Ora per favore portate la mano nella parte inferiore dell’addome e premete. Questo è il centro della conoscenza del Divino. Questa conoscenza non è mentale, ma è la tecnica insita nel vostro sistema nervoso centrale. Qui dunque dovete dire qualcosa, perché io non posso forzarvi ad accettare la procedura del risveglio della Kundalini. Ora dovete essere voi a chiedere di voler avere la vera conoscenza, la pura conoscenza. Quindi per favore dite per sei volte: “Madre, posso avere la vera conoscenza? Posso avere la pura conoscenza?” Dicendo così, la Kundalini comincerà a muoversi. Per favore, rivolgete questa domanda per sei volte: “Madre, per favore, posso avere la vera conoscenza, la pura conoscenza?”.
Ora dobbiamo fare largo alla Kundalini che si è risvegliata. Per favore tenete gli occhi chiusi. Alzate la mano destra e posatela sulla parte superiore dell’addome. Ora, per favore, tenete gli occhi chiusi, non apriteli nel frattempo, perché l’attenzione deve rivolgersi all’interno. Questo punto, come vi ho detto, è il centro della vostra maestria. Ora qui, con totale fede in voi stessi, dovete dire, affermare: “Madre, io sono il maestro di me stesso. Io sono la guida di me stesso ed il profeta di me stesso”. Per favore, ditelo per dieci volte. (Shri Mataji si strofina le mani, soffia sulla Sua mano destra, si bagna le mani).
Per favore, non sentitevi in colpa mentre lo dite, per favore non sentitevi in colpa. Voi siete profeti. William Blake ha detto: “Gli uomini di Dio“ - intendendo i ricercatori - “diventeranno profeti, e avranno il potere di rendere profeti gli altri”. Voi siete gli uomini di Dio e diventerete profeti. Ah, ora va meglio. William Blake è stato di aiuto! (Continua a strofinare le mani e massaggia dito medio e anulare della mano sinistra).
Ora per favore portate la vostra mano sul cuore. Non dovreste dire le cose in fretta, ma con comprensione e profondità. (Shri Mataji massaggia dito indice e medio della mano sinistra, e l’intera mano). A questo punto dovete affermare nuovamente, con piena fiducia in voi stessi: “Madre, io sono lo Spirito”. Ditelo per dodici volte, per favore. (Shri Mataji si massaggia le mani, fa il gesto di fare dei nodi, soffia sopra e sotto la Sua mano sinistra) Ora va meglio. Sta funzionando. (Shri Mataji fa bandhan sulla mano).
Adesso portate la mano nell’angolo tra il collo e la spalla. Portatela abbastanza indietro in modo da poter fare pressione sull’osso. Qui dovete dire, con piena fiducia in voi stessi: “Madre, io non sono colpevole di nulla”. Dovete sapere che Dio, oltre ad essere l’oceano di amore e compassione, è soprattutto l’oceano di perdono. Qualunque possa essere la vostra colpa, rispetto al potere del Divino di perdonare, non potete avere nessuna colpa. Quindi per favore dite per sedici volte: “Madre, io non sono colpevole di nulla”. Alcune persone addirittura sentono di non poter credere di non essere colpevoli: allora, per punirsi, possono dirlo per centootto volte! Va meglio. Nessuno vuole la punizione; è una buona idea. Meglio.
Ora per favore portate la mano sulla fronte, con il palmo rivolto verso la fronte, e premete su entrambi i lati. Mettetela di traverso, di traverso. Voglio dire, mettetela orizzontalmente. Ed ora premete forte. Qui dovete dire, non importa quante volte, ma con il cuore: “Madre, io perdono tutti.” Alcuni pensano che sia difficile, ma è un mito quello di credere di perdonare o non perdonare. Ma se perdonate tutti, allora non fate il gioco di gente sbagliata - in senso immaginario, naturalmente.
Ora alzate la mano e portatela dietro, sulla nuca, e tenetela saldamente. Premete la mano un po’ all’indietro e tenetela saldamente. Ora qui dovete dire, magari per vostra soddisfazione personale: “Oh Dio, se ho commesso qualcosa di sbagliato contro di Te, per favore perdonami”. (Shri Mataji porta la mano dalla nuca fin sopra la testa e poi riabbassa la mano scuotendola).
Ora tendete bene la mano e appoggiate il palmo sulla sommità della testa, sull’area dell’osso della fontanella; premete forte, molto forte (muovendola) in senso orario, e dite che volete la vostra realizzazione. Infatti, di nuovo, io qui non posso interferire con la vostra libertà. Quindi per favore dite: “Madre, desidero la mia realizzazione; per favore, donami la realizzazione”, per sette volte. Premete soltanto con il palmo, non con le dita.
[Shri Mataji soffia nel microfono diverse volte.]
Ora abbassate la mano lentamente, aprite gli occhi lentamente. Rivolgete la mano destra verso di me e portate la mano sinistra sopra la testa. Non pensate, non pensate, verificate se esce una brezza fresca. Cambiate mano, per favore. Portate la mano destra (sopra la testa) e verificate voi stessi se fuoriesce una brezza fresca. Non siate nervosi; è sottile, è molto sottile. Ora cambiate di nuovo.
Adesso alzate le braccia in questo modo, spingete indietro la testa e fate una domanda. (Alla traduttrice: “Vicino al microfono, avvicinati di più al microfono”).
Ora domandate: “Madre, è questa la brezza fresca dello Spirito Santo? È questa la Brahma-Shakti (energia di Brahma)? È questo l’amore onnipervadente di Dio?”
Ora, per favore, abbassate le mani. Verificate per conto vostro. Non pensate. La percepite sulla mano?
Chi sente la brezza fresca sulla mano – è molto sottile – o uscire dalla testa, per favore, alzi entrambe le mani.
La maggior parte di voi l’ha sentita.
Ma ora vi dirò come proteggervi; dovreste sapere tutti come proteggervi. Alcuni non hanno sentito perché hanno un problema qui, nel Vishuddhi chakra, o forse non hanno perdonato gli altri.
Provate così. Mettete la mano destra verso di me e la mano sinistra in questo modo (in alto con il palmo rivolto verso la spalla) - per bilanciare – verso il cielo. In questo modo adesso usiamo l’etere. Se sentite il fresco o qualcosa sotto la mano, se lo percepite sotto, riportatelo sopra (il palmo) in questo modo.
Gli svizzeri sono molto veloci e sono molto di lato destro, questo è il problema che hanno. Non importa, funzionerà. Pensate troppo! Futuristici, sono futuristici. Soltanto affrontando i vostri problemi li risolvete. Non con proiezioni mentali, ma affrontandoli, vedendoli proprio per quello che sono. Voi siete lo Spirito, non siete il problema; siete oltre tutto questo. Dopo la realizzazione, la parola “problema” sparisce dal vostro dizionario!
Ora mettete la mano sinistra in questo modo (sul ginocchio, con il palmo verso l’alto) e la mano destra verso la Madre Terra. Meglio, molto meglio. Non pensate. Ora potete farlo.
Adesso vi spiegherò come proteggervi. È molto semplice. Dovete dare protezione alle vostre aure. Potete rimettervi gli occhiali se volete. Questo dovete farlo tutti, che abbiate sentito la brezza fresca o no. Date protezione alle vostre aure in questo modo: mettete la mano sinistra così (con il palmo verso l’alto) e la mano destra intorno all’aura (iniziando dal lato sinistro del corpo), portatela sopra la testa e abbassatela in questo modo. La mano sinistra verso di me.
Bene, facciamolo per sette volte, per le sette aure. Uno – non pensate. Non pensate! Tre, quattro, cinque, sei e sette. È importante.
Ora, come alzarvi la Kundalini; anche questo è molto semplice. Mettete la mano sinistra di fronte alla (sede della) vostra Kundalini - potete farlo voi stessi. E la mano destra dovrebbe essere fatta ruotare verso l’alto, in avanti, in basso, così, in senso orario. La sinistra dovrebbe essere dritta, la sinistra dovrebbe essere dritta. E poi verso il basso. E questa mano (la sinistra) dovrebbe muoversi dritta. L’attenzione dovrebbe essere sulla mano sinistra. Ora provate a muovere la mano correttamente. Dovete portarla sulla sommità della testa, portatela sulla sommità della testa. Inclinate la testa all’indietro e fate una rotazione, una rotazione ampia, e fate un nodo.
Facciamolo di nuovo, per fissarla bene. Fatelo ancora, per favore. Facciamolo per la seconda volta. Ora spingete indietro la testa, fate un giro ampio e fate un nodo. Ora la terza volta, nello stesso modo, ma (fate) tre nodi. Di nuovo. Ora si sta muovendo velocemente. Fate una rotazione – uno; un’altra rotazione – due; un’altra rotazione - tre.
Ora verificate le vostre mani. Vi sentite molto più leggeri. Sentite anche sulla testa la brezza fresca che fuoriesce. Sarete assolutamente rilassati. In questo momento non riuscite a pensare, ma se volete potete farlo. Però non pensate ad essa, non potete pensarci. Sentitela e basta, l’avete ottenuta tutti. Bene! Vedrete che i vostri occhi brilleranno. Vi sarà luce nei vostri occhi.
Adesso non pensate. Altrimenti la prossima volta che verrò mi direte: “Madre, ho perso le mie vibrazioni”. Se ci pensate non potete arrivarci.
Bene. Ora, se volete stringermi la mano, rimarrò seduta qui per voi per un po’. Potete venire a stringermi la mano. Ma i sahaja yogi non occorre che vengano, altrimenti non finiremo più!
Potete venire qui a verificare. Tu hai sentito la brezza fresca? (Indica qualcuno fra il pubblico) L’hai sentita? Ora questo posso vederlo. Philip, aiutalo, guarda, quel signore non ha sentito la brezza fresca. È più a destra. Alzagli il destro...
Bene, bene. Solo un minuto, per favore, soltanto un minuto. (Le persone vanno da Lei una ad una, in fila. Lei stringe loro la mano). Salve, come stai? L’hai sentita? Ora gioisci di te stesso.
Salve. Come stai? Dio ti benedica. Stai bene? (Due signore Le parlano di un’altra persona di cui Lei aveva già sentito parlare). Sì, sarò lì. No, ma lui quando tornerà? Poi a Londra, lui non ci sarà? (Signora: “Non per il momento”). Capisco. Lui ha ricevuto la realizzazione? Bene. Lo so, lo so. Lui può venire a Londra. Io sarò a Londra. (Signora: “In questo momento non lascia Parigi, deve viaggiare molto in Europa, spera di rincontrarla”). Va bene. Molte grazie, molte grazie, grazie.
(Altra persona) Tu hai ricevuto la realizzazione. Bene. Dio ti benedica. (Arriva una signora che Le chiede se si ricorda di lei, tre anni prima era venuta ma aveva smesso) Sì! Dio ti benedica. Sono davvero molto felice. Ora stai bene? (Accarezza la donna sul Sahasrara) Adesso devi diventare completamente una sahaja yogini, così che avrai piena sicurezza, devi avere sicurezza totale. Capito? (...) sono molto felice, dovrebbe accadere a molti (?). Dio ti benedica (la bacia). Dio ti benedica.
(Un’altra signora) A te non è successo? (“Sì, mi è successo”). Bene (ride). E a te è successo? Bene. Vedi, lui (il figlio) è nato realizzato. È una grande persona. Guarda i tuoi occhi: potete vedere gli occhi l’uno dell’altra? (La donna Le dice qualcosa).
Chi? Chi te l’ha detto? No, lei ha detto che qualcuno le ha parlato. No, no, no, no, vedi, non puoi farlo. C’è... questo bambino è nato realizzato, è sbagliato. È sbagliato, non si fa così. Devi avere la conoscenza completa. Capito?
Poi chiamate la signora affetta da asma, la curerò. Ditegli di far venire la signora con l’asma. (Arriva un uomo e gli stringe la mano. Si parlano in hindi) Come stai? L’hai ricevuta. (Parla in hindi con una donna ed una bambina).
(Arriva un’altra donna che Le dice qualcosa) Dio ti benedica. Stabilizzala, è importante. (...)
(Arriva un’altra signora che Le dice qualcosa a proposito di Gesù, che molti hanno parlato di Lui ma nessuno ha parlato di ciò che è avvenuto prima che Lui arrivasse). Ho parlato... Sì. Vedi, in una conferenza non si può parlare di tutti, ma io ho parlato di tutti loro. Ho parlato di Gesù perché qui venerano maggiormente Gesù, ma ho parlato di tutti loro; fanno tutti parte di noi, non c’è differenza. (La donna Le risponde: “Ha fatto un’ottima cosa, perché in effetti la gente ha perso il bene”... il resto non si sente. Poi si stringono la mano). È così. Sì, è così, è così. Ora hai imparato questo ed ascolterai i miei altri discorsi, nei quali ho parlato di tutti. Va bene? Dio ti benedica.
(Arriva un ragazzo che a quanto pare è il fratello di un sahaja yogi. Le parla della moglie indiana del fratello. Temono che possa non arrivare a causa del visto ecc.) Stai per avere una brava cognata. Per loro andrà tutto bene (Shri Mataji fa un bandhan). Vedi, (...) la gente è così razzista che, quando sono arrivata, avevo un passaporto diplomatico; ma soltanto loro mi hanno controllato, nel senso di verificare il mio passaporto, il mio biglietto e tutto il resto, nessun altro l’ha fatto. Sono fatti così, sono razzisti, che ci si può fare? Sono razzisti. Non sanno che dovete accogliere qualche altro indiano per migliorare la collettività (ride). Lei arriverà, arriverà. E anche tu prendi una moglie indiana (ride). Dio ti benedica.
(Arriva una donna che Le dice qualcosa). Salve, come stai? Sicurezza. Sapete, ciò che sento è voi mancate di sicurezza, e così siete scossi dai problemi insensati che ha la gente. Tu sei lo Spirito, lo sei diventata e diventerai completamente sicura. Capito? Per questo poi dovrai anche venire ad incontrare queste persone, e anch’io tornerò fra due giorni, dopodomani. Va bene? (...) e deve rendervi tutti molto, molto sicuri.
La diffidenza nasce perché... (In quel momento arriva un’altra signora e Shri Mataji le massaggia il Sahasrara). Dalla Cambogia? Ah, qualche volta devo andare in Cambogia.
(Arriva una signora e si stringono forte la mano) Come stai? (Signora: “Bellissimo!”) Adesso gioisci, gioisci di te stessa. Devi essere sicura e per questo devi continuare a venire (...) dovresti incontrare queste persone e diventare assolutamente sicura, capito? Dio ti benedica.
(Un’altra donna) Allora, come stai? (Si stringono la mano e Shri Mataji le bacia entrambe le mani). Dio ti benedica. Adesso vieni (Shri Mataji le batte la mano sulla spalla destra) e diventa molto coraggiosa, capito? Dille che le ho detto che dovrebbe venire e diventare molto coraggiosa, molte grazie.
(Un’altra signora). Stai bene? (La donna dice qualcosa riguardo alla sua famiglia) Va bene, ma devi sapere tutto al riguardo. (...) Loro (sahaja yogi) sono lì. Loro sono tutti qui. Rimani qui. (...) Dopodomani tornerò, dopodomani, e porta i tuoi amici. Da quale Paese vieni? Perù? E dove vivi? (“Qui, perché ho la maggior parte dei miei colleghi qui”) Bene, portali tutti, d’accordo? Dal Perù.
(Un’altra signora) Come stai? Come ti sei sentita? L’hai ricevuta! Da quale Paese vieni? Portorico! Oh, capisco. Qualche volta devo andare in tutti questi posti, devo andarci. Non ci sono mai stata, voglio andarci. Vediamo.
(Si avvicina una signora) Tu sei qui? Oh, grandioso! Come stai? (La donna la ringrazia ripetutamente, Shri Mataji la bacia). Vieni e porta i tuoi amici, portali, devono venire! Bene. Dio ti benedica.
(Arriva un signore) Come stai? Magnifico! No, io sono stata in Messico (Signore: “In Bolivia”). No, non Bolivia, in Messico, proprio nell’angolo di San Diego. Ma andrò in Bolivia. Ci andrò, ci andrò.
(Altro signore) Come stai? (L’uomo dice qualcosa, Shri Mataji gli massaggia la mano destra). Bene, bene, bene. Ora devi perdonare, devo dire che devi perdonare, devi perdonare tutti. Dì semplicemente: “Io perdono”, dì: “Io perdono”, dal cuore. (...) Visto? Ora stabilizzati, è molto importante. Diversamente non avrai sicurezza. Devi stabilizzarti. Dopodomani tornerò, porta anche i tuoi amici, e poi dovrai incontrare queste persone.
(Arrivano un uomo e una donna) Bellissimo. Magnifico. (...) Ci sono stata, ci sono stata, devo andare a dare la realizzazione ai russi. Ci andrò. Loro saranno i primi a prenderla. Sono bravissimi, sono ottime persone. I russi sono ottime persone. Benissimo.
(...) hanno un cattivo fegato, suggeriamo di importare ora il Liv 52 dall’India (ride). Ma sono persone molto amichevoli, gentili. Posso, possiamo instaurare un rapporto con loro molto facilmente. Ci riusciremo. Ci proverò a livello del governo. Possiamo farcela. Bene, Dio vi benedica.
(Arriva un altro signore e Le dice qualcosa) Dio ti benedica. Tu sei un ricercatore, d’accordo? Stabilizzati. (Lamenta problemi alla testa). Dì semplicemente: “Madre, vieni nella mia testa”.
(Fine della registrazione video)