Programma Pubblico, Lo Swadishthana chakra

Programma Pubblico, Lo Swadishthana chakra 1981-02-06

Location
Talk duration
57'
Category
Public Program
Spoken Language
English, Hindi

Current language: Italian, list all talks in: Italian

The post is also available in: English, German, French, Hindi.

S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Lo Swadishthana chakra Programma Pubblico Nuova Delhi (India), 6 Febbraio 1981

[Shri Mataji parla in hindi per circa un minuto]

Ieri vi ho parlato dei centri sottili che esistono nel nostro essere. Questa conoscenza era nota agli indiani, a molti indiani migliaia di anni fa, però essi non la rivelarono.

C’erano due categorie di persone che avevano acquisito consapevolezza dei poteri superiori della natura. Una era quella di chi pensava di poter essere in grado di sollecitare la natura stessa, e pertanto costoro iniziarono ad adorare tutti i cinque elementi attraverso i mantra vedici e tutto questo.

Essi cercarono di risvegliare i cinque (elementi con) mantra ed il risultato di ciò lo vediamo oggi nella manifestazione della scienza, in quanto riuscirono ad incanalare l’energia di questi cinque elementi.

Il secondo tipo di persone, divenute consapevoli che deve esistere qualche forza che ci dà l’evoluzione, iniziò a cantare le lodi di Dio con bhakti (devozione) chiedendo a Dio di incarnarsi su questa terra. Questi erano i bhakti margi[1].

È così che nel Virata, nell’Essere Primordiale, esistono due forze così come negli esseri umani, come vi ho detto ieri. Una è la forza emotiva – la bhakti – che ci dà l’esistenza.

Questa è la forza mediante la quale l’intero universo fu concepito, fu desiderato, e nella nostra terminologia di Sahaja Yoga è chiamata Mahakali Shakti.

Sul lato destro del Virata, così come in quello degli esseri umani, risiede il potere dell’azione dove Egli usa tutti i cinque elementi per creare: secondo la terminologia di Sahaja Yoga è il potere di Mahasaraswati. La terza forza, che non agì così apertamente, si manifestò migliaia e migliaia di anni fa in questo Paese, dove si iniziò a dare Ishwara Pranidhana[2], che sono i fondamenti di Hatha Yoga. Ossia stabilire Ishwara in voi. Per prima cosa si deve stabilire Ishwara; si deve risvegliare la luce del vostro Spirito, il vostro Atma, e poi si deve procedere alla purificazione e le persone devono stabilizzarsi nella loro realizzazione del Sé.

Questa linea di azione fu adottata per pochissime, pochissime persone; al punto che dopo Buddha, quando Viditama, uno dei Suoi discepoli, si recò in Giappone, fondò un culto chiamato Zen, che è l’equivalente di Sahaja Yoga. E hanno detto che lì in sei secoli hanno avuto soltanto ventisei kashyapa, ossia persone realizzate.

Persino a Indra fu data la realizzazione, persino a Brahmadeva fu data la realizzazione. Quindi si risale fino alla data in cui Brahmadeva fu creato da Shri Narayana, Shri Vishnu.

Per noi tutte queste deità sono personaggi mitologici. In realtà esse sono diventate mitologiche poiché, quando si iniziò a parlare del fiore che contiene il miele, la gente iniziò a preoccuparsi del fiore. Si preoccupano più del fiore che del miele.

Allora vennero persone come Buddha e Mahavira, che dissero che era meglio non parlare affatto del fiore. Se si parla del fiore la gente si fissa su quel punto; continua a discutere e litigare ed anche a praticare rituali morti. Si iniziò a praticare una sorta di lavoro morto e il progresso del loro essere fu completamente dimenticato ed essi non riuscirono ad andare oltre.

A quel punto si desiderò fare qualcosa per superare questo ostacolo degli esseri umani per cui ci si fissa sulle forme.

Allora molte personalità vennero sulla terra come Guru, veri Guru, come manifestazione di questo grande Principio del Maestro Primordiale che, come vi ho detto ieri, è chiamato Dattatreya ed è venuto molte volte su questa terra. Ed essi cercarono di stabilire in noi il nostro sostegno, il nostro dharma, con questa forza centrale di evoluzione. Noi possiamo evolvere soltanto stabilendo il sostegno.

Come vi ho detto ieri il carbonio ha il suo sostegno, l’oro ha il suo sostegno che è l’inossidabilità; allo stesso modo gli esseri umani hanno il loro sostegno, e questi Guru vennero su questa terra per instaurarlo in noi. Tutti loro sono incarnazioni dello stesso Spirito. Ad esempio, Raja Janaka tornò come Nanaka ed anche Maometto era la stessa personalità, assolutamente la stessa, di Guru Nanak.

Non c’è nessuna differenza nella loro personalità. È esattamente la stessa.

Per questo Guru Nanak venne sulla terra a dire alla gente che non si dovrebbe combattere poiché si è indù e musulmani. Infatti si era reso conto che, quando era venuto come Maometto, aveva commesso un errore dicendo alla gente che tutti gli esseri umani sono uguali e che non si dovrebbero imporre le cose in questo modo.

In realtà tutto viene alterato appena i discepoli prendono il posto dei Guru.

Il sentiero centrale è stato dunque costruito dai Guru nel centro del nostro essere, nella parte centrale chiamata Void, evidenziata lì (sul grafico, ndt).

Il primo chakra di cui vi ho parlato è il centro dell’innocenza. È donato dalla deità di Shri Ganesha. Questi Guru non parlarono troppo di deità poiché, come vi ho detto, la gente parlava più del fiore che del miele, così dissero: “Parliamo del nirakara, parliamo del senza forma, così la gente presterà attenzione al senza forma”.

Però divennero tutte chiacchiere. Quando parlavano del fiore, la gente si fissava sui discorsi sul fiore. E quando parlarono del nirakara e del senza forma, si fissarono su quello. Gli esseri umani sono tali da fissarsi sui loro pensieri limitati che provengono da un’area limitata della loro intelligenza e della loro razionalità.

E a causa della razionalità dare la realizzazione per i santi divenne un problema, quindi al tempo di Shankaracharya ci fu una nuova ripresa.

Tornò Nanaka e parlò di nirakara. In questo modo cercavano di avvicinare la gente alla realtà, dicendo: “Ora dimenticate questo, adottate quest’altro, dimenticate quello e adottate quell’altro”, poiché in qualche modo, rinunciando a quelle cose, sarebbero potuti riuscire a raggiungere la realtà.

Ora, il centro del Muladhara è detto Muladhara chakra. Occorre comprendere l’importanza di questo centro che è separato dal Muladhar stesso. Il Muladhar è il luogo in cui risiede la Kundalini, nel (l’osso) sacro. È nell’osso chiamato sacrum; sacrum significa sacro. Ciò significa che anche in latino era chiamato osso sacro; questo indica che sapevano che c’era qualcosa di sacro, di santo, riguardo a questo osso. Si dice che quando il corpo brucia, l’intero corpo si consuma, ma raramente quest’osso brucia; e per bruciare richiede un calore fortissimo.

Questo osso triangolare racchiude in sé questa energia che è l’energia della Kundalini, la quale crea l’intero essere ma rimane tuttavia la totalità; per questo è chiamata energia residua della Kundalini.

Ora, questa Kundalini risiede lì da secoli e ritorna con voi ogni volta che rinascete. Lei è vostra Madre, è stata la vostra Madre eterna, è la vostra Madre individuale.

Voi non condividete la Sua maternità con nessun altro. È colei che vi ha amati per tutta la vostra vita ed è in ansiosa attesa di un momento in cui potervi dare la vostra seconda nascita, la vostra punarjanma.

Ora, essendo così, come può la Kundalini essere pericolosa? Molti mi hanno detto di aver letto alcuni libri che definiscono molto pericoloso il risveglio della Kundalini.

Ho anche visto libri davvero (voluminosi, ndt), alti così, colmi di ignoranza, che dicevano che la Kundalini risiede nello stomaco. Sono rimasta sorpresa: se non se ne sa nulla perché se ne dovrebbe scrivere?

La Kundalini non si trova lì. È nel Muladhar, ed il Muladhara chakra protegge il Muladhar. Potete vedere ad occhio nudo, quando entrate in Sahaja Yoga, la pulsazione della Kundalini nell’osso triangolare se al di sopra vi è una ostruzione. Ma se non c’è nessuna ostruzione, la Kundalini sale molto velocemente.

Ora, questo chakra di Ganesha è molto importante, come vi ho detto ieri, poiché la prima cosa che Dio ha creato è stata l’innocenza e questa innocenza è Shri Ganesha. È così delicata, come un fiore; e se cercate di giocare con la vostra innocenza, Ganesha si adira con voi o si addormenta.

Ora, queste persone che hanno descritto la Kundalini come qualcosa di problematico o che si manifesta come un fulmine o che vi dà kriya (spinge a compiere certe azioni, ndt), come vi ho detto ieri, sono ingenue: non sanno attivare la Kundalini e per questo hanno commesso errori. Commettendo questi sbagli sono diventate molto popolari; la gente apprezza chi ha commesso errori e insegna qualcosa di sbagliato. Tutte queste cose accadono perché voi non avete idea di come trattare la Kundalini.

È Ganesha che si adira, non la Kundalini. Lui sta lì seduto ed informa la Kundalini che in quel momento può risvegliarsi, poiché lì c’è qualcuno che ha l’autorità di risvegliarla.

Dunque Shri Ganesha è una deità molto importante in noi. Shri Ganesha è creato da Madre Terra, lo ha creato Madre Terra. Madre Terra ha in sé il potere del magnetismo.

Il magnetismo è il potere di Madre Terra. Questo magnetismo risiede in noi come Shri Ganesha. Anche noi abbiamo interiormente questo magnetismo. Gli uccelli hanno in sé questo magnetismo. I pesci hanno in sé questo magnetismo. Quando gli uccelli volano dalla Siberia fino in India, come fanno, come sanno in quale direzione volare? Hanno in sé questo magnete e per questo possono volare. Sono innocenti, gli animali sono innocenti.

Solo gli esseri umani hanno la libertà di distruggere completamente la propria innocenza.

Una persona completamente innocente ha un grande senso dell’orientamento. Non appena viene sviata si rende subito conto di dov’è l’errore.

Ma quando la Kundalini si risveglia, ottiene in sé un senso dell’orientamento così illuminato da capire subito interiormente che un certo individuo non è religioso, un altro è un criminale, un altro è una brava persona o un altro ancora è un’anima realizzata.

Questo centro è molto importante per tutti noi. Per grazia di Dio l’India ha una particolarità per quanto riguarda Shri Ganesha. Come vi ho detto ieri, gli indiani in generale sono persone innocenti, in genere sono innocenti. Ma noi abbiamo davvero cercato di distruggerla (l’innocenza) diventando sofisticati e troppo intelligenti. Questo centro deve essere preservato e protetto mediante la pratica di Sahaja Yoga dopo la realizzazione. Vi sono alcune asana (posizioni yogiche) da praticare, vi sono certi mantra da recitare per mantenere a posto questo centro.

Il secondo centro che abbiamo in noi è il Nabhi, che si trova all’interno del Void. È il secondo nella creazione, per questo lo definisco il secondo. Da esso nasce il terzo centro chiamato Swadishtana.

Ora, il centro del Nabhi ha dieci petali, ha dieci petali. Allo stesso modo anche il plesso solare, che è l’espressione materiale di questo centro sottile, ha dieci petali o dieci sottoplessi. Ora, questo centro controlla la maggior parte della nostra digestione a livello più materiale e, fondamentalmente, ci dà il potere evolutivo mediante il quale ci siamo evoluti. È solo grazie a questo centro che ci siamo evoluti fino allo stadio di esseri umani. Negli animali, o negli animali piccolissimi, persino in quelli unicellulari come un’ameba, spinge alla ricerca. Essi ricercano il cibo, essenzialmente ricercano cibo. E man mano che progrediscono nel loro processo evolutivo, la loro ricerca si trasforma da uno stadio ad un altro.

Anche negli esseri umani la ricerca è stata finalizzata innanzitutto a dominare la natura, poi a dominare gli esseri umani, poi alla ricchezza, al denaro, agli averi, agli attaccamenti emotivi; tutti questi tipi di ricerca esistiti negli esseri umani vi sono tutti derivati dal Nabhi chakra.

Ma, come vi ho detto ieri, chiunque abbandoni il sentiero della moderazione, cade nella trappola del (lato) sinistro e destro e finisce in queste due aree insite in noi.

Quella sul lato sinistro è chiamata subconscio collettivo e l’altra sul lato destro è chiamata sopraconscio collettivo.

Tutti gli estremi del Nabhi chakra possono essere molto, molto difficili; ad esempio, chi digiuna per il gusto di digiunare. Va bene, a volte si dovrebbe digiunare; ma digiunare in nome di Dio è del tutto sbagliato, poiché Dio non vuole mai che digiuniate. È sbagliato voler torturare il vostro corpo: a che scopo? Come chi, volendo invocare Dio, preferisca stare a testa in giù, stare dritto su una gamba sola ed eseguire ogni tortura possibile.

In questo modo neghiamo l’esistenza di Dio ed il Suo amore e il Suo affetto. Se Lui esiste, lo incontreremo. Che motivo c’è di digiunare e creargli problemi rendendolo infelice? Se volete rendere infelice vostra madre, ditele che rifiuterete il cibo. E così la madre si turba molto. Non c’è alcuna necessità per nessuno di digiunare nel nome di Dio.

Se dovete digiunare potete farlo per la vostra salute o per problemi di stomaco perché avete mangiato troppo, questa è una cosa diversa. Ma non si deve credere che digiunare per Dio sia una buona cosa.

Il digiuno vi porta maggiormente sul lato destro del Nabhi chakra, e così si potrebbe diventare personalità molto aride, estremamente aride.

Più si digiuna più si diventa aridi. Una persona così, nel giorno in cui digiuna, in realtà digiuna pensando continuamente al cibo: “Cosa mangeremo?”. Mentre digiuna pensa a ciò che mangerà dopo. Tutta l’attenzione è dunque rivolta al cibo, senza dubbio. Ma questa sorta di pressione o, come dite voi, zabardasti (imposizione, ndt) su voi stessi spinge la vostra attenzione sul lato destro.

Così entrate nell’area del sopraconscio collettivo. Le persone che digiunano diventano emotivamente aride, le loro emozioni si inaridiscono poiché si ha soltanto la spinta verso il lato destro che è l’azione; però il desiderio non viene esaudito, ed è per questo che il lato sinistro è congelato.

Avrete sentito dire che molti veggenti che abbiamo avuto, i cosiddetti rishi, erano molto irascibili. Erano soliti maledire la gente, la incenerivano (bhasmisa), sapete, la riducevano in cenere (bhasma), e la maledicevano.

Queste erano le persone che sviluppavano il potere di surya (sole), come si diceva. Diventavano come surya poiché questo è il canale (nadi) di surya, e con il loro potere potevano uccidere chiunque volessero.

Ora, questo è un potere estremamente distruttivo. Non dà alcun kalyana[3] a nessuno.

Non serve a niente diventare persone che inceneriscono qualcuno guardandolo.

Pensate, siete stati resi esseri umani con gran difficoltà, siete pervenuti a questo stadio dall’ameba, ed ora chiunque provi a fare questi trucchi è assolutamente contro Dio.

Non comprende lo scopo di Dio, non sa dove svolgere il suo ruolo e diventa una forza distruttiva.

Questi non sono poteri bensì forze negative; e di come agiscono, del modo in cui queste forze penetrano in noi, vi parlerò in seguito.

Le persone che indulgono troppo al cibo, che mangiano troppo, che sono letargiche e pensano continuamente a mangiare, mangiare, mangiare, sono sul lato sinistro. Queste persone si spostano sul lato sinistro.

Anche questo è uno stato molto pericoloso. Quando vanno molto sul lato sinistro, sono nuovamente attaccate dal subconscio collettivo e di conseguenza si può contrarre qualsiasi malattia.

Ma il terzo chakra, lo Swadishtana, è molto importante in quanto è il centro che ruota intorno al Nabhi chakra, e il compito principale che deve svolgere è trasformare le cellule di grasso del vostro stomaco ad uso del vostro cervello. Quando pensate, dovete utilizzare le cellule di grasso, che però devono essere sostituite e questa sostituzione avviene soltanto grazie all’aiuto dello Swadishtana chakra nello stomaco. Io penso che i medici non lo sappiano; se lo avessero saputo avrebbero curato molte malattie.

Infatti esso deve svolgere questo compito considerevole e, quando iniziate a pensare e a pianificare troppo, il lavoro di questo povero Swadishtana chakra aumenta al punto da trascurare gli altri centri, o meglio, le altre funzioni che deve svolgere.

Le altre funzioni sono che deve occuparsi del fegato. Ora, il fegato è un organo molto, molto importante in noi.

Attraverso il fegato noi eliminiamo tutti i nostri veleni; veleni di ogni genere vengono eliminati dal fegato e rilasciati nel flusso sanguigno sotto forma di calore. Quando avete troppi veleni nel corpo, vi viene la febbre ed essi vengono eliminati attraverso la pelle.

Questo è un modo naturale in cui il fegato espelle tutti i veleni presenti nel vostro corpo. Quando però il fegato non funziona bene non lo fa.

Alle persone con problemi di fegato non viene la febbre. La cirrosi epatica e persino il cancro hanno lo stesso principio. Neanche con il cancro avete febbre. Il calore del corpo non viene eliminato poiché il cancro non si può curare in persone che hanno un fegato in pessime condizioni; non si può eliminare perché il veleno nel corpo non può essere espulso e queste persone non hanno mai la febbre. È per questo che non si può mai capire se qualcuno ha il cancro finché non raggiunge uno stadio davvero galoppante. In quel caso si potrebbe avere la febbre per altri motivi. Ma la prima indicazione che si riceve dal corpo è la temperatura che non sale mai in caso di cancro.

Ora, questo stesso centro dello Swadishtana deve svolgere altri compiti quali prendersi cura della vostra milza e del vostro pancreas, dei reni e dell’utero. La milza è un altro organo molto, molto importante che in questi tempi moderni trascuriamo.

Occorre comprendere la particolarità della milza. La milza è il regolatore di velocità in noi. Esso controlla la nostra velocità. Al giorno d’oggi si trovano persone che parlano così veloci che non si capisce cosa dicono, come telescopi (nel senso che le loro parole e azioni sono così veloci che si intersecano l’una con l’altra come le parti di un telescopio, ndt). Camminano così velocemente che se devono andare ad una stazione le troverete alla stazione successiva. Sono così avanti nel tempo che è impossibile connetterle alla realtà.

Ora, questo regolatore di velocità è rappresentato dalla milza. Quando si mangia... Noi avevamo un ottimo sistema anche in Bengala, dove il marito stava seduto a mangiare e la moglie lo sventolava, e il ventaglio determinava la velocità della persona che mangiava.

Era lei a controllarlo. E l’altra cosa è che, diciamo, anche in Maharashtra la gente mangia saukash, lentamente, piano, continuano a ripetere di mangiare lentamente. Può sembrare un po’ strano ad alcuni, ma è così, saukash, saukash, vai piano, c’è tempo, c’è tempo, senza fretta.

Ma al giorno d’oggi il modo in cui mangiamo il nostro cibo è responsabile di creare in noi problemi quali il cancro del sangue.

Non ci rendiamo conto di come insorga in noi il cancro del sangue; infatti ieri vi ho detto che vi avrei fatto sapere come si origina il cancro.

Ora, questa milza deve far fronte a tutte le emergenze in noi. Supponiamo di stare mangiando e improvvisamente di dover correre fuori: essa sta già producendo più cellule ematiche per il consumo del cibo che stiamo mangiando. Poi noi improvvisamente vogliamo correre, vogliamo affrettarci, ed essa deve produrre altre cellule ematiche.

Se mentre si mangia... molte persone mentre mangiano hanno l’abitudine di leggere il giornale; ciò è molto sbagliato. Assolutamente. Infatti, sapete, i giornali sono la cosa più ashubha (di pessimo auspicio, ripugnante) a cui possiate pensare in questo mondo. Non si dovrebbe leggere nessun giornale al mattino, se mi date retta.

Sono davvero di pessimo auspicio, infatti in prima pagina pubblicano sempre qualcosa di orribile. È tutto così sensazionalistico che non vogliono dare buone notizie.

Una volta sono stata intervistata da un giornalista e ho detto: “Perché non pubblicate qualcosa su Sahaja Yoga, dato che svolgiamo un lavoro benefico? La gente smette di drogarsi, viene curata e via dicendo”. Lui mi rispose: “Questo è utile, sa, è positivo, però, vede, non c’è niente di sensazionale”.

Mi dissero che quando a Londra un aereo arriva in orario nessuno lo annuncia, ma lo si annuncia soltanto se si verifica un contrattempo, altrimenti no.

Ebbene, se in quel momento (mentre mangiate, ndt) leggete queste orribili notizie o accendete il televisore dove mostrano una faccia orribile o qualche idea orribile, immediatamente il vostro regolatore di velocità, essendo sensibile, inizia a produrre più cellule ematiche per far fronte all’emergenza, Dio solo sa quale emergenza sia apparsa.

Così il regolatore di velocità impazzisce, impazzisce davvero, non sa cosa produrre e quando. Perde il controllo (e il contatto) con il tutto e inizia a produrre cellule ematiche impazzite. Queste cellule ematiche impazzite iniziano ad attaccarne altre ed è così che si scatena il cancro del sangue.

È innescato, come vi ho detto, dall’attacco del subconscio collettivo di sinistra. Come vi ho detto ieri accade così.

Occorre quindi comprendere che questa sorta di pazzia di avere fretta non è necessaria. Che bisogno c’è? Ho visto gente normale in cui, prima della partenza di un aereo, circa tre ore prima, qualcosa improvvisamente va storto. D’un tratto impazziscono. Si dimenticano una cosa, un’altra, dimenticano tutto, arrivano lì senza passaporto, senza denaro, senza niente. Fino a tre ore prima va tutto bene. Ma all’improvviso l’idea di dover andare li fa impazzire.

Anche questo è il lavoro del vostro indicatore di velocità, che altera il vostro senso di valutazione, di stabilità, e voi iniziate a comportarvi come se foste impazziti e chiunque veda le persone all’aeroporto... io mi spavento davvero per come sono. Non sanno dove vanno, cosa sta accadendo loro. Non c’è nessuna ragione di spaventarsi tanto. Che motivo c’è di essere così preoccupati? Insomma, io non mi sono mai preoccupata dell’ora in tutta la mia vita e non ho mai perso un aereo, non ho mai perso un treno.

Non so quale sia il motivo di preoccuparsi. Dopotutto se dovete perderlo lo perderete. Generalmente ho visto che chi pianifica lo perde, lascia le cose a casa.

Quasi tutte le persone che pianificano troppo lasciano sempre qualcosa a casa e perdono anche l’aereo - è una cosa comune - oppure non si renderanno conto se l’aereo è guasto o non arriva o qualcosa del genere. Questo è uno degli esempi di cui vi ho parlato, perché oggigiorno la gente cerca di risparmiare tempo. Si cerca di risparmiare tempo. Tutti sembrano cercare di risparmiare tempo.

Qualcuno ha detto: “Devo andare a Londra, puoi organizzarmi il viaggio?”. Ed io: “Non conosco nessuno di questa compagna aerea, come posso aiutarti?”. “No, no, no, devi organizzarmelo”. Era un mio parente. Ho detto: “Ma perché, che bisogno hai di andare a Londra con questa urgenza? Dopotutto puoi andare domani, va bene, non ha importanza, quando trovi un posto puoi andare; perché tanta fretta? Insomma, almeno il governo inglese non cadrà (nel senso che se anche lui non parte con tanta urgenza non accadrà nulla di così grave, ndt). Forse il governo indiano (sì); molti funzionari governativi pensano che il governo indiano esista grazie a loro.

Va bene, non mi importa che lo ammettano; ma neppure il governo inglese cadrà a causa tua, quindi perché tanta fretta?”. E lui: “No, no, no, devo andarci perché devo partecipare ad un ballo”. Pensate: risparmiare tutto questo tempo per sprecarlo lì in tutte queste cose orribili.

Si cerca di risparmiare tempo per andare in discoteca o a feste dove si beve. Pensate, devono arrivare al momento giusto ad una festa in cui si bevono alcolici. Per un ubriacone che differenza fa arrivare prima o dopo? (Risate) In ogni caso vi ubriacherete, non ci sono problemi, e gli altri, che sono ubriachi, non si accorgeranno di quando siete arrivati o ve ne siete andati (Risate e applausi).

Quindi non è necessario affrettarsi tanto. Questo non significa che dovreste arrivare sempre in ritardo in un luogo, non voglio dire questo, ma non ci si dovrebbe affrettare. Se non vi affrettate arriverete molto più in orario. Se non vi affannate arriverete puntuali.

È meglio non andare di fretta che essere così schiavi dei vostri orologi, poiché il tempo da risparmiare non è per tutte queste cose insensate, ma è un impulso interiore di risparmiare il tempo per la meditazione.

È giunto il momento per noi di ricevere la nostra realizzazione, di meditare interiormente, di crescere interiormente e trasformarci nella nuova consapevolezza della realizzazione di Dio.

È per questo che noi cerchiamo il tempo. È per questo che dobbiamo avere l’orologio, per sapere quante ore ci rimangono per meditare. Questo impulso è stato frainteso dagli esseri umani i quali lo stanno usando male per qualche altro scopo. Sono sicura che dopo un po’ di tempo se ne accorgeranno poiché questa sorta di follia conduce a malattie orribili.

Un’altra malattia di cui la gente normalmente soffre, molto comune specialmente a Delhi, è il diabete. Il diabete nasce poiché questo stesso centro, il quale adopera la sua energia per fornire le cellule, le cellule di grasso per il vostro cervello, deve occuparsi anche del pancreas.

Ora, il pancreas è l’organo che digerisce i vostri zuccheri. Ebbene, se voi pensate in continuazione, se pianificate continuamente, cosa può fare questo povero centro? Non può far funzionare il pancreas. Ed ecco perché soltanto la gente cosiddetta istruita e che pianifica contrae il diabete.

È per dare equilibrio. Infatti costoro usano troppo il lato destro e il lato sinistro è completamente congelato, e ciò che accade è che iniziano tutti i problemi del loro lato sinistro. La natura si prende la sua rivalsa. Cerca di insegnarvi con questi metodi. Se non comprendete che dovete condurre una vita equilibrata, possono presentarsi altri problemi, quali i disturbi renali.

Ma la cosa peggiore è l’attacco cardiaco. Soltanto chi lavora molto intensamente, chi ha un’opinione troppo elevata di se stesso e si considera il supporto dell’intero regno, e chi sta con il dito della mano (in alto)[4] come Giridhariji, tutte queste persone sono soggette a subire attacchi cardiaci. Senza alcun dubbio.

Infatti essi lavorano molto sodo, sollecitano il loro lato destro senza preoccuparsi del sinistro, e il lato sinistro arriva fino ad un certo limite (e poi comincia a causare problemi, ndt).

L’altro tipo è quello di chi si preoccupa troppo del corpo, del fisico, della salute fisica, come in Hatha Yoga, il cosiddetto Hatha Yoga dei tempi moderni. Se praticate troppi esercizi e troppa attività fisica, trascurate il vostro Spirito che è il vostro cuore. Non c’è equilibrio fra cuore e Spirito.

Il cuore lavora continuamente per fornire più sangue per quegli orribili esercizi che fate.

Non c’è nessuna necessità di estrarvi tutti gli intestini e rimetterli a posto. Alcune persone fanno questi orribili esercizi, non so per cosa. Qual è la necessità di fare questi esercizi in modo indiscriminato?

Certo, anche in Sahaja Yoga, dopo la realizzazione, dovete praticare determinate asana a seconda delle necessità dei chakra. Se lo Swadishtana chakra è bloccato nell’aspetto di sinistra o di destra, ci sono certe asana che occorre fare. Ma se in quel momento fate un altro esercizio per qualche altro chakra, innanzitutto danneggerete quel centro, rovinerete quel centro che è a posto. Infatti, se è a posto, perché lo sollecitate? Mentre l’altro, che è danneggiato, non viene curato.

C’è una grande conoscenza al riguardo, anzi, c’è una grande scienza su tutto questo. Se non la conoscete e la praticate in modo indiscriminato, sarebbe come avere un lieve raffreddore e prendere tutte le medicine, da quelle contro il cancro fino a quelle contro la tubercolosi. È molto indiscriminato eseguire sempre tutte le asana e poi concludere la vita con un attacco cardiaco.

Anche coloro che prestano troppa attenzione all’esterno subiscono attacchi di cuore. In realtà sono tutte persone orientate all’ego. Vedete, sul lato destro, quando pensate troppo, quando usate il canale destro, sviluppate l’ego. Può essere molto sottile, può diventare molto più sottile. Se sentite dire di qualcuno che è un gran signore, sappiate che lì c’è un ego molto subdolo, poiché lui con il suo ego sa di dover essere molto gentile, diversamente la gente si renderà conto che ha ego; pertanto si comporta in modo estremamente umile.

L’ego può scomparire soltanto quando si riceve la realizzazione. Prima di allora l’ego esiste in una forma più sottile e sottilissima.

Dopo la realizzazione, quando la Kundalini sale, assorbe sia l’ego che il superego e voi diventate il Sé. Questo evento deve accadere, altrimenti si vive sempre con l’ego.

Krishna se ne era reso conto molto tempo fa. Seimila anni fa Krishna si era reso conto che la gente non può eliminare l’ego facilmente. Non è facile spiegare alla gente che ha l’ego. Infatti, se lo si dice a qualcuno si avranno guai, quindi meglio farlo in un modo in cui capiscano; ed ecco perché l’intera Gita non è altro che la grande diplomazia di Shri Krishna, la grande incarnazione, la completa incarnazione della diplomazia. Egli ha giocato trucchi ad Arjuna, e voi siete ancora tutti coinvolti in questi trucchi, ci siete ancora dentro.

Quando Egli disse: “Ottenete Gyana”, significa che la vostra consapevolezza deve essere illuminata, dovete ottenere la vostra illuminazione. Questa è la prima cosa che ha detto. Lui non è un negoziante, quindi disse in modo diretto di ottenere l’illuminazione, di ottenere Gyana; questa è la prima cosa che ha detto.

Gyana non significa leggere libri, bensì Gyana significa che la vostra attenzione deve essere illuminata, la vostra consapevolezza deve essere illuminata. Dover diventare gyani (sapienti) significa conoscere, poter conoscere semplicemente sentendo sulle dita qual è il problema vostro e qual è il problema degli altri. Voi diventate. Non si tratta di tenere semplicemente una conferenza dicendo alla gente: “Fate questo, fate quest’altro e fate quello”. Ma ciò che vi accade è che diventate proprio, e questo è ciò che Egli ha detto: ”Diventate Gyana”.

Ora, Arjuna chiese: “Tu dici di diventare sakshi (testimone) e gyani, ma adesso stai dicendo di andare a combattere in guerra”. Sapete, quando siete realizzati, combattete in guerra senza combattere. Osservate semplicemente da sakshi. Siete usati proprio come strumenti di Dio per combattere gli individui orribili. Lui (Arjuna) però non comprendeva, non coglieva questo aspetto sottile, allora Krishna tentò un espediente con lui. Disse: “Va bene. Tu esegui i tuoi karma (azioni) e rimettili ai Piedi di Loto del Signore”, il che è una situazione impossibile, una condizione assurda.

Questo è il miglior metodo della diplomazia: porre condizioni assurde affinché cadano nelle loro stesse trappole. Egli disse: “Esegui tutti i karma del mondo e rimettili ai Piedi di Loto di Dio Onnipotente”. Ora, questa è una condizione assurda che non può mai avverarsi. Ma molti credono a questo Brahma (forse qui nel senso di verità, o formula religiosa, ndt): “Madre, faremo tutto il lavoro e lo rimetteremo ai Piedi di Loto del Signore”. Non potete. Potete dirlo in modo più sottile, potete dirlo con la razionalità, potete dirlo con la bocca, ma non ci riuscirete perché l’ego è presente in voi. È lì.

Ora, come liberarsi dell’ego? Se lo combattete diverrà ancora più grande, proprio come un pallone che se lo combattete aumenta sempre più, sempre più; ed alcuni hanno un ego talmente grande che, guardandoli, a volte penso che potrebbe trasformarsi in un corno. Può essere terribilmente brutto. Sapete, molto sorprendentemente, in luoghi come l’India, quando ci viene l’idea di svilupparci la gente ha ego.

Dovremmo renderci conto che chi ha fatto quel lavoro in Occidente ha una personalità talmente piena di ego che vogliono fuggire da questo ego dalla mattina alla sera. Ne hanno abbastanza, per cui quando cerchiamo di svilupparci lo facciamo aumentando il nostro ego.

Quando sollecitiamo il nostro lato destro, come conseguenza si sviluppa il nostro ego ed esso circonda il nostro cuore. Circonda il nostro cuore. Un uomo che diviene pieno di ego diventa talmente arido da non saper parlare correttamente con nessuno. Come vi ho detto, costoro abbaiano. Diventano improvvisamente così aridi che, se devono parlare con qualcuno, pensano sia troppo parlare con gente così inferiore (a loro).

Iniziano a considerarsi persone molto elevate, che occupano posizioni molto elevate; pensano che loro sono molto ricchi mentre gli altri sono tutti inferiori. Tutte queste idee insensate iniziano ad affiorare nel loro cuore e il loro cuore viene completamente ricoperto dall’ego. Poi si arriva al punto in cui l’ego diventa eccessivo e allora si ha un attacco cardiaco.

Anche tutta questa gente che recita il mantra Gayatri senza averne alcuna autorità e che sollecita il lato destro... Se dite il mantra Gayatri senza autorità, avrete un cuore molto debole. Tutta questa gente avrà problemi cardiaci.

[Un bambino piange. “Per favore, portatelo fuori. Sì, portatelo fuori”]

Adesso è importante renderci conto tutti di qual è il nostro problema e di come prenderci cura di noi stessi. Non dovremmo cercare di rivolgere l’attenzione all’esterno al punto da trascurare il nostro cuore. Se Dio ci ha dato una certa posizione, diciamo, dovete rendervi conto che dovete amare, dovete avere emozioni.

Ad esempio, io ho visto i funzionari governativi a Delhi, poiché mio marito è stato un funzionario governativo per tutta la vita, quindi lo so. Non hanno tempo per le mogli né per i figli. Sapete, sono così indaffarati che di giorno non si vede mai la loro faccia. Dovete sempre accendere la luce e se li vedete di giorno non li riconoscete. (Risate)

Appena si infilano i pantaloni vanno fuori fase. Non si può parlare loro eccetto che dei loro piani quinquennali più volte falliti. (Risate)

Queste persone dovrebbero dunque rendersi conto che si deve trascorrere del tempo con le proprie emozioni, con la famiglia, con i figli, con gli altri. Intrattenete rapporti affettuosi con altri membri della società. Abbiate cura anche di questo aspetto. Chi non fa queste cose avrà dei guai. Ho detto a così tanti di stare attenti per non subire un attacco cardiaco.

Inoltre, ci sono alcuni guru che sono bravi a procurare attacchi cardiaci, ci sono molti guru che procurano un attacco cardiaco al marito di una loro devota. È una caratteristica molto comune a molti guru procurare attacchi cardiaci al compagno di una loro devota per accaparrarsi tutto il denaro, tutti i beni e la moglie di questo marito ai suoi “piedi di loto”. Tutte queste cose andrebbero evitate.

Dobbiamo essere amorevoli, dobbiamo essere gentili, dobbiamo controllare la nostra lingua ed essere dolci e cordiali con gli altri. Ma senza pensare che se si è gentili con qualcuno si sta facendo qualcosa di grande. Dobbiamo essere persone generose. Dobbiamo dare, tutto ciò che possiamo dovremmo darlo. Che motivo c’è di pensare che stiamo facendo qualcosa per qualcuno?

È l’ego più grande, più sottile in assoluto, pensare che stiamo servendo la nazione, oppure che stiamo servendo i poveri. Chi serve chi? Chi è l’altro? Se questo dito serve un altro dito, dice forse: “Io sto servendo questo dito”? Chi è l’altro?

Se sono tutti parte integrante del tutto, di un unico Essere Primordiale, allora state solo aiutando voi stessi, non aiutate nessun altro. Ma questo è possibile soltanto quando ricevete la vostra realizzazione. Senza realizzazione questi discorsi sono soltanto parole, parole, parole, parole e ancora parole. Se pensate che semplicemente ripetendovelo dimenticherete queste cose, ebbene, non è possibile. Dovete avere la realizzazione, grazie alla quale diventate un’altra persona.

Inoltre, il modo in cui parlate: Krishna ha detto che diventate akarma. Subentra akarma. Allora non avete la sensazione di fare qualcosa.

Ad esempio, ora, se avete qui un sahaja yogi e gli chiedete di risvegliare la vostra Kundalini, lui mi dirà: “Madre, non sale, non sale. Non si muove. Non...”.

Non dirà: “Io non ci riesco”.

Non dice così. Diventa akarma. Non ha bisogno di dire: “Ho dato io la realizzazione. Ho curato io questa persona”. No. Dice: “Questa persona non guarisce, la Kundalini non sale, la realizzazione non ha potuto essere stabilizzata, questo non funziona” (ossia parla in terza persona, ndt). Infatti l’intero concetto di svolgere il lavoro scompare appena si diventa una personalità vuota.

C’è una bellissima storia che riguarda Shri Krishna e Radha. Una volta Radhaji si sentì gelosa del murli (flauto) e disse: “Oh Signore, perché hai sempre questo murli alle labbra, che cos’ha di tanto speciale?”. Lei andò dal murli e glielo chiese. Il murli sorrise e rispose: “Tu non sai che la mia specialità è di non avere specialità. Io sono una personalità vuota. Lui suona e tutto scorre attraverso di me, lo vedo. La gente dice che il murli suona, ma io ne rido. È Lui a suonare attraverso di me. Io divento una personalità vuota”.

Allo stesso modo, quando akarma è stabilizzato, voi diventate così.

Lo stesso per quanto riguarda la bhakti. Quando le persone iniziano a cantare in modo esagerato, come matte, cose del tipo: “Se non Ti vedrò mi taglierò la gola, o mi butterò sotto un treno ad alta velocità” e via dicendo, quando provate questi trucchi, dovete rendervi conto che sarete attaccati da possessioni. Alcuni danzano come matti pensando di avere Dio in sé. Dio non danza in quel modo. Alcuni attirano dentro di sé dei bhut e dicono che la Devi è entrata in loro.

Portare la Devi nel corpo non è una cosa facile. È necessario un corpo speciale in grado di accogliere trentacinque crore[5] di deità, di gestire trentacinque crore di chakra. Non è facile per la Devi entrare nel corpo di un individuo qualsiasi e farlo danzare.

Inoltre, occorre sapere che se si ha il Devi tattwa (principio della Devi) o se si è un’anima realizzata, si assume il completo controllo di se stessi. Non si danza come se una cosiddetta Devi o un cosiddetto bhut fosse entrato in voi inducendovi a danzare.

Chiunque faccia qualcosa fuori controllo, o qualsiasi cosa accada fuori controllo, si deve sapere che non è fatto da voi ma da qualcun altro, in quanto voi avete perso il possesso di voi stessi e qualcun altro si è impossessato di voi. È una pratica molto, molto comune di tutti questi falsi guru.

Loro vi assegneranno un mantra. Ora, questa è un’altra cosa di cui devo parlarvi, poiché oggi qualcuno me lo ha chiesto; è una pratica molto comune quella di dare un nome (da recitare). Non so da dove prendano questa idea. È qualcosa che non riesco proprio a comprendere.

Si dava un nome alle persone quando avevano un blocco ad un particolare chakra. Ad esempio, se era bloccato il Nabhi chakra, dicevano di recitare il nome di Vishnu, o di Lakshmi Narayan, a seconda dei casi.

Oppure, se il blocco era al Void, potevano dire di recitare Mahaguru o il nome del Guru e via dicendo.

Ma questo è diverso: quando il Guru è un’anima realizzata sa dov’è il vostro problema.

Ma come si può assegnare a qualcuno quel nome in modo permanente? È impossibile, perché la Kundalini si sposta. Non appena dite il nome del Guru la Kundalini salirà. Se c’è un’ostruzione dovete pronunciare il nome della deità che si trova lì. Se non c’è nessuna ostruzione in questo punto (la Kundalini) si muoverà. Se qui c’è un’ostruzione dovete dire il nome per questo punto. È una Forza vivente. Vi ho detto che è un Dio vivente e una Forza vivente. Non è statica, non rimane ferma sempre in un punto per cui si continua a recitare ripetutamente lo stesso nome.

Magari la vostra Kundalini è proprio sul punto di uscire e voi dite il nome di qualcosa che è molto più in basso. È così che roviniamo il nostro chakra.

Vi stupirà: quelli che fanno Shiva puja sulla mano... ho visto gente che fa Shiva puja nella mano. Ci metteranno il linga, lo capovolgeranno, non so cos’altro faranno. Legheranno il loro shendi[6] da qualche parte e non so che cos’altro fanno. Ma qualsiasi cosa facciano adorano Dio.

Dicono: “Oh, abbiamo fatto questo, poi abbiamo messo molto belapatra”, migliaia (di foglie) di belapatra[7], e faranno togliere alla gente i belapatra con il bhaat e tutto il resto, così avranno tutti i vestiti bagnati, si prenderanno tutti la polmonite e questa stessa signora che celebra questo puja contrarrà una grave malattia. Faranno tutte queste assurdità semplicemente per dire: “Oh, ho offerto un lakh (centomila) di (foglie di) belapatra a Shiva”.

Ora, questa sorta di assurdità vi allontana non solo da Dio ma anche dalla buona salute. Tutti questi rituali non hanno valore per voi a meno che non sappiate cosa va fatto nel vostro caso. Supponiamo non vi sia luce in questa stanza e siate venuti per mettere qui una tenda: ebbene, voi non sapete dov’è la tenda e non sapete dov’è il corrimano. Dove metterete la tenda? Potreste metterla lì e potrebbe rovinarsi tutta. È così.

Dovete sapere dov’è il problema, dovete sapere fino a che punto spingervi, dovete sapere come correggerlo. È una conoscenza. Non è un lavoro da ciechi. Deve essere fatto con una luce interiore per comprendere dov’è il problema.

Invece questa gente vi dà solo dei nomi (da recitare). E si è arrivati ad un punto tale che alcuni si fanno pagare trecento sterline per dare un nome, e il nome dato è tinga e inga. Ci sono qui anche alcuni stranieri ai quali era stato dato un nome di questo tipo, ed era stato detto loro che dovrebbero essere privi di significato così è ancora meglio. (Risate)

E poi ad altri di loro è stato detto che pagando tremila sterline si può volare in aria. Ho detto: “Portate il vostro guru sulla torre pendente di Pisa e gettatelo di sotto, vediamo se sa volare. Se lui sa volare allora voi potrete volare. Almeno, tanto per cambiare, fate volare il guru”. Tutte queste idee insensate sono introdotte a causa di questa ignoranza di base della gente, (che non sa) che nessuno può dare un nome (da recitare). L’unica cosa è che, quando la Kundalini sale, voi stessi dovreste sapere dov’è la Kundalini e dovreste essere in grado di farla salire.

Certo, si può dire che al tempo di Gyaneshwara egli abbia dato un nome a sua sorella per un punto in particolare. Poiché sapeva che lei aveva un problema in un particolare chakra, le disse di recitare quel nome. Solo una volta. Non lo dette a qualsiasi persona.

Qui, se andate in qualche posto (da un guru) c’è un grosso scatolone conservato per seva (servizio, offerta). Innanzitutto c’è un grosso scatolone per seva, con una grossa fessura. Se avete un grosso assegno o banconota o altro, deve finire direttamente lì; per questo c’è uno scatolone per seva, si va a mettere lì i soldi.

Voi andate lì e il guru è seduto al settimo piano, ormai non può più neanche parlare, ha avuto tre infarti e se ne sta lì seduto con la faccia tutta gonfia e voi andate lì e ricevete un nome. Qualcuno viene a dirvi il nome (da recitare, e voi): “Ho il nome, ho il nome, ho avuto il nome!”.

Poi potete bere, potete fumare, potete fare contrabbando, potete fare quello che volete; non ha importanza. Non c’è nessuna trasformazione, niente.

Sono proprio uguali ad altre persone assurde. Questa non è religione. La religione che non vi dà una trasformazione, che non vi dà la vostra personalità, non ha proprio alcun significato.

(Religione) significa il vostro sostegno (dharma). E questo è ciò che accade anche nei cosiddetti templi. Direi che ci sono molti luoghi in cui abbiamo le deità realizzate che emanano vibrazioni; ci sono, ma non voglio indicarvele a Delhi, poiché quando l’ho fatto un tizio si è seduto lì a prendere tutti i soldi.

Il punto è che non potete far soldi sfruttando Dio. Queste vibrazioni fluiscono gratuitamente proprio come la luce del sole. Non potete fare soldi. Il denaro e Dio non vanno di pari passo. Dio non conosce questioni di denaro.

Voi dovete capire che Lui non sa che esiste un modo di creare il denaro colorando dei fogli. È impossibile per chiunque arrivare a Dio attraverso il denaro. Questo è il vostro problema, questo è un problema umano, creato dagli esseri umani. È meglio che lo affrontiate.

Dio ha creato questo universo. Quanto denaro avete pagato per diventare esseri umani (partendo) dalla scimmia? Quanto denaro pagate alla Madre Terra per piantare un seme nel terreno? Pagate forse del denaro? Quanto denaro pagheremo per la nostra realizzazione?

Che cosa avete, qual è la vostra ricchezza, cosa potete pagare? È qualcosa di così inestimabile che voi potete pagare tutto ciò che volete, ma non potete pagare per quanto avete ricevuto con la vostra realizzazione.

Sono tutte cose che vi ha dato Dio. Egli vi ha dato una bellissima Kundalini. Vi ha dato il vostro antico yantra (strumento). Vi ha dato il vostro Spirito. Ora, in che modo potete ripagarlo se non con la completa gratitudine per ciò che ha fatto? Soltanto cantare il Suo Mahima, cantare la Sua lode, è tutto ciò che potete fare. Ma solo pensare di poterlo comprare, di poterlo acquistare ed anche organizzare, è un’altra assurdità e stupidità.

Dovete essere sufficientemente assennati. Si dovrebbe capire interamente con la logica che non si può comprare Dio al mercato.

L’altro giorno mi hanno chiesto: “Madre, Lei ha un ashram a Londra?”. Certamente. È sorprendente ma non ho potuto fondarne in India perché volevano tutti soldi in nero, soldi in nero, soldi in nero. Io ho detto: “Sentite, io non ho soldi in nero e non voglio pagare niente in nero, voglio fare le cose onestamente; dovrebbe esserci almeno un posto senza soldi in nero, non potete farlo?”. All’ultimo minuto hanno detto: “Ci dia una tangente oppure ci dia denaro in nero”. Ed io ad oggi non sono ancora riuscita ad aprire un centro nel vostro grande Paese dello Yoga, Yoga Bhumi, l’India.

Ma a Londra abbiamo un centro per il quale non so, queste persone hanno raccolto il proprio denaro, poiché pagano l’affitto della casa. Pagavano e pagano tutti l’affitto. Si sono uniti insieme ed hanno preso una casa e pagano l’affitto, fine.

Di quale denaro avete bisogno? Per cosa vi serve il denaro? Se per questa sala vi occorre del denaro, bene, potete raccogliere un po’ di soldi e prenderla. Ma che senso ha avere denaro per il Guru?

Se un Guru è povero vive da povero. Cristo era il figlio di un falegname. Ha forse raccolto soldi per sé? Se è ricco va bene, può godersi la ricchezza o può non farlo. Se è ricco è meglio che paghi un po’ di soldi per questo lavoro, come a volte devo fare io.

Allo stesso modo occorre comprendere che il denaro non può comprare Dio. È troppo prezioso, è così grande, è assoluto prem (amore); e colui che vuole Dio non dovrebbe chiedere niente di materiale, non dovrebbe. Dovrebbe chiedere il parama, chiedere ciò che è supremo, il punto centrale, il tattwa, il principio da cui tutto fluisce. Come vi ho detto ieri, Krishna affermò: “Yoga-Kshema Vahamyam”, non disse Kshema-Yoga. Dovete ottenere il vostro Yoga dal quale scaturirà il vostro Kshema (benessere). Tutti i vostri problemi, tutte le vostre difficoltà materiali, tutte queste cose si risolveranno e domani vi spiegherò come si risolvono, come il Lakshmi tattwa viene illuminato in voi attraverso il Nabhi chakra.

Ma oggi vi ho parlato dello Swadishtana chakra. Ebbene, dovete sapere che lo Swadishtana chakra è come un loto, e le deità sono Brahmadeva e Saraswati.

Si muove su entrambi i lati e può andare anche nelle aree interne. Può muoversi ovunque perché si muove con una riserva (probabilmente di energia, ndt) molto flessibile; e si manifesta all’esterno, a livello fisico, come plesso aortico il quale rifornisce di sangue tutte queste aree. Ma la vera energia proviene dal chakra sottile dello Swadishtana situato, come avete visto, nel midollo spinale intorno al Nabhi chakra.

Ora, questo Swadishthana chakra deve essere sorvegliato. A Delhi lo Swadishthana chakra è il problema principale, innanzitutto perché pensate troppo, in secondo luogo perché pensate di essere voi a dirigere lo spettacolo. In terzo luogo l’acqua di Delhi non è buona. Ho chiesto a tutti, a tutti i sahaja yogi, di bollire l’acqua prima di berla e non di bere mai acqua fuori. Al massimo, se dovete bere, potete bere qualcosa in bottiglia. Ma cercate di bollire sempre l’acqua per mantenere a posto il vostro Swadishthana chakra.

L’acqua provoca itterizia e problemi di ogni genere poiché è la base dello Swadishthana chakra. Quindi, se cercare di rovinare il Nabhi... il Nabhi è la base e, se il Nabhi si rovina, viene danneggiato anche lo Swadishthana. Infatti è dal Nabhi che è nato lo Swadishthana chakra. Inoltre, occorre sapere come darsi equilibrio quando lo Swadishthana è bloccato.

Ora, se mettete la mano sinistra così, verso la fotografia o verso di me, dovete alzare il lato sinistro sul destro, bene. Alzando il sinistro ciò che fate è risvegliare il vostro canale sinistro, risvegliate il lato sinistro. Potete farlo ora. Alzate il sinistro, andate su e abbassate (il lato destro, ndt), visto? Ciò che state facendo è risvegliare il vostro lato sinistro congelato. È ottimo contro gli attacchi di cuore e tutto il resto. Così.

E ora, scendendo dall’alto, abbassate l’energia di Saraswati (lato destro, ndt). Così date energia allo Swadishthana chakra che è assolutamente esaurito. Fatelo per sette volte, vi sentirete molto, molto meglio. In tal modo anche il vostro ego si ridurrà poiché si abbassa creando uno spazio per lasciar subentrare il superego, così si stabilisce un equilibrio. Fatelo per sette volte e vi sentirete molto, molto meglio, vi sentirete molto meglio.

Dovreste provare tutti. Diversamente dopo direte: “Madre, non abbiamo ricevuto la realizzazione”. Allora io non ascolterò. Per favore, fatelo. È molto semplice. Ora, adesso rivolgete le mani verso di me, alcuni di voi inizieranno a sentire la brezza fresca.

Potete aprire le finestre, per favore?

[Fine della registrazione audio]

[1] Marga=sentiero. Bhakti margi=chi segue il sentiero della devozione.

[2] Ishwara pranidhana: “E ci sono gli ashtanga, ossia, secondo lo scritto di Patanjali, esistono otto aspetti dell’Hatha Yoga. Il più importante, quello primordiale e il principale, è Ishwara Pranidhana, ossia la stabilizzazione di Dio dentro di voi.” (Da “Il sistema sottile”, Birmingham, 9/7/1982)

[3] Buon auspicio, benessere.

[4] Attributo di Shri Krishna: Giridhara, Colui che sostiene la montagna. Shri Krishna, avendo visto grandi preparazioni nel villaggio per l’offerta annuale a Indra, parlò agli abitanti dicendo che gli esseri umani dovrebbero soltanto compiere i loro karma al meglio e non fare sacrifici per propiziare fenomeni atmosferici. Così Krishna li convinse e loro non celebrarono il loro puja. Allora Indra si adirò e provocò una inondazione. A quel punto Krishna sollevò il monte Govardhan sotto il quale la popolazione del villaggio andò a rifugiarsi; Egli lo tenne in equilibrio sul Suo dito per una settimana. Alla fine Indra accettò la sconfitta e riconobbe Krishna come supremo.

[5] Trecentocinquanta milioni.

[6] il ciuffo di capelli sulla sommità del capo portato dai bramini di un tempo.

[7] Foglie particolarmente gradite al Signore Shiva.

New Delhi (India)

Loading map...