Razionalità, Emotività e Saggezza

Razionalità, Emotività e Saggezza 1978-06-12

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32'
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Public Program
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Programma Pubblico

"Razionalità, Emotività E Saggezza”, Caxton Hall, Londra, 12 Giugno 1978.

... Cosa può fare, dunque, la razionalità? Deve esserci qualche motivo se siamo dotati di razionalità e Dio ce l’ha data. Lui non spreca i suoi diamanti così!

La razionalità ci dà il buon senso di capire che non possiamo arrivarci (a conoscere Dio, alla realizzazione) attraverso la razionalità.

Infatti, se ciò non vi accadrà, non ci crederete. Non ci crederete, a causa di questa razionalità da cui dipendiamo e che è il nostro supporto, che siamo noi: ci riteniamo sempre completamente identificati con la razionalità.

E siamo molto razionali ed anche orgogliosi della nostra razionalità.

E poi, attraverso la razionalità, arriverete a un punto in cui capirete che non sarà questo il cavallo adeguato per progredire.

È questa l’utilità della razionalità!

Da un lato essa vi porta a quel punto culminante in cui pensate che debba essere scartata o che non ci si possa fare affidamento.

Dall’altro lato la razionalità vi fornisce una visione con cui potrete rapportarvi in seguito, quando avrete fatto l’esperienza. Inizierete a capire perché la razionalità vi stesse ingannando. Essa è un’insegnante in senso negativo. Un’insegnante in senso negativo.

Tuttavia è essenziale, perché all’uomo è stata data la libertà e lui ha iniziato a usare la sua libertà, ha iniziato ad usare la sua razionalità. Quando egli raggiunge quel punto, inizia a fare affidamento sulla propria saggezza. E la saggezza è l’equilibrio fra la sua emotività e la sua razionalità; è al centro, fra il suo cuore e la sua mente. È un punto da qualche parte lì nel centro o, diciamo, nel fulcro.

Così, se siete troppo emotivi o troppo razionali, dovete spostarvi verso il centro e bilanciarvi.

Soltanto allora siete nella saggezza ed è così che vi eleverete interiormente.

Ogni comportamento estremo di lato sinistro o di lato destro, o dipendenza, non vi aiuterà.

Questo lo potete capire anche attraverso l’emotività. Una persona molto emotiva in qualche modo “ama” qualcuno, ama, sapete: e segue quell’amore con sincerità cadendo nell’infatuazione. Dopodiché realizza: “Oh! Questa non è gioia. Come ho fatto a sbagliare?”. Così dice: “Ho il cuore spezzato”.

È meglio che se ne renda conto.

Allora si rivolge alla mente, ma lo fa in maniera così estrema da dimenticare completamente il suo cuore spezzato.

Questo fulcro si trova al centro, al centro fra il vostro cuore ed il vostro cervello. Razionalità ed emotività sono due estremi, ma esso è al centro.

Saggezza è un termine astratto. Che cos’è la saggezza? Chiedete a qualcuno: “È saggezza? È questa la saggezza? Quella è saggezza?”.

Allora come riconoscere la saggezza? Facendo una selezione, dicendo: “No, questa non è saggezza”, “Questa non è saggezza”, “Questa non può essere saggezza”. A questo punto, quando iniziate a decidere che qualcosa è vero, usate sia la vostra emotività che la vostra razionalità.

Per questo ho detto che esse (emotività e razionalità) sono “maestri negativi”: nel senso che vi guidano verso ciò che è positivo, vi guidano verso la realtà. Vi insegnano che una certa cosa non è giusta.

Prendete una qualsiasi delle vostre “imprese politiche”, come le chiamerei io, “istituzioni politiche” come le chiamate voi: prendete il comunismo, prendete il capitalismo, prendete tutti questi tipi di “ismi” che avete ovunque. Tutti gli esperimenti, tutti i vostri esperimenti politici, che avete trovato attraverso i vostri approcci razionali, non possono fornirvi una soluzione.

La democrazia fallisce, anche il comunismo fallisce. Qualsiasi monarchia fallisce. Allo stesso modo anche la “demoniocrazia” fallisce. Tutto fallisce! E alla fine vi rendete conto: “C’è una qualche verità in queste cose?”. “È così che arriveremo da qualche parte?”.

Allora iniziate a capire che: “No, no. Tutti abbiamo commesso degli errori in qualche modo”.

Ma questo non è possibile per chi sta correndo la corsa sfrenata al successo. Per chi corre la gara sfrenata, non è possibile. Ad esempio, non posso parlare con i burocrati, è impossibile, perché sono dei portaborse.

Alcuni sono democratici, altri comunisti, non so che bizzarrie abbiano.

Insomma, questi pezzi grossi non ci ascolteranno. No, loro non possono! Perché si sono identificati. Ciò che costoro definiscono un’istituzione politica “perfetta” è lo scopo della loro vita e tutti devono partecipare!

È per questo motivo che, quando queste diverse ideologie e questi diversi “ismi” iniziano a fiorire, scoprite che non sono ancora arrivati a nessuna fioritura e semplicemente appassiscono, cessano di esistere, in quanto la razionalità non vi fornisce il quadro completo.

Non vi fornisce l’idea completa di quanto l’uomo possa progredire con la razionalità, e fino a che punto raggiungerà il risultato. Qual è il risultato? Cosa dobbiamo aspettarci? Ottenere la gioia.

Ma ovunque andiate, in ogni democrazia, in ogni Paese comunista o dittatura, scoprirete che le persone non hanno gioia; hanno dimenticato persino come sorridere. Si deve fare loro un’iniezione per farli ridere!

Dunque questa razionalità ci fa comprendere che tutti i nostri sforzi o tutte le nostre iniziative portate avanti attraverso la razionalità non sono soddisfacenti. Mostrano qualcosa, ma finiscono, appassiscono.

Lo stesso con la nostra emotività, come quando abbiamo “fede” in Dio. Si ha fede in Dio, e così la gente corre dietro a chiunque affermi di essere Dio. Ci sono molti pazzi così!

Solo l’altro giorno stavo guardando un programma televisivo, dove mostravano un uomo che affermava: “Io sono Cristo!”, ed era un seguace di Hitler. E costui uccideva la gente, faceva cose di ogni genere e aveva un grande seguito! E la gente singhiozzava e piangeva per lui quando affrontò il processo. Non si possono spiegare queste cose, come accadano.

Come potrebbe Dio essere di livello così infimo? E come potrebbero essere così le persone che parlano di Dio? Ciò accade perché costoro giocano sull’emotività delle persone, le quali pensano: “Oh, mi sento molto bene”, “Ho visto venire qui molte brave persone”, “Oh, mi sento molto bene in sua compagnia, quel guru mi è venuto incontro”, “Oh, mi sento molto felice qui!”.

Cosa ha fatto costui? Come mai vi sentite bene? Cosa vi attira? È uno sviamento molto sottile dalla realtà. È così sottile che non riuscite nemmeno a rendervene conto.

Specialmente le persone razionali non ci riescono, sono le prime ad essere ingannate!

Le cosiddette persone egoiche vengono ingannate per prime con l’emotività. Sono molto attratte da chiunque manifesti delle emozioni, esibisca fortissime emozioni e lacrime agli occhi, e gridi all’altoparlante come se stesse per morire di dolore, o qualcosa del genere (ride). Infatti questo fa da contrappeso alle loro menti razionali e cadono nella trappola.

Quindi, anche questo tipo di emotività può arrivare ad un altro estremo di follia. Come quando avete visto persone intonare canti di separazione da Dio. A volte ciò mi disgusta, sapete? È nauseante! Non so come la gente lo apprezzi.

L’altro giorno abbiamo avuto quel musicista che è venuto da me, così gli ho detto: “Cantami una canzone”. Lui ha chiesto: “Che tipo di canzone vuole sentire, Madre?”. Ed io: “Cantaci qualche canzone (che parli) di gioia”. “Una canzone di gioia?”. Era perso. Ha detto: “Non hanno prodotto canzoni che parlino di gioia in questa nazione, da nessuna parte, negli ultimi venti anni”. Nessuno, nella società inglese o fra gli occidentali.

Ho detto: “Nessun canto di gioia?!”. Lui ha scelto da qualche parte qualcosa che conteneva anche una serie di pianti e singhiozzi. Ho esclamato: “Ormai non c’è gioia assoluta da nessuna parte!”.

Pensateci! L’emotività è arrivata a un punto tale che avete perso completamente ogni celebrazione di gioia. Quindi, non potete dipendere da quel tipo di emotività per cui andate in chiesa, dove qualcuno dal pulpito dice: “Oh, io sono così!”, con tutti i suoni vibranti e tutta quell’esibizione di emotività. E voi commentate: “Oh! Che gran cosa! Oh, ero molto felice!”.

Se una cosa del genere viene accettata nella vita, posso dirvi - siatene certi - che quando una cosa del genere vi attrae, dovete rendervi conto che non vi trovate affatto davanti alla realtà.

Non siete preparati a guardare in faccia la realtà. Non volete farlo! Potreste fornire qualsiasi scusa al riguardo. Vorreste identificarvi: “Oh, io sono una persona troppo razionale. Sono troppo razionale, non posso accettarlo. Questo va oltre le mie capacità, non ci riesco proprio!”. O potreste anche dire: “Sono inglese, un po’ troppo inglese, non posso accettarlo”.

Oppure un altro potrebbe rispondere: “Sono troppo indiano, non posso accettare questo genere di cose”. Ma quando dite di essere indiani, prima di tutto è una falsa identificazione e, in secondo luogo, vi state identificando erroneamente con un estremo o l’altro.

Quindi, prima di iniziare la vostra ricerca, dovete comprendere voi stessi, a quale estremo vi trovate. È molto importante. È molto importante comprendere questo aspetto: “A che punto mi trovo?”, prima di chiedere la realizzazione del Sé.

Un’altra cosa che devo dirvi sulla realizzazione del Sé, molto importante specialmente per la mente occidentale – dico occidentale perché gli orientali non sono ancora arrivati a quell’eccesso di razionalità, ecco perché – è che si deve comprendere che noi stiamo chiedendo la Verità, e la Verità non cadrà ai vostri piedi.

Non è una clinica aperta qui dove avete pagato e andate a dire al medico: “Ho la febbre nonostante la medicina che mi ha prescritto”.

E aggiungete: “Che cosa succede? Ho pagato dieci sterline e finora non mi è successo niente, che ne è della mia salute?”.

Non potete pretendere niente in quel modo dalla Verità. Ora, questo è difficile da comprendere per una mente occidentale. Trattano anche me allo stesso modo!

Mentre io non sono brava a ricevere cose.

Quindi, devo avvertirvi: nessuno cadrà ai vostri piedi o vi rincorrerà per farvi ricevere la realizzazione del Sé. No. Questo deve essere assolutamente compreso da tutti voi.

Non potete acquistarla. Non potete pagarla.

Non potete controllarla. Non potete chiederla. È la grazia che deve realizzarlo, e questo gli esseri umani non riescono a capirlo, sapete.

Non abbiamo mai fatto una cosa del genere, non abbiamo mai visto una cosa del genere. Secondo noi tutto si può comprare.

Quindi la nostra mentalità consumista deve essere leggermente cambiata. Noi non stiamo comprando Dio. Qui non è implicato nessun acquisto.

Ogni volta che incontro la gente trovo in essa questa tendenza. Come se foste andati al fiume Gange per riempire un secchio e, invece di mettere il secchio dalla parte in cui entra l’acqua, lo metteste rovesciato.

E poi dite: “Come è possibile, Madre, che non sia riuscito ad ottenerla? Deve esserci qualcosa di falso in te”. “Sì, c’è. Quindi, per favore, lasciami perdere”.

È difficile perché siamo abituati alle lusinghe. Anche i medici vi lusingano; ci raccontano bugie. Anche se non c’è niente che non va, iniettano acqua curativa per dirvi che siete malati. Questo perché devono fare i loro affari! Tutti vi viziano, vi dicono bugie. Qui però è fuori discussione. Non c’è bisogno di blandizie.

Dovete sapere che coloro i quali vi lusingano, non vi guariranno mai. Lo fanno perché vogliono guadagnare denaro da voi. Vogliono ingannarvi. Vogliono approfittarsi di voi. Non vi diranno mai la verità. Perché dovrebbero?

Se vi dicono la Verità non gli darete mai del denaro, perché la Verità non può essere acquistata con il denaro. Questo non lo diranno mai. Saranno interessati al vostro portafoglio, alla vostra posizione.

Non si preoccupano di dire che il genere umano ha raggiunto uno stadio in cui deve spiccare un salto, deve svoltare, deve entrare in quella coscienza collettiva. Deve diventare questo. È una cosa importante. Questa è la cosa più importante.

Sono persone infime, ma vi attraggono perché sollecitano il vostro sé più basso. Anche la razionalità fa parte del sé più vile dell’uomo, credetemi. Attraverso la razionalità potete fare le cose più vili.

Troppa razionalità può fornirvi idee su come pianificare, su come rapinare una banca. Che piano perfetto è questo? (Pianificare) come rapinare una banca, come uccidere un presidente, come disturbare qualcuno che sta facendo qualcosa di buono. È un dato di fatto che lo fanno attraverso la razionalità.

E le persone fanno tutto ciò senza provare alcun rimorso di coscienza o altro: “E allora?”.

Persino con la razionalità, se qualcuno si presenta a voi in nome di Dio, dovreste rendervi conto che siete fuorviati. Infatti è molto bello lusingare il vostro ego, dicendo: “Oh, che uomo intelligente! Sai, sei molto intelligente!”: e uno è dannato per sempre. “Oh, sei davvero molto colto!”: e uno è dannato per sempre. Non credeteci mai.

Non potete apprendere la Verità dai libri. Non potete comprendere Dio attraverso i vostri cervelli. Se avete queste idee, non potete arrivare a Lui. Quanto ha studiato nostro Signore Gesù Cristo? Quante cattedre aveva? Che scuola ha frequentato?

E tutti i santi del mondo con Lui, ognuno di loro, quanto hanno studiato? Quindi tenete lontana la vostra razionalità, fuori, proprio come le vostre scarpe. Siate umili.

Questo ovviamente non piace, perché la razionalità lusinga l’ego e l’ego è un grosso pallone, vedete. Lo premete da un lato e ritorna all’attacco dall’altro. Io però sono piuttosto abile e sono una Madre. Sono una Madre, quindi so come farlo sgonfiare lentamente.

Voi non siete in nessun caso il vostro ego. Non siete neanche il vostro super-ego. Voi siete gioia, siete eterni. L’avete persa, quindi per favore ritrovatela. E non soffermatevi su queste idee obsolete.

Io vi vizio, ma con la realtà, con la realtà e non con qualcosa di falso.

Avrete visto nella storia che ogniqualvolta un grande saggio, una grande incarnazione arrivava su questa Terra, non poteva parlare con gli intellettuali.

Vorrei citare ancora Kabir, che era un tipo molto schietto, molto schietto. Lui dice: “Padhi, padhi pandita moorakha bhai”, intendendo: “Leggendo, i dotti sono diventati dei dannati sciocchi”.

E, sapete, i poeti hindi, ancora oggi, lo criticano perché il suo linguaggio era molto rozzo, molto brusco, perché era una persona molto rude. Lo chiamano Sadhukkadi. Ma qualsiasi cosa possiate obiettare, lui ha detto la Verità.

E questa è la grande impresa himalayana (difficoltosa) per voi, posso assicurarvelo.

Si sta cercando di risolvere il problema con tutte le persone razionali. Tutti molto “bravi”. Parleranno così: “Io credo”. Ora, cosa credete voi? Cosa sapete? Grandi cose! “Credo che si dovrebbe fare questo!”. Grandi cose! Conferenze! Cosa sapete? Sapete che nemmeno una foglia può muoversi con le vostre convinzioni e credenze, o con le vostre chiacchiere, farfugliamenti e pensieri? Niente!

È Lui. È Lui che muove tutto in questo mondo. È Lui che gestisce, organizza. È Lui che si prende cura di ogni minima cosa, ed è Lui che vi ha creato e che ha creato questo grandioso universo. Non siete voi o questa vostra stupida razionalità.

Per favore cercate, per favore cercate di capire. Questo perché voglio che troviate ciò che è gioia, ciò che è bellissimo, che è grandioso.

Ed è giunto il momento, è giunto il momento. Lo troverete. È giunto il momento. Ma con la vostra libertà avete sviluppato questo grande pallone nella testa! A volte è piuttosto difficile correggerlo per il Divino. Allora il Divino gioca degli scherzi a queste persone, molti scherzi. E questa gente non ottiene ciò che vuole.

Non potete chiedere a Dio di conformarsi ai vostri modelli! Dovete accettarlo così com’è. Proprio com’è. Dovete dire semplicemente: “Signore, non ci riusciamo. Ora permettici di entrare nel Tuo Regno. Permettici di vedere com’è con i nostri occhi”.

Avvicinatevi con una mente aperta. Ma non potete sentenziare: “Sappiamo che questo non è il regno di Dio!”. E: “Quello non è il regno di Dio!”. E: “Questa non è la verità!”. Constatatelo voi stessi. Diventate umili. Lo avete forse trovato finora?

L’altro giorno qualcuno è venuto a dirmi: “Io voglio incontrare Dio, non voglio la realizzazione del Sé”. Come se avessero votato per Lui eleggendolo come loro Dio. Tu vuoi incontrare Dio? E chi sei tu? Insomma, sto facendo una domanda semplice. Come mai lo pretendi? Cosa hai fatto? Lo meriti? Perché Dio dovrebbe incontrarti? Innanzitutto tu stesso devi essere puro, soltanto in quello specchio puoi vedere Dio Onnipotente.

Il punto non è ciò che “vogliamo noi”, perché avete visto alla BBC la gente andare in giro per le strade a domandare: “Ora, che ne dite? Che cosa avete da dire? Che cosa avete da dire?”. Questo va bene per le elezioni politiche o se dovete vendere del materiale.

Ma per Dio la vostra opinione non ha importanza. Ciò che conta è l’opinione di Dio e non la vostra opinione su di Lui.

È la Sua grazia, è la Sua gentilezza, è la Sua compassione, è la Sua comprensione di voi ad agire. Ed è per questo che ovunque, sia nella religione, sia nella politica o in qualsiasi altro ambito, non siamo neanche minimamente vicini alla Verità, neanche minimamente.

Se si va in una chiesa: Oh Dio! È un mal di testa. Se si va in un tempio: altro grattacapo. Nei templi indiani in questi giorni si vende hashish! E qui, quel giorno in cui sono andata in chiesa, ho scoperto che tutte le ragazze e i ragazzi erano vestiti per attrarsi a vicenda ed è quello che stavano facendo! E nessuno era interessato a Dio o altro! Come se fossero andati in una discoteca o in una specie di club.

Quindi questo tipo di atteggiamento non aiuta. È una cosa grandiosa conseguire la realizzazione del Sé, senza dubbio. È stato reso facile per i tempi moderni. Doveva essere reso così, come quando non potevate avvicinarvi al sole o alla luna, non potevate pensare alla luna, non potevate nemmeno vedere cosa c’era sul Sole; ora invece sapete cosa sta succedendo sul Sole, potete arrivare sulla Luna, potete atterrare lì. Questo è accaduto solo negli ultimi cinquant’anni. Tutto è successo così velocemente, drasticamente! Cinquant’anni fa nessuno poteva nemmeno pensare di andare sulla Luna. Allo stesso modo, la realizzazione del Sé è diventata ora un fenomeno di massa. Ma non è qualcosa di scarso valore. Non è di basso livello. Non si può vendere. Ha una sua dignità e un suo protocollo.

Chi è orgoglioso della propria razionalità, o del proprio intelletto, o della propria ricchezza, resti dov’è. Non può entrare nel Regno di Dio.

Colui che è orgoglioso di suo Padre, colui che è orgoglioso del suo Dio e colui che sa che Egli si prende cura di noi in ogni momento, sempre, sarà salvato.

Mia nonna soleva dirmi che c’è differenza fra parlare di religione ed essere intimamente religiosi.

E poi mi raccontava la storia di un uomo che diceva di credere in Dio, e che per lui quella era la verità. Quella era la sua verità. Così, un giorno, trovò un uomo – ovviamente è una storia – che stava andando ad incontrare Dio. Allora gli chiese: “Tu stai andando a vedere Dio. Mi faresti un favore?”. Quello rispose: “Sì, cosa posso fare?”. Lui era sdraiato proprio sul ciglio della strada, da un lato, e diceva: “Vedi, vai a dire a Dio che ho un po’ di fame in questi giorni. Farebbe meglio a provvedere al mio cibo”.

E l’altro: “Cosa?”, ma lui ribatté: “Vai e diglielo semplicemente”. L’altro pensò: “Guarda quest’uomo! Sta ordinando a Dio di procurargli il cibo!”. Poi proseguì e si inoltrò nella foresta. Vide uno yogi, a testa in giù con tutto lo stomaco scavato, con tutte le ossa in evidenza e come se fosse sul punto di sprofondare in uno stato di devozione molto frenetico. Quindi gli chiese[i]...

[interruzione del nastro].

Ecco perché dovete avere la realizzazione. Perché allora iniziate a sentire le vibrazioni, iniziate a sentire i diversi centri, iniziate ad esercitarli. A quel punto vi stabilizzate nella Verità e sapete che è la Verità.

Allora dimenticate di essere occidentali, orientali, dimenticate di essere razionali, di essere emotivi – niente di tutto ciò! Diventate cittadini di Dio e cittadini del Suo Regno.

Questo perché iniziate a gioire dei (vostri) poteri. E il potere non significa oppressione, significa amore: la gioia dell’amore di Dio. Non significa sesso e le sue sciocchezze.

Significa l’amore di Dio, che è così puro..., un qualcosa che dà gioia e beatitudine, che vi rende tutt’uno con l’Essere Collettivo.

Ma si deve uscire dalla propria sfera limitata, dalle idee limitate e dalle cose limitate: idee che ci si è formati sugli altri, sull’ambiente circostante e tutto il resto. Questo è tutto soltanto maya, è illusione!

La realtà è solo Dio Onnipotente, il resto è tutto un’illusione. E dovete sapere che, quando questa illusione finisce, rimanete stupiti: “Come può esistere questa illusione?”.

Il modo in cui funziona è qualcosa di dinamico. Allora iniziate a gioire della bellezza della Sua grazia e cominciate a vederla. E vi stupite di voi stessi, di essere stati così, così grandi, e di essere così; adesso ve ne siete resi conto.

Auguro buona fortuna a tutte le persone nuove. Vediamo come funziona. Non disperatevi riguardo a voi stessi, no; e per favore, toglietevi le scarpe, se non vi dispiace.

Dovete anche appoggiare un po’ i vostri piedi sulla Madre Terra. Lei ci aiuta.

Noi siamo fatti di Madre Terra, quell’elemento è dentro di noi.

Ho detto a una signora di togliersi le scarpe; ma lei non ha voluto nemmeno togliersi le scarpe! Un altro dice: “Non credo in nessun rituale”. Ora, cos’è un rituale? Voglio dire, se avete bisogno di un’operazione, devo muovere le mani o no? Non è forse così? Insomma, persone così pretenziose, vi dico! Penso che un giorno qualcuno potrebbe venire qui con un bastone in mano, pretendendo la realizzazione del Sé! “Ha intenzione di darmela oppure no?” (Ride). È così divertente a volte!

Shri Mataji: Allora, come stai Anna? Come stai, eh? Devi portare Kabir qui per un po’, muoio dalla voglia di vederlo.

Yogini: Ho portato un’amica, Madre.

Shri Mataji: Questa signora? Lei è brava. È molto brava. Hai degli amici così dolci e carini, devo dire. Insomma, mi pare si dica che “gli uccelli della stessa specie si uniscono”, è la stessa cosa.

Anna è un’altra bellissima persona, è un’anima nata realizzata. E queste persone sono davvero molto brave. È stata ingannata da qualcuno, e quando gliel’ho detto è rimasta un po’ scioccata. Poi è stata bene, perché essendo nata realizzata ha molta più capacità di comprendere la Verità. Ma anche se non lo siete (nati realizzati) non fa alcuna differenza. (Anche) voi potete rendervi meravigliosi. Dovete conoscere voi stessi.

Lei ha un figlio molto dinamico, Kabir, è meraviglioso e molto saggio.

Ora, vogliamo cominciare? Tenete le mani così [fine della registrazione].

[i] “... Ci narrò questa storia: una volta un uomo dovette andare ad incontrare Dio – ora non chiedete com’è possibile, è un racconto (risate, Shri Mataji ride) – e, strada facendo, incontrò un signore che stava praticando Hatha Yoga, nello stile occidentale (risate). A volte stava a testa in giù, altre su una gamba sola e poi si appendeva per i capelli a qualche ramo dondolando e gridando: “Oh Dio, oh Dio, oh Dio”. Lui si spaventò per come era bollente, sapete, gli si vedevano le ossa, tutte le ossa, lo scheletro. Gli chiese: “Che cosa stai facendo?”. E l’altro: “Sto invocando Dio, chiedendogli quando lo vedrò”. L’uomo disse: “Beh, io sto andando ad incontrare Dio, glielo riferirò ma, fino ad allora, almeno non esagerare così, è troppo. E calmati. Io andrò a dire a Dio che deve venire a vederti, altrimenti questo comportamento si sta protraendo troppo”. Poi proseguì e vide un signore seduto sul bordo della strada. Gli chiese: “Che cosa fai qui?”, e quello: “Non faccio nulla. È Dio che fa tutto, che cosa devo fare io?” (Risate). Allora gli disse: “Sto andando ad incontrare Dio, hai qualche messaggio?”. “No, no, digli soltanto che oggi non ho ancora mangiato e Lui non se ne dà pensiero. Digli per favore di mandarmi tutto il mio cibo e che ne ho bisogno”. Lui allora pensò: “Ma guarda questo arrogante che dà ordini a Dio, dice che Dio fa tutto e lui se ne sta rilassato a dare ordini a Dio”. Insomma, andò da Dio e fece tutto ciò che doveva fare e poi, dato che sembrava un po’ perplesso, Dio gli domandò che problema ci fosse. E lui: “Ho altri due incarichi da portare a termine. Strada facendo ho incontrato un tipo che stava infliggendo tutte queste pratiche orribili al suo corpo e ha detto che spera così di riuscire ad incontrare Dio”. “Oh, lo conosco, lo conosco molto bene – disse Dio – va bene, vai a dirgli che deve farne ancora un po’, non sono sufficienti”. Quello rimase di stucco e pensò: “Guarda qui, Dio non ha proprio compassione, come può dire così?”. Poi gli riferì dell’altro tipo che stava sul bordo della strada. E Dio esclamò: “Oh, non ha ricevuto il cibo? Come può essere?”. Chiamò tutti i suoi responsabili, tutti quanti e disse: “Com’è che non gli avete procurato il cibo? Per favore, provvedete subito”. Lui era sorpreso: “Che succede? Costui dà ordini a Dio e Dio provvede a lui”. Allora Dio, che sa tutto, gli disse: “D’accordo, sei perplesso. Va bene, vai e racconta loro una storia. È una storia, ma raccontala e osserva la loro reazione. Torna da loro e dì che hai visto Dio far passare un cammello attraverso la cruna di un ago”. “Va bene, lo farò”. “Raccontala ad entrambi, osserva la loro reazione e capirai perché te l’ho detto”. Lui allora andò dal primo uomo e gli disse: “Dio ha detto che devi fare altri esercizi. Lui verrà ad incontrarti ma devi farne ancora”. “Sì, dunque verrà? Allora continuerò a farne sempre di più”. Poi gli chiese cosa fosse accaduto nel regno di Dio. “Qualcosa di miracoloso”. “Che cosa?”. “Dio ha fatto passare un cammello attraverso la cruna di un ago”. E l’altro: “Deve essere stata una cruna molto grande” (risate). “No, una normale”. “Come può essere? Tu sei stato da Dio e adesso mi stai raccontando delle storie. In questo modo non possiamo andare d’accordo. Capisco che è tutto falso, tu mi stai raccontando delle storie”. Questo signore allora si disse: “Va bene, andrò dall’altro”. Così andò da lui. Quello stava mangiando e gli disse: “Accomodati, accomodati. Dio mi ha mandato tutto il cibo. So che quando glielo chiedo... anzi, non è neanche necessario ricordarglielo. Lui pensa veramente a me, tu però volevi avere qualche messaggio per Lui così Gli ho detto questo. Ma quanto cibo mi ha mandato! Come faccio a mangiarlo tutto?”. (Risate) Lui era sorpreso, sapete, poi quello gli chiese: “Cos’è accaduto? Sei stato da Dio e che cosa hai visto lì?”. “Ho visto un cammello passare attraverso la cruna di un ago, un ago piccolissimo, ti assicuro, e l’ho visto”. E l’altro: “E allora? Che c’è di tanto straordinario? Dopotutto Lui è Dio! (Risate). Cos’è per Lui un cammello? Lui può farci passare universi su universi. È Dio Onnipotente. Che c’è di tanto miracoloso per Lui?”. A quel punto lui capì” (“Cosa potete fare”, Londra, 26/11/1982).

Caxton Hall, London (England)

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