Programma Pubblico, Dhyan Kaise Karein, Come meditare, “La promessa” (Hindi)

Programma Pubblico, Dhyan Kaise Karein, Come meditare, “La promessa” (Hindi) 1976-05-29

Location
Talk duration
44'
Category
Public Program
Spoken Language
Hindi

Current language: Italian, list all talks in: Italian

(04/2018 traduzione revisionata)

S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I

Programma Pubblico

Dhyan Kaise Karein

Come meditare

“La promessa”

Mumbai (India), 29 Maggio 1976

[Discorso in Hindi]

A Dadar vi ho spiegato come, in Sahaja Yoga, si acceda, per prima cosa, allo stato di tadatmya (unione con il Divino). Dopo tadatmya[1], si può raggiungere lo stato di samipya[2] (vicinanza a Dio) e poi salokya[3] (compagnia di Dio).

Ma, nel raggiungere tadatmya, l’interesse stesso della persona cambia. Appena si raggiunge lo stato di tadatmya, a causa delle proprie esperienze, non si desidera più entrare nello stato di salokya e di samipya.

Ciò significa che, quando le vibrazioni cominciano a fluire nelle vostre mani e voi sentite la Kundalini degli altri e potete alzare la loro Kundalini, la vostra chitta (attenzione) si dirige verso l’osservazione della Kundalini degli altri e verso la comprensione della vostra.

Voi desiderate vigilare sui vostri chakra e capire i chakra degli altri.

Se guardate verso il cielo, potete vedere - anche se ci sono nuvole - vedrete molti tipi di Kundalini, in quanto adesso la vostra attenzione si è rivolta alla Kundalini: qualsiasi cosa vogliate sapere sulla Kundalini, qualsiasi cosa vogliate vedere o qualunque desiderio abbiate, vi verrà svelato. Il vostro interesse per la Kundalini cresce e tutti gli altri interessi scompaiono da soli.

Potete capirlo in questo modo: quando entrate nell’età adulta, lasciandovi dietro l’infanzia, acquisite gli interessi della vostra età adulta: il vostro lavoro, gli affari, la moglie, la famiglia. Vi interessate soltanto a queste cose e tutti gli altri interessi dell’infanzia vi abbandonano; le vecchie esperienze svaniscono e la vostra attenzione si proietta verso nuove esperienze.

Oppure potete capirlo in questo modo: una persona che non era interessata alla musica e che, in qualche modo, inizi ad interessarsi alla musica, alla musica classica, da quel momento non è più capace di apprezzare nessun altro concerto che non sia di musica classica.

Anche la vostra condizione in Sahaja Yoga dovrebbe essere simile.

Le vostre nuove abitudini ed interessi vengono acquisiti gradualmente e sviluppati intenzionalmente e, così, questi interessi vengono profondamente assorbiti in voi.

Sahaja Yoga ha apportato una completa trasformazione in voi. Siete entrati in uno stato di nuova consapevolezza. Ora potete sentire le vibrazioni e la Kundalini degli altri. Potete dare la realizzazione a molte persone; avete curato migliaia di persone. Siete entrati in una nuova energia e siete nutriti da essa.

Ma, nel fare tutto questo, c’è un solo problema, ed è che non avete fatto alcuno sforzo e tutto è accaduto da sé, senza sforzo.

Forse questa è la ragione per cui, nonostante in Sahaja Yoga molte persone ricevano le vibrazioni ed ascendano anche ad un livello molto elevato, persino allora la loro attenzione non si stabilizza mai sul Paramatma, sull’Atma o sulla Kundalini, e si dirige ripetutamente verso cose sbagliate.

Mi avete chiesto cosa si debba fare dopo la realizzazione. Dopo la realizzazione voi dovete dare. È assolutamente necessario dare, dopo aver ricevuto la vostra realizzazione, altrimenti non ha senso. E, nel dare, occorre tenere a mente un solo piccolo punto: che questo corpo, questa mente (manas[4]), questo intelletto (buddhi), vale a dire l’intera personalità con cui voi date questa cosa incomparabile, dovrebbero essi stessi essere bellissimi; il vostro essere dovrebbe essere purissimo, non dovrebbero esserci malattie.

Forse potrebbero esserci molti sahaja yogi che soffrono di malattie. Prima di venire in Sahaja Yoga è inevitabile preoccuparsi e si desidera che in qualche modo la malattia guarisca.

Ma, dopo, l’attenzione non va sul vostro malanno e voi cominciate a dire: “Andrà tutto a posto, non importa”.

Questo però è sbagliato. Qualunque possa essere il vostro problema, anche se non di grande importanza, potete curarlo da soli appoggiando la vostra mano in quel punto. Potete tenere il vostro lato fisico molto pulito. Non occorre fare molto: soltanto meditare e tenervi puliti, tenere pulita la vostra parte fisica.

Comunque, vi ho detto una cosa importante.

Così come si dice che tutti devono andare in bagno a lavarsi dopo essersi alzati la mattina, allo stesso modo, per i sahaja yogi, è estremamente importante fare il pediluvio per almeno cinque minuti prima di andare a letto. Per quanto possiate essere altamente evoluti ed anche se magari non avete dei blocchi, non ha importanza: dovete fare il pediluvio per almeno cinque minuti. Anche io a volte faccio il pediluvio, in modo che i miei sahaja yogi assimilino questa consuetudine. È un’ottima abitudine. Tutti i sahaja yogi devono fare il pediluvio per almeno cinque minuti ogni giorno.

Tutti i sahaja yogi dovrebbero accendere una lampada ad olio (dipa, che significa anche luce, ndt) davanti alla fotografia, mettere il sindur (kumkum, ndt), immergere i piedi nell’acqua e stare seduti in questo modo, aprendo entrambi i palmi delle mani verso la fotografia. Se fate questo, più della metà dei vostri problemi si risolverà automaticamente. Qualsiasi cosa accada, non è difficile trovare cinque minuti. Tutti dovrebbero sedersi così prima di andare a dormire. Questo eliminerà più della metà dei vostri blocchi.

Inoltre, dobbiamo alzarci presto al mattino. Il nostro Sahaja Yoga è un’attività diurna, non notturna, perciò si deve andare a dormire presto la sera. Non vi sto chiedendo di dormire alle sei del pomeriggio, ma per le dieci dovete andare tutti a dormire. Non dovreste stare svegli dopo le dieci.

La mattina dovete alzarvi presto. Al mattino, dopo essersi alzati presto e aver fatto il bagno, ci si deve sedere in meditazione. Al mattino si deve meditare.

Nel nostro paese, ad esempio, da secoli ci alziamo presto al mattino, ci laviamo e facciamo così per tutta la vita.

Allo stesso modo, tutti i sahaja yogi devono alzarsi presto la mattina e meditare. È questione di abituarsi, ma ho visto che per tanti è molto difficile alzarsi presto, alle quattro o alle cinque. C’è un motivo per questo.

Ho fatto degli studi approfonditi sugli esseri umani, dà molta gioia studiarli. È molto interessante vedere come un essere umano fugga da se stesso e discuta con se stesso. È piuttosto interessante vedere come dia spiegazioni riguardo a se stesso e si renda oggetto di ridicolo.

Alcune persone mi dicono: “Madre, noi non riusciamo ad alzarci presto al mattino”. Io rispondo: “Quando siete andati a letto, ieri notte?”. “A mezzanotte, ma avevo deciso, Madre, che mi sarei alzato alle quattro”.

È impossibile. Un giorno dovete andare a letto presto e alzarvi presto la mattina successiva. Allora quel giorno vi addormenterete anche presto. Fatelo per due o tre giorni e il vostro corpo si abituerà.

Quando vi alzate presto al mattino, la vostra ricettività è maggiore. Non solo: in quelle prime ore nel mondo, inoltre, una bellissima... (Luce? Non chiaro in quanto la registrazione si interrompe)... Vi ho dunque spiegato dal punto di vista del corpo. Ed anche che si deve meditare al mattino.

Ora, come meditare? Pensateci. Come meditare al mattino presto? Per prima cosa, inchinatevi nel vostro cuore, siate umili. Se qualcuno pensa di aver raggiunto un grande livello, o di essere un grandissimo santo, sappia che è un caso perso, sta per uscire da Sahaja Yoga.

Si dovrebbe chiedere il permesso e sedersi pacificamente davanti alla fotografia con i palmi delle mani aperti e, con estrema umiltà, ci si deve inchinare al proprio cuore. Si deve chiedere perdono ripetutamente.

Anche in quel momento si deve chiedere perdono: “Oh Dio, se abbiamo commesso degli errori nei Tuoi confronti, ti preghiamo di perdonarci e di portarci in meditazione”.

Poi preghiamo, perdoniamo tutti quelli che ci hanno fatto del male e, se abbiamo fatto noi del male a qualcuno, allora (diciamo): “Per favore, perdonaci, Signore”. A questo punto portate nel vostro cuore emozioni pure, poi entrate in meditazione e meditate con gli occhi chiusi.

Ora, non si dovrebbe chiedere per quanti minuti. È molto sbagliato fare questo tipo di domande. Che meditiate per cinque o per dieci minuti, in quei cinque o dieci minuti si deve meditare con una completa unione dell’attenzione. Inchinatevi umilmente e meditate.

Ma prima della meditazione - questo va capito con molta attenzione - prima di meditare, date un bandhan al posto dove vi siederete per la meditazione, date un bandhan a voi stessi, un bandhan al vostro corpo - per sette volte date i bandhan al vostro corpo - date un bandhan al luogo, date un bandhan alla fotografia.

Questo non deve essere fatto in modo meccanico, come fanno molti, bensì si devono dare i bandhan con umiltà e fede (shraddha), come se si stesse facendo un puja. Dopodiché, date un bandhan al vostro mana (mente, ndt).

Ora, dov’è mana? Non mi avete mai chiesto: “Madre, dov’è mana?”. Mana è qui, comincia da qui. Ciò significa che dovete dare un forte bandhan al Vishuddhi e all’Agnya chakra.

Si deve dare un bandhan a mana. Nel dare il bandhan si deve avere questo pensiero: “Oh Signore, facci rimanere nel tuo bandhan affinché non ci accada nulla di spiacevole”. Inchinatevi con estrema umiltà.

In quel momento, assumete semplicemente di essere nello stato di testimonianza e distaccati da tutto. Rendetevi distaccati da tutto e meditate.

Se provate questo quotidianamente, diverrà un’abitudine. Si deve meditare al mattino presto, con profonda fede. Può essere per dieci minuti o per mezz’ora, non ha importanza.

Mentre meditate, non muovete le mani. Guardate semplicemente la fotografia e chiudete lentamente gli occhi, durante la meditazione, senza muovere le mani. In quel momento, qualsiasi chakra abbia uno squilibrio può essere corretto semplicemente osservandolo, poiché, come ho detto, le vibrazioni divine sono maggiori al mattino.

Ora, dopo aver purificato i vostri chakra, meditate sul vostro Atma Tattwa (principio dello Spirito, ndt). Indirizzate la vostra attenzione sul vostro Spirito. Nessuno mi ha mai chiesto: “Madre, dov’è l’Atma?”. L’Atma risiede nel nostro cuore, ma il suo seggio è nel Sahasrara. Ecco perché vi ho detto: “Inchinatevi al vostro cuore, portate la vostra attenzione sul Sahasrara e arrendetevi al vostro Spirito”. Con il pensiero, siate arresi allo Spirito.

Qual è l’essenza dell’Atma Tattwa? L’Atma Tattwa è purezza. Si dovrebbe dire completa Nirmal, purezza. Mettete la vostra attenzione su questo. Esso è completamente distaccato; non è attaccato a nulla. A causa delle vostre identificazioni (attaccamenti) siete lontani dal vostro Spirito. Meditate sull’Atma Tattwa, e questo Atma Tattwa è amore. Meditate su questo, è assolutamente grandioso; l’Atma Tattwa è amore.

Molte religioni si sono costituite in questo mondo, ma nessuno è stato in grado di descrivere l’amore, in nessuna di queste religioni. Per questo in esse ci sono state molte assurdità. L’amore non può essere descritto, ma l’amore è quel potere che fluisce dalle vostre mani. Questo è il chetana che le persone conoscono come consapevolezza, senza rendersi conto che è amore.

Considerano la consapevolezza alla stregua di qualsiasi altra energia, come l’elettricità. Invece no: l’Atma Tattwa è amore. Dicendo una sola parola, amore, vi liberate di molte schiavitù.

Tutto ciò che è falso, che è menzogna, è contro l’amore. Anche se rimproverate qualcuno parlandogli della Verità, lo amate.

Voi stessi siete divenuti amore (prem): per questo, semplicemente meditando sul Prem Tattwa, potete entrare nell’Atma Tattwa.

Mentre meditate, non fissatevi su qualche pensiero, ma adesso potete dire: “Io sono questo Prem Tattwa, io sono questo Atma Tattwa. Io sono questo potere di Dio Onnipotente”. Potete dire così. In questo modo, dicendolo solamente due o tre volte, vi sentirete benedetti. Poiché state dicendo la Verità, le vibrazioni cominciano a fluire dal vostro essere con grande intensità.

Ora, cosa si dovrebbe fare nella quotidianità? Nella vostra vita quotidiana dovete rendervi conto che il potere dentro di voi è Prem Tattwa. Tutto ciò che fate, lo fate per amore oppure state solo cercando di ostentare di essere un grande sahaja yogi?

Se dico qualcosa a qualcuno, o se mi arrabbio con qualcuno, dopo mi accorgo che egli sparla di me con altri sahaja yogi e poi mi chiede: “Come mai ho perso le vibrazioni?”.

Se indulgete in tali idiozie, è meglio che lasciate Sahaja Yoga. Solo chi è desideroso di raggiungere qualcosa può restare in Sahaja Yoga. E non mi darà nulla, deve solo accettarlo da me. Se vuole dare, allora, quando i suoi poteri si saranno sviluppati, sarà un’ottima cosa. Però si può dare solo quando si è in grado di assorbire.

Di conseguenza, prima, imparate ad assorbire.

Cercate di vedere i vostri difetti.

Per il nostro bene, dovremmo vedere cosa vogliamo dare. Stiamo dando amore. (Ma) siamo nell’amore? Noi litighiamo con tutti, discutiamo con tutti, creiamo problemi agli altri e pensiamo di essere dei sahaja yogi. Non dovremmo vivere con questa falsità. Dovremmo vivere con noi stessi come uno specchio, nel senso che dovremmo osservare noi stessi in continuazione.

Se, ad esempio, ho qualcosa attaccato sul viso e voi me lo fate notare, posso rimuoverlo; allo stesso modo, voi dovreste osservarvi e ripulirvi da qualsiasi cosa vi sia attaccato addosso.

Nella vostra quotidianità, dovreste condurre una vita più luminosa. Dovrebbe esserci una trasformazione sul vostro viso. Il vostro comportamento deve essere splendido. L’amore dovrebbe fluire da voi.

Se siete persone prive di amore, non siete sahaja yogi, dovreste rendervene conto.

Siete diventati sahaja yogi senza averne alcun desiderio e senza dimostrare il vostro valore; io sono tollerante con voi e voi oggi siete seduti qui. (Ma) se non riuscite a migliorare, allora per favore, perdonatemi, smettete di venire in Sahaja Yoga. Persone così se ne andranno da sole da Sahaja Yoga nel giro di pochi giorni.

Chi manca di amore, chi pensa di essere altamente evoluto, è inutile per Sahaja Yoga. Tali persone dovrebbero andare da altri kuguru (falsi guru, ndt) a farsi prendere a calci e rimanere lì.

Qui in Sahaja Yoga siete venuti per diventare strumenti di Dio Onnipotente. Dovreste essere estremamente umili, estremamente umili. Dovreste abbandonare l’ego completamente. Altri dicono che occorre praticare sanyasa (rinuncia). Io dico: “Prima rinunciate al vostro ego, rinunciate alla vostra collera”.

Togliendovi i vestiti non avete rinunciato a niente. Rinunciare significa abbandonare collera, lussuria, attaccamenti, superbia, cupidigia, gelosia ecc. L’abbandono di questi shadripus, (i sei nemici dello Spirito, ndt), è detto sanyasa, sanyast: non stiamo parlando di una rinuncia superficiale.

Dovreste essere estremamente amorevoli e pacifici nel trattare con gli altri. Dovreste parlare di Sahaja Yoga con la vostra famiglia, i figli e gli amici; cambiare amici e conoscenti. I sahaja yogi sono i vostri veri parenti. Dovreste parlare con loro: vi racconteranno che siamo entrati in un nuovo mondo, che abbiamo una nuova consapevolezza vibratoria.

Ogni volta che andate da qualche parte – qualcuno mi stava dicendo, ad esempio, di essere arrivato da Rahuri – così come in viaggio ci portiamo i nostri effetti personali, ci portiamo anche tirtha – l’acqua vibrata dai miei piedi è chiamata tirtha – ed anche altre cose vibrate, come il kumkum e altro.

Se troviamo per strada qualche persona malata, gli diamo da bere tirtha. Se qualcuno parla di religione, gli mostriamo la fotografia di Madre e gli parliamo di Madre e del fatto che Lei può dare la realizzazione del Sé. Chiunque si incontri lungo il percorso, gli si parla di Sahaja Yoga.

Ad alcuni si applica il kumkum e si chiede come si sentono, si mostra loro la mia fotografia, si parla di me e si dice loro che possono ricevere la realizzazione dalla fotografia.

Si parla tutto il tempo solo di Sahaja Yoga e si pensa solo a come poter manifestare Sahaja Yoga: facendo così, troverete la vostra profondità.

Ci sono anche alcune persone che arrivano in Sahaja Yoga come per visitare un tempio, poi se ne vanno in un attimo e, a causa di ciò, ottengono l’effetto contrario.

Voi vedete qui sedute persone che prima erano molto malate, ma da quando hanno ricevuto la realizzazione non si sono mai ammalate. Non sono mai andate da un medico, dopo la realizzazione, né hanno mai preso alcuna medicina. E ci sono anche alcune persone anziane che andavano sempre dal medico e in ospedale, (ma) che hanno smesso di farlo da quando sono entrate in Sahaja Yoga. Ci sono tanti esempi così; non solo, ma hanno anche aiutato gli altri. Il motivo è che, qualsiasi cosa si debba fare come sahaja yogi per la propria salute, loro si sono messi a farla con continuità e sono guariti.

Dovreste tutti incontrarvi fra di voi. Tra voi siete tutti medici e tutti pazienti.

Proprio come i medici non riscuotono onorari l’uno dall’altro, allo stesso modo anche voi non ricevete alcun compenso quando vi aiutate a vicenda. Dovreste farvi trattamenti a vicenda, discutere fra di voi senza prendervela. Se qualcuno vi dice che il vostro Sahasrara è bloccato, in quel caso è una vergogna, poiché essere bloccati al Sahasrara significa essere contro di me; allora dovreste chiedere agli altri di correggervi e scoprire in che modo vi siate bloccati.

Non dovreste mai avere niente a che fare con chi sia contro Sahaja Yoga. Se lo fate, il Sahasrara si bloccherà. Ad una persona simile dovete dire di stare alla larga e dovreste tapparvi le orecchie. Non parlate con lei e avvertitela di non parlare con voi. Ditele che la state incontrando grazie a Madre e che dovrebbe starsene zitta.

Se continuate a parlare con una persona di questo tipo, il vostro Sahasrara si bloccherà e, dopo pochi giorni, verrete da me a dirmi: “Madre, ho il cancro”. Una o due persone lo hanno avuto, ma ora sono state curate.

Dovete sapere che il cancro è una malattia del Sahasrara. Se dovete essere liberi dal cancro, mantenete puro il vostro Sahasrara. Se il vostro Sahasrara comincia a bloccarsi, sappiate che questo è l’inizio del cancro. Dovreste sempre mantenere puro il vostro Sahasrara poiché, se non lo fate, dopo alcuni anni verrete a dire che vi è venuto il cancro.

Quindi perché non mantenervi puliti sin da adesso?

Non solo: perché non lavorare per Sahaja Yoga, grazie al quale siamo nel Regno di Dio?

Domani, quando da questo mondo saranno scelte le persone per appartenere al Regno di Dio, voi sarete i prescelti. Perché (allora) non fare queste cose?

Stiamo soltanto sprecando tempo ad incontrare amici, a banchettare con i parenti, a criticare gli altri. Lasciamo tutto questo e miglioriamo i nostri stili. Dovremmo condurre una vita che sia ricordata per questo. Ragioniamo in questi termini.

Nessuno dovrebbe pensare che gli siano rimasti pochissimi anni di vita e che tutto questo sia ormai difficile da raggiungere. Voi non morite. Quando morite, poi rinascete e va avanti così.

Perché dunque non uscire da questo ciclo (delle nascite) nel giro di un anno? Oppure, se lo desiderate, potete farlo in una settimana. Dovete solo decidere una volta, solo una volta. Potete trarre immensi benefici da Sahaja Yoga semplicemente decidendo una volta di farlo.

Voi dovreste essere completamente arresi. Non è necessario che tocchiate i miei piedi, ma dovreste essere arresi a me dal profondo del vostro cuore.

Alcuni toccano i miei piedi, ma non sono arresi nel loro cuore. Occorre essere completamente arresi a me dal profondo. Se siete completamente arresi da dentro, la vostra Kundalini rimane stabile sul vostro Atma Tattwa, proprio come la fiamma di una lampada, senza alcun tremolio. Ma per questo occorre essere arresi. Nello stato di resa, si sperimentano la Gioia, la Beatitudine e la Realizzazione di Dio.

Sahaja Yoga è qualcosa di incomparabile, unico e speciale. Per favore, cercate di capirlo e coinvolgetevi in esso. Più vi identificate con lo stato di Tadatmya (unione con il Divino), più il vostro Atma Tattwa risplende.

Niente è importante, affatto, tranne che voi stessi diveniate la Luce.

A quelli che indulgono in continuazione in attività senza senso, suggerisco di abbandonarle. Esse non sono per loro, ve lo dico per l’ultima volta. Per favore, prendete atto di questo e agite con intelligenza.

Dentro di noi albergano molte tendenze malvagie e molta negatività. Queste ci inducono a compiere cattive azioni: agire sotto la loro influenza è come diventare voi stessi un satana.

Ora dipende da voi se diventare un satana o diventare Dio. Ebbene, se voi volete diventare satana, allora è una questione diversa ed io non sono il vostro Guru per questo. Ma se volete diventare Dio, allora io sono il vostro Guru. Però voi dovreste difendervi dal diventare satana.

La prima cosa da notare è che nelle notti di luna nuova e luna piena ci sono sempre pericoli per il vostro lato sinistro e lato destro. Specialmente in questi due giorni, le notti di luna nuova e luna piena, dovreste andare a letto molto presto la sera. Dopo aver cantato bhajan, inchinatevi davanti alla fotografia, meditate, tenete la vostra attenzione sul Sahasrara e andate a dormire dopo esservi dati un bandhan.

Questo significa che voi entrate nell’Inconscio nel momento in cui la vostra attenzione è sul Sahasrara. A quel punto datevi un bandhan e siete salvi.

Durante queste due notti, si dovrebbero osservare in particolare (questi consigli). La notte di luna nuova dovreste meditare soprattutto su Shri Shiva. Dovreste addormentarvi dopo aver meditato su Shri Shiva, ossia lo Spirito, e arrendervi completamente a Lui. Nella notte di luna piena, dovreste meditare su Shri Rama e arrendervi a Lui per avere protezione.

Il significato della parola Ramachandra è creatività. Voi dovreste dedicare completamente i vostri poteri creativi a Lui. Pertanto dovete avere una cura particolare di voi stessi, in questi due giorni.

Tuttavia, al settimo (Saptami) e al nono (Navami) giorno delle due settimane lunari, voi avete le mie speciali benedizioni.

Ricordatevi che siete benedetti da me in modo speciale, in questi due giorni. Fate dei preparativi speciali, in modo da eseguire una meditazione appropriata in questi giorni.

Dovete fare meditazioni collettive solo in quei posti che siano stati purificati dai miei piedi (che Lei abbia fisicamente visitato, ndt). Non dovreste fare meditazioni collettive a casa vostra invitando qualcuno. Neppure con i vostri parenti dovreste fare meditazioni collettive.

Dovreste fare meditazioni collettive soltanto dove io vi ho detto di farle.

Non dovreste inoltre discutere a lungo di Sahaja Yoga nei posti in cui io non abbia posto i miei piedi, poiché in quei luoghi i bhut si metteranno a parlare attraverso di voi e comincerete a litigare fra di voi.

Vi sto dicendo questo in quanto ancora adesso voi non siete liberi dalle grinfie dei bhut. Non siete in grado di capire quando il bhut entra nel vostro essere e prende il sopravvento. È questo il modo in cui dovreste proteggervi. E ogni volta che state per uscire, per uscire di casa, datevi un bandhan: state sempre nel bandhan.

Se vi imbattete in qualcuno con un blocco all’Agnya, dategli un bandhan: può essere fatto anche con la vostra attenzione. Non discutete mai con una persona che ha un blocco all’Agnya: è sciocco farlo. Si può mai discutere con una persona con un blocco all’Agnya, che è un bhut? Non discutete con una persona che è bloccata nell’Agnya, mai. Dategli solo ragione, qualunque cosa dica. Continuate a dire “Sì, sì, hai ragione”. Infatti, ogni volta che c’è un matto, diciamo: “Sì, sì, tutto quello che stai dicendo è corretto”. Mai discutere con chi è bloccato all’Agnya. Non dovreste discutere neppure con chi è bloccato al Vishuddhi.

E non avvicinatevi mai a chi è bloccato al Sahasrara! Non abbiate nessun contatto con costui. Ditegli di migliorare prima il suo Sahasrara. Non dovreste esitare a dirgli: “Il tuo Sahasrara è bloccato. Mettilo a posto”.

Il Sahasrara dovrebbe essere tenuto pulito. Se qualcuno ha iniziato a bloccarsi al Sahasrara, dovrebbe subito chiedere aiuto agli altri sahaja yogi: “Fate qualcosa per pulire il mio Sahasrara”. Se qualcuno con il Sahasrara bloccato parla con voi, dovreste dirgli: “Tu sei il tuo stesso nemico”. Non parlategli più, finché è bloccato al Sahasrara.

Riguardo ad una persona bloccata al cuore, dovreste aiutarla il più possibile.

Date bandhan al suo cuore, mettetevi la mano sul cuore e conducete la persona alla fotografia di Shri Mataji.

Dovete avere cura del chakra del cuore. Forse talvolta si può avere un problema al chakra del cuore. Voi dovete aiutare gli altri a purificare il chakra del cuore.

Molti però non hanno cuore, hanno personalità molto aride e non si può fare nulla per persone così aride, anche se lo si vuole; quindi dovreste lasciarle perdere.

Tuttavia, se vengono da voi e chiedono il vostro aiuto, consigliatele di lasciare prima l’Hatha Yoga e, dopo, esortatele a lasciar perdere le altre cose irrilevanti della vita. Si dovrebbe chiedere loro di imparare ad amare gli altri e, se non riescono ad amare gli esseri umani, dovrebbero almeno cominciare ad amare i cani e i gatti.

Amate tutti, amate i bambini; non siate mai aggressivi con i bambini. In realtà non si dovrebbe mai essere aggressivi con nessuno. Non ferite mai nessuno. Nessuno dovrebbe picchiare i bambini. Nessun sahaja yogi dovrebbe mai alzare le mani sui propri figli; mai alzare le mani sugli altri, mai.

Mai arrabbiarsi con qualcuno. Specialmente i sahaja yogi non dovrebbero mai adirarsi. Dovrebbero migliorare ogni cosa senza essere contrariati, con tatto ed intelligenza. Mai adirarsi. Dovete pregare per ciò che dovrebbe essere la vita quotidiana di un sahaja yogi. Occorre pensarci, ve l’ho detto in molti modi.

Analogamente, per questa organizzazione che abbiamo, Anant Jeevan (Life Eternal Trust), dovrebbero riunirsi otto, dieci persone e valutare il da farsi. Dovete tutti contribuirvi e dovreste offrire i vostri servizi per questo. Tutti coloro che non hanno ancora dato i loro nomi, dovrebbero darli al signor Pradhan.

E stiamo per introdurre una pubblicazione trimestrale in cui saranno pubblicate tutte le mie lettere, i messaggi, le conferenze e, oltre a questo, se avete delle esperienze da condividere, fatelo, in modo che anche queste vi vengano pubblicate.

Di tutte le esperienze che riceviamo, da tutta l’India, alcune saranno pubblicate lì.

Pertanto, se avete qualche esperienza, scrivetela a loro.

A parte ciò, se potete scrivere un articolo su Sahaja Yoga, per favore scrivetelo e mandatelo per la pubblicazione. In questo modo ci sarà una rivista trimestrale in cui alcuni articoli saranno in hindi, alcuni in marathi, altri in inglese ed altri ancora in gujarati. Così cominceremo a stamparli insieme, in tutte queste lingue, oppure uno per uno. Tutto avviene lentamente in Sahaja Yoga. Per questo dovete contribuire, abbonarvi e trarne vantaggio.

Se avete delle domande su questo, fatele ed io risponderò a tutte in una volta.

Inizieremo prima con una pubblicazione trimestrale che, in seguito, sarà mensile, poi settimanale e infine un quotidiano; ma per ora sarà trimestrale.

Se avete domande o qualsiasi problema, inviate per favore una lettera alla mia attenzione al signor Pradhan. Per favore, non scrivetemi troppe lettere in quanto non ho tempo.

Dopo però non dite: “Madre ha scritto a lui e non a me”. Non dite queste sciocchezze. Sahaja Yoga non è per gente così.

Voi sapete che vostra Madre vi ama tutti allo stesso modo. Per qualche ragione posso non scrivere ad alcune persone. Talvolta Lei (Madre, ndt) vi scrive e talvolta no.

A volte scrivo a chi so che non se la prenderà mai se non gli scrivo. Ed ora non ho intenzione di preoccuparmi di chi rimane male se non gli scrivo.

Mi sono occupata abbastanza di gente così ed il risultato è che queste persone malvagie sono rimaste tali, non sono mai migliorate e ci hanno creato problemi.

Tutti coloro con i quali sono stata paziente, pensando che un giorno sarebbero migliorati, non hanno mostrato alcun progresso e sono rimasti malvagi. Non si sono trasformati neanche un tantino e noi ne abbiamo sofferto, in quanto avevo deciso che nessun essere umano sarebbe stato distrutto in questo Kali Yuga. Io non tormenterò alcun essere umano: gli ho dato la completa libertà di andare o all’inferno, o verso Dio.

Io vi ho dato completa libertà. Se qualcuno vuole andare all’inferno, dico: “Prendi la rincorsa e vai”, così mi libero di voi. Ho predisposto anche questo. Se volete andare all’inferno, ho predisposto anche questo; ma se volete andare ai piedi di Dio, anche questo è stato predisposto per voi.

Quindi sto dicendo a tutti coloro che mi hanno infastidita, disturbata o tormentata, che sono stata abbastanza paziente e adesso, se qualcuno mi creerà problemi o mi disturberà, dovrò dire chiaramente: “Adesso non abbiamo più nessun rapporto con voi e dovreste lasciare Sahaja Yoga”.

Individui del genere, uscendo da Sahaja Yoga, mostrano il loro vero aspetto e ci disturbano ancora. La loro vera natura viene smascherata.

Ma a voi devo dire che dovreste pensare al vostro bene. Non dovete seguirli e finire all’inferno. Pensate al vostro benessere. Non è necessario discutere con nessuno. Essi resteranno come erano prima.

Sono molto difficili da trasformare, poiché sono malvagi. Le persone buone potrebbero inizialmente comportarsi come loro, però vengono trasformate molto facilmente. Le persone cattive sono impossibili da trasformare e l’ho scoperto. Ho provato abbastanza, ma gente così resterà com’era, non potrete mai trasformarla. Non avrà mai saggezza.

Ecco perché non c’è alcun motivo di discutere con queste persone. Devo chiedervi di non avere alcun tipo di rapporto con gente così.

Lentamente andranno fuori da Sahaja Yoga. Essi sono qui perché vogliono distruggere tutto ciò che avete raggiunto. Dovreste salvarvi da queste persone.

Sentite le vostre vibrazioni.

C’era una persona che voleva venderci una casa. Questo signore venne da me e prese la realizzazione. Ma, dopo la realizzazione, trovò qualcun altro. Il visitatore disse che nel gruppo di Mataji ci sono solo delinquenti. Aveva preso la realizzazione, sentito le vibrazioni e, nonostante ciò, credette a quel visitatore. Allora disse: “Non posso vendervi la mia casa perché sono state dette alcune cose...”. Io risposi: “Bene, dia la casa a quel signore”. Poveretto!

Ora nessuno vuole comprare la casa e lui è in perdita, per questo mi ha chiamato tutti i giorni: “Per favore, compri la mia casa. Mi dispiace, mi perdoni”. Io ho ripetuto: “Lei voleva vendere la casa a quel signore. È libero di farlo”. Ed ora si lamenta in continuazione: “Mataji è arrabbiata con me”. Io non sono affatto arrabbiata, ho detto: “Venda la sua casa alla persona che le ha detto tutte quelle cose”.

Così, a tutti quelli che credono di essere molto intelligenti, se vogliono andare all’inferno, posso fornire un biglietto per l’inferno. È tutto sotto il mio controllo. Tutti quelli desiderosi di andare all’inferno possono avere il biglietto da me ed io sono disposta a darglielo. Anche a quelli che vogliono andare nel Regno di Dio posso procurare il biglietto. Un bigliettaio può fornire biglietti per qualunque destinazione, ma vi informerà che se percorrerete una certa strada ci sarà un deragliamento e immediatamente, appena arrivati lì, il vostro... (incomprensibile)... si romperà.

Non esiste ritorno da lì. Non potete tornarne indietro. Da lì non esiste nessun biglietto di ritorno. Ecco perché vi sto informando. Ma non devo dire molto sull’inferno, visto che sapete tutto al riguardo.

Vi ho detto tutto questo in modo che possiate mantenere puro il vostro strumento tenendo sempre lo sguardo verso l’alto. Non dovreste mirare verso il basso, ma verso l’alto. Dovete salire più in alto. Non guardate mai giù. Dovete salire più in alto.

Io sono con voi ad ogni passo, in ogni luogo, dappertutto. Ovunque voi siate, in qualsiasi posto voi siate, io sono con voi, completamente, di persona, in Spirito e con le mie parole, completamente.

Questa è la mia promessa per voi.

Ma coloro che vogliono andare all’inferno verranno risucchiati giù. Anche questo è stato predisposto, perciò fate attenzione. Adottate una vita più elevata.

Adesso andrò a Londra e, quando tornerò, voglio vedere che ciascuno di voi abbia dato la realizzazione ad almeno dieci persone. Chiamate gli altri, parlate loro di Sahaja Yoga apertamente. Non sentitevi timidi. Parlate loro di Sahaja Yoga, di quanto sia veritiero: è la religione della Verità. È reale. Radunate le persone, parlate loro ovunque le troviate.

Ciascuno di voi dovrebbe prendere la fotografia e dare la fotografia in dieci case. È un ottimo metodo, che ogni persona contribuisca a prendere dieci fotografie. Distribuite queste fotografie in dieci case in cui ci sia rispetto per la fotografia, dove essa sarà venerata e dove Sahaja Yoga possa essere accettato.

Soltanto in questo modo possiamo diffondere Sahaja Yoga. Noi non vogliamo avere molta pubblicità poiché, ogni volta che facciamo pubblicità, vengono attratte anche persone sconce e quelle brave non vengono. Di conseguenza è meglio servire Sahaja Yoga tutto il tempo ed arricchirsi (spiritualmente) con esso.

Che Dio vi benedica.

Tutte le mie benedizioni sono con voi. Il mio cuore, mente, corpo sono sempre impegnati al vostro servizio. Io non sono lontana da voi neppure per un attimo. Ogni volta che vi ricorderete di me, ovunque, semplicemente chiudendo gli occhi, in quel momento io verrò da voi, con tutti i miei poteri: “Shankha[5], chakra[6], gada[7], padma[8] Garuda layee siddhari”[9] (le armi di Shri Krishna e Garuda, il Suo veicolo, proprio come quando il Signore Krishna arrivò sul suo Condor da Dwarika con tutte le Sue armi divine – Shankha, Chakra, Gada, Padma, quando Draupadi lo chiamò - “Io sarò davanti a voi in un attimo”, ndt).

Non tarderò neppure un momento, ma voi dovrete essere miei.

Questo è molto importante. Se siete miei, non tarderò nemmeno di un momento. Sarò davanti a voi.

Che Dio vi benedica tutti e vi doni la saggezza.

[1] “Ma voi avete Tadatmya, ossia l’unione con Dio” (Sahasrara Puja, 04/05/1986); “Ma la quarta cosa che vi è accaduta è Tadatmya, vale a dire siete diventati parte integrante del mio corpo” (Discorso ai sahaja yogi, 05/03/1986); “Vi è stata data la quarta dimensione, chiamata Tadatmya, ossia diventare tutt’uno con il mio corpo, con il mio essere” (Shri Devi Puja, 18/05/1986).

[2] “Samipya, la vicinanza a Dio” (Sahasrara Puja, 04/05/1986); “Samipya è: “Oh Dio, lascia che abbiamo la Tua compagnia” (Discorso ai sahaja yogi, 05/03/1986);

[3] “Salokya significa vedere Dio” (Sahasrara Puja, 04/05/1986); “Salokya è la capacità di vedere Dio” (“Cultura Sahaja”, 26/10/1985).

[4] “La mente va suddivisa in due aspetti. Il termine ‘mente’ è diverso dal sanscrito manas. Manas è tutto ciò che in voi è il superego; tutto ciò che in voi è condizionamento è manas. L’ego è diverso.” (“La confusione, un segno dei tempi moderni”, 14/07/1980)

[5] Conchiglia.

[6] Disco.

[7] Mazza.

[8] Loto.

[9] “Ad esempio, quando Draupadi fu in pericolo – Draupadi era in realtà Vishnumaya, Sua sorella – pensò a Shri Krishna. Teneva stretto il Suo sari, mentre Duryodhana cercava di strapparglielo via. E Lei lo teneva stretto [fra i denti] e disse: “Kri”! Voleva chiamare Krishna, ma pensò che se avesse gridato il nome completo, dicendo “shna”, (il sari) sarebbe caduto. Così lo teneva stretto. Appena pronunciò “Shna,” il sari cadde. Allora ciò che si dice di Shri Krishna è: “Dwarika me shora- Dwarika me shora, shor bhayo bhare. Shankha chakra gadaa padma Garuda laysidhare”. Quel grido raggiunse Dwarika. Ora, dov’è Dwarika e dov’è Hastinapur? Distano almeno duemila miglia. Ma quel grido, sapete, viaggiò attraversò Chaitanya e risuonò forte lì [a Dwarika]. E “Shankha chakra gadaa padma”, “Shankha chakra gadaa padma”, Egli prese tutte le armi, come sapete, e accorse sul Suo Garuda per salvaguardare la castità di Sua sorella”. (Shri Krishna Puja, Cabella, 01/09/1991)

Mumbai (India)

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