Il Chakra del Cuore e l’Omkara, Primo India Tour 1978-04-08
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S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I
Il Chakra del Cuore e l’Omkara
Primo India Tour, Febbraio 1977
La parte sinistra del cuore è collegata alla vostra madre e a Shiva, l’esistenza.
Voi ricevete la vita da vostra madre.
E Shiva e Parvati sono i vostri genitori, relativamente all’esistenza.
E il vostro chakra del cuore è un centro meraviglioso.
Se volete che qualcuno faccia qualcosa per voi, provate così: se volete addolcire qualcuno o se trovate qualcuno molto ostinato, insomma, vi ho detto che potete “batterlo con la scarpa”, potete fare tutte queste cose. Tuttavia esiste un modo semplicissimo, se sapete come fare: pensate semplicemente al suo Hriday, al suo cuore, e dategli un bandhan.
Così potete riuscirci meravigliosamente, potete far sciogliere chiunque senza difficoltà, se sapete come trattare il loro cuore.
Dovete appellarvi al loro cuore. E questo, vi assicuro, è il miglior metodo segreto per attrarre e fare del bene alle persone con cui avete a che fare.
Se io adesso mi mettessi a discutere con voi a livello intellettuale, mi lascereste perdere subito. Invece devo usare il potere del vostro cuore e devo penetrare nel vostro cuore: è così che funziona.
Quindi, tutte le volte che volete fare qualcosa di questo tipo, diventate umili nel vostro cuore: questa è la prima cosa.
Prima di tutto dovete diventare umili nel cuore e, da lì, lavorare sul cuore degli altri.
Date un bandhan e vedrete che la persona si scioglierà.
Noi sciogliamo la nostra intelligenza, il nostro ego, ogni cosa, anche il super-ego, nel cuore. È una cosa semplicissima, se sapete avvicinare le persone attraverso il loro cuore; e questo è possibile unicamente se siete genuini, perché la genuinità è qualcosa che il cuore riconosce.
Con dei metodi subdoli si può anche ingannare qualcuno, ma in seguito il cuore se ne accorgerà e quella persona vi odierà.
Anche se dite a qualcuno: “Grazie infinite, molto bene, grazie, molto bello...”, il cuore lo sa: “Costui sta cercando di ingannarmi ed è molto furbo”.
Il cuore odierà una persona così. Il cuore ha occhi per vedere e capire un’altra persona, per cui, se riuscirete ad appellarvi al cuore di qualcuno e dare un bandhan al suo cuore, potrete addolcire quella persona.
E se amate qualcuno e volete che quella persona venga corretta - se ad esempio è un ubriacone o vi picchia e vi tormenta perché è sotto l’effetto di qualche droga o di qualcosa che viene dall’esterno - in quel caso date un bandhan al suo cuore e vedrete che cambierà, cambierà molto rapidamente.
Ecco perché si dice “cambiare il cuore”[1].
Lo troverete ovunque: in ogni Scrittura è scritto che è necessario cambiare il cuore, non cambiare abito. Non si tratta dunque di una trasformazione intellettuale o razionale, ma della trasformazione del cuore. E questo avviene dando un bandhan al chakra del cuore di destra in senso orario[2]; anzi, a (tutto) il cuore in senso orario.
Se riuscite a fare questo, potete realmente fare meraviglie. Ed ecco perché, a livello collettivo, il cuore è una specie di filo collettivo più intimo, più profondo, che ci attraversa tutti.
Se riusciste dunque a toccare la parte più profonda... Immaginate una spirale con tre spire e mezzo[3]: se volete farla muovere completamente e senza problemi dovete muovere il suo punto più interno, dove comincia, perché se la voleste manipolare al centro o in altre zone potrebbe spezzarsi. Toccandola nella sua parte iniziale, invece, il movimento si diffonderà senza problemi in tutte le altre spire.
Ora, il chakra centrale di cui vi ho parlato è il plesso del cuore, detto plesso cardiaco. Esso ha dieci (dodici, come dirà dopo, ndt) sotto-plessi. Vi darò nuovamente la lista completa dei loro nomi in inglese. Non so quando avrò il tempo per consultare la rivista medica, ma li troverò tutti, e vi dirò come si chiamano nella terminologia medica.
Comunque è nota l’esistenza di dodici sotto-plessi che provvedono ai muscoli del cuore, ai polmoni ed al polmone di destra, ed è così che sono suddivisi.
Però non si sa che già consta di tre parti e che inoltre ci sono dieci, scusate, dodici petali che lo fanno funzionare.
Dodici diviso tre fa quattro per ciascuna parte. In realtà, però, non è così. I dodici petali sono uniti al centro e il centro è conosciuto come “sacro cuore”. Nella Bibbia è chiamato “sacro cuore” e questa sacralità del cuore, in forma astratta, è l’amore materno di Dio.
Ecco perché Jagadamba, la Madre dell’universo, risiede lì. E questi dodici petali agiscono in armonia con la Madre del Cuore (Jagadamba); è per questo motivo che non possiamo attribuirli a un lato o all’altro, poiché è Lei che in realtà li fa pulsare.
Pertanto qui (cuore centro, ndt) Lei diventa la personalità dominante, ma non nel cuore (di sinistra, ndt): lì governa lo Spirito.
Dunque, lo Spirito ha le proprie regole ed è governato con l’aiuto del riflesso di Dio onnipotente in persona. È da solo, autonomo.
Vede, osserva, è il testimone. Osserva il gioco di questi dodici petali, ma se trova che c’è troppa tensione sull’aspetto di centro, lo disattiva; e una volta disattivato, si arresta tutto.
Intesi? Quindi dovete comprendere che la differenza tra gli altri chakra e questo consiste nel fatto che da una parte (sinistra) risiede lo Spirito, da un’altra la Madre (centro) e, nella terza parte, una personalità umana perfetta (Shri Rama); tre aspetti tutti integrati insieme. Ora, se li riconducete ai vostri tre poteri, capirete.
Su un lato si trova lo strumento o, meglio, il nucleo per il funzionamento del lato sinistro. Sul lato sinistro agisce Mahakali.
Il centro, diciamo, è per l’azione di Mahalakshmi.
Ed il nucleo per l’azione del lato destro è nel cuore di destra, in cui risiede Rama.
Infatti possiamo chiamarlo un nucleo.
Il motivo è che Egli era attivo senza percepire, ripeto, senza percepire lo stato di testimonianza[4].
Ora, essi si unirono qui, nel punto in cui giunse Krishna (il Vishuddhi, ndt). E Lui sentì lo stato di testimonianza e chiamò tutto questo lila, ossia il gioco completo. Rama non lo chiamò mai gioco, ma Krishna lo chiamò gioco.
Ecco perché qui Krishna è completo e noi lo chiamiamo Sampurna, ossia un’incarnazione completa, in questo punto.
Voi sapete che Cristo era in questo punto (l’Agnya, ndt) e vi ho parlato di Cristo, vi ho letto come è descritto in quel libro, il Devi Bhagavat[5]. Lì si parla della Sua creazione e di come fu portato qui e di come fu posto lì (nell’Agnya, ndt): Egli era Mahavishnu.
Ma non è di questo che ora stiamo trattando, adesso stiamo parlando dei tre aspetti del cuore.
Dunque, in che cosa consiste la connessione di questi tre aspetti? Perché furono posti in questo modo all’inizio dei tempi? Perché a questo punto abbiamo tre nuclei operanti congiuntamente su tre differenti canali e devono essere connessi in qualche modo. Devono essere connessi. Diversamente, sapete, in un essere umano non esiste (normalmente) una gran connessione, poiché non vi è il risveglio della Kundalini.
Il parasimpatico è sospeso, sospeso a metà; e come si fa ad integrare il cuore che è esistenza, il cuore che è evoluzione ed il cuore che è attività?
Ebbene, in questo caso, quando questi aspetti sono connessi, se si ferma il cuore, contemporaneamente si ferma tutto.
Fino a questo livello, siete influenzati dal vostro tema astrale. Un oroscopo può fare previsioni solo fino a questo livello. Infatti, magari un oroscopo dice che una persona dovrà morire domani; ma quella persona riceve la realizzazione oggi, e non morirà domani, morirà molto più tardi.
Oppure morirà quando le andrà di morire. È possibile, è accaduto. Questo perché supera quel limite in cui questi tre (aspetti del cuore, ndt) sono connessi.
Si dice che abbiamo un numero limitato di battiti cardiaci, un numero limitato di respiri.
Ma dopo la realizzazione il respiro rallenta notevolmente, il ritmo del respiro è così lento che, di fatto, la vostra vita ne viene molto allungata. E la connessione diviene molto diversa: infatti il cuore magari vuole fermarsi, ma non può farlo perché le altre funzioni sono ancora attive[6].
Quindi, prima di tutto, quando un’anima realizzata muore, la Kundalini deve uscire da qui (Sahasrara, ndt) e allora il cuore si ferma. È un fenomeno diverso. Ed è il motivo per il quale, quando un’anima realizzata muore, si scopre che il prana, la vita, non esala dalla bocca o dal naso ma da qui (forse il Sahasrara? Ndt) e si trova un coagulo di sangue qui sopra.
Questo è segno che si trattava di una persona realizzata di calibro elevatissimo.
Ma anche coloro i quali muoiono prima di una tale conquista, non muoiono con gli occhi aperti né con il naso sanguinante o con la bocca aperta, ma senza alcuna emorragia dal naso o dalla bocca, proprio nessuna emorragia.
[Interruzione nella registrazione: “E potrebbero dover fare loro dei test di pressione”?]
Diversamente, in ogni altra (morte? Termine non udibile) vi è sanguinamento. In alcune persone gli occhi possono essere aperti, ma se sono completamente realizzate saranno chiusi.
Questa è dunque la differenza. Ma, a questo livello (del chakra del cuore, ossia prima della realizzazione, ndt)... voi siete ad uno stadio in cui non avete ancora raggiunto lo stato di testimonianza. Per questo motivo, (a quello stadio) è il vostro oroscopo a far funzionare tutto, tutte le vostre cose materiali funzionano a questo livello.
Ed è così che (dopo la realizzazione, ndt) diventate miracolosamente diversi.
Vi farò un altro esempio di come diventiate miracolosamente diversi. Facciamo l’esempio di un’anima realizzata che stia viaggiando in treno. Abbiamo avuto questo esempio, un esempio concreto, in India.
C’è stata un’anima realizzata che viaggiava in treno. Il treno ebbe una collisione ma nessuna persona rimase uccisa, nonostante si fosse capovolto più volte; e nessuno seppe spiegarlo.
Ci fu poi un incidente d’auto: un’anima realizzata stava viaggiando in macchina, era un’auto molto grande dove c’erano molti ragazzi. E lui per qualche ragione era con loro; e quelli erano tutti ubriachi, cantavano e lui non sapeva cosa fare, ma per qualche motivo si trovava lì. Insomma, neppure una persona morì in quell’incidente; la gente si stupì di come fosse andata.
Una persona realizzata, persino se cammina e sta per verificarsi un incidente, si accorgerà che all’improvviso accadrà qualcosa per cui l’incidente sarà evitato. Se riusciste a dare un bandhan in quel momento potreste evitare subito l’incidente.
Vedete, una persona che sia realizzata, che abbia trasceso questo stato ed abbia conseguito lo stato di testimonianza, non salva soltanto se stessa ma anche gli altri. Quindi tutti i vostri oroscopi eccetera, per una anima realizzata rientrano in categorie differenti, diverse, perché tutto cambia.
Tutto cambia, cambia completamente e la persona diventa diversa.
Le linee delle sue mani si trasformano e la gente (che legge la mano, ndt) inizia a dire: “Oh, devi essere stato questo e quello”.
Se incontrate persone che non sono realizzate e vi leggono la mano, potrebbero dirvi che in voi è avvenuta una trasformazione spirituale. Loro però vi parlano di cose che in realtà non capiscono pienamente, perché magari sono ancora attaccate a certe concezioni personali.
Se però si tratta di un’anima realizzata, potrà dirvi immediatamente a quale età otterrete la piena realizzazione, che cosa accadrà eccetera - se è una persona pienamente realizzata.
Ma in realtà, dopo la realizzazione, la gente non ha più alcun interesse in tutte queste cose: non ho mai conosciuto un’anima realizzata che praticasse ancora la lettura della mano e cose del genere. Perché si perde l’interesse per queste cose.
Ma adesso torniamo al cuore.
Sul lato destro abbiamo la dimora di Rama. Rama era noto per la sua obbedienza a suo padre, se conoscete la storia. Suo padre viveva ad Ayodhya, dove regnava e aveva tre mogli.
La terza moglie ebbe due figli e non poteva tollerare che Rama salisse al trono.
Era un’ottima madre, ma qualcuno, sapete, una donna, andò a suggerirle qualcosa. E lei le diede ascolto e disse a suo marito: “Se vuoi accordarmi il favore che mi avevi promesso, devi esiliare Rama nella giungla per quattordici anni e dare il trono a mio figlio Bharat”.
Dasharatha (il re di Ayodhya, padre di Shri Rama, ndt), nell’udire ciò, si sentì mancare, si sentì mancare a questa richiesta; ma Rama, che era presente e aveva sentito, la rassicurò subito: “Andrò nella foresta, accetto il tuo volere, e se nomini (re) tuo figlio Bharat per me va bene”.
E fu per questo che ci andò (in esilio nella giungla, ndt), sapete, solo per obbedire all’ordine di suo padre il quale, in realtà, non lo aveva neppure ordinato, ma vi era stato costretto.
Egli (il padre di Shri Rama, ndt) aveva concesso alla moglie due favori. Poiché una volta, in guerra, lei gli aveva salvato la vita, lui le aveva promesso che, in qualsiasi momento avesse voluto, avrebbe potuto chiedergli due favori; ma non avrebbe mai pensato che lei li avrebbe utilizzati in quel modo così assurdo.
In seguito lei si pentì, poiché Bharata arrivò e rifiutò di accettare il trono; vi appoggiò sopra soltanto i calzari di Rama e regnò e fu tutto diverso. Ma Dasharatha morì; quando Rama andò via, lui morì.
Quindi, vedete, la vita di Rama mostra come egli fosse obbediente verso i genitori. Egli soffrì moltissimo. Chiunque abbia mancato di rispetto ai propri genitori... Vedete, se i vostri genitori sono stati [l’audio a disposizione termina qui: quindi da ora in avanti il testo inglese non è verificabile, ndt] duri, avete tutto il diritto di dire loro che non avrebbero dovuto essere duri con voi e che vi sentite feriti, ma non avete il diritto di ribattere e dovete essere rispettosi; dovete essere rispettosi poiché essi rappresentano i vostri genitori primordiali.
Non dovete gridare o comportarvi male con loro. Dovete essere rispettosi.
Possono anche essere persone cattive, ma voi dovete rispettarli perché li avete scelti voi.
Li avete scelti quando siete nati. Avreste potuto non nascere da loro, invece li avete proprio scelti voi e avete detto: “Questi saranno i miei genitori”.
Quindi, se sono i vostri genitori, ci sono per ragioni precise, perché li avete cercati nelle vostre vite precedenti e per questo siete lì.
Per esempio, incontrate alcuni genitori e pensate che siano ottimi genitori con i loro figli.
Qualcuno ha detto: “Oh, Dio, posso averli come miei genitori?”. Chiedete e li avrete. Se non li avrete non saprete cosa significhi essere i loro figli.
E poi iniziate a comportarvi male con loro; non è così che si fa.
Dunque cercate proprio di evitare l’errore di scegliere genitori sbagliati e siate rispettosi con loro. Questo vi porterà delle benedizioni, vi porterà sempre molta gioia.
So che è molto duro avere dei genitori troppo severi, che stanno tutto il tempo a disciplinarvi e non sono comprensivi. E con l’istruzione e la conoscenza del mondo che avete voi, vi viene da considerarli assolutamente stupidi, puerili ed immaturi. Soprattutto quando avete le vibrazioni, li considerate anche peggio, vi accorgete di come siano fissati con certe cose o di come abbiano delle dipendenze. Ma, vedete, dovete capire che loro hanno queste difficoltà e noi avremmo potuto essere tali e quali; se non foste venuti in Sahaja Yoga avreste potuto essere molto peggio, quindi capiamoli, cerchiamo di aiutarli e, se siete rispettosi, vi assicuro, potete starne assolutamente certi, se siete rispettosi potete cambiarli.
Non si potranno mai cambiare gli anziani rimproverandoli, non è questo il modo per trasformare i vostri genitori; (potrete invece farlo) iniziando a trattarli con rispetto.
Vi sto dicendo che il segreto per trattare i vostri genitori consiste nell’essere molto rispettosi con loro affinché capiscano e si dicano: “Oh Dio, mio figlio mi rispetta talmente che come oso comportarmi male in sua presenza?”.
È questo il segreto per trattare i vostri genitori, e non gridare con loro; no, questo dovete farlo con... (parole mancanti, ndt) ma non con i vostri genitori. Nei vostri genitori dovete creare la sensazione che voi li rispettate.
Accade, sapete: provate, provate questo con i vostri genitori. Se volete che siano gentili con voi cercate di essere molto rispettosi e loro cominceranno a chiedersi: “Adesso cosa dovrei fare per conservare il suo rispetto, per non perderlo?”.
Ciò a cui danno maggiore importanza è il rispetto; i genitori danno la massima importanza al rispetto. E se portate loro rispetto non vorranno rinunciarci per nessun motivo.
Potete far fare loro tutto ciò che volete, se veramente mostrate loro rispetto; e loro lotteranno per conservare il (vostro) rispetto e rinunceranno a qualsiasi cosa li allontani da voi, pur di conservarlo.
Perché, vedete, quando scoprite che i vostri genitori non si comportano nel modo giusto e vi mettete a dubitare di loro, essi pensano: “Ecco, abbiamo perso il rispetto di nostro figlio, che cosa ci guadagneremo adesso?”. Infatti, vedete, queste cose non vengono registrate dal loro cervello.
Abbiamo avuto un caso di un ragazzo che mi raccontò di suo padre, di come si comportasse in maniera molto sbagliata.
Io dissi: “Sono d’accordo, è molto sbagliato da parte sua, non dovrebbe fare così”, e chiesi: “E voi che cosa fate?”. Lui rispose: “Lo picchiamo continuamente e lo insultiamo”.
Io ho detto: “Non è questo il modo. Quando arriva a casa cercate di essere molto rispettosi. Provate”. Ha funzionato. Rinunciò all’amante poiché teneva molto al rispetto. E sapete quanto vale il rispetto? In definitiva, a questo mondo, se ci pensate, la maggior parte delle persone vuole rispetto.
Se rispettate qualcuno, costui sarà disposto a rinunciare a qualsiasi cosa per quel rispetto.
E un padre lo merita perché è vostro padre, e una volta che lo accettiate: “Sì, papà, sì, sì”... provateci, in modo rispettoso, e vedrete che funzionerà.
Vedete, se volete qualcosa (da vostro padre, ndt) va bene, chiedete ciò che volete, ma a un certo punto bisogna fermarsi, parlare di qualcosa, e potete guidare l’attenzione di vostro padre solo comportandovi con rispetto. Provateci con vostra madre e con vostro padre.
Non dovete dare loro ordini, davvero, vi sto rivelando il segreto. Non è semplicemente per farvi cambiare i vostri modi, vi sto svelando questo segreto poiché avete perso l’idea dei metodi sottili per convincere le persone, comprenderle e gestirle: così ci riuscirete veramente. L’unico modo è rispettarli.
Pensavo che potremmo dare spazio a qualche domanda.
[Musica]
Ma la Bibbia è un libro che è stato redatto da persone diverse, in luoghi diversi e in epoche diverse e tutto questo è stato rivelato loro dall’Inconscio. Tutta la conoscenza che trovate nella Bibbia fu rivelata dall’Inconscio e in realtà non furono in grado di comprenderne il pieno significato. Scrivevano tutto quello che capivano o raccoglievano.
In parte andò perduto perché non era stato messo subito per iscritto ed anche perché la stessa Bibbia originale andò persa; di conseguenza tutte le spiegazioni, tutte le cose furono dimenticate e così c’è chi ha un ottimo pretesto per fare ciò che crede delle straordinarie parole che sono nella Bibbia.
Per esempio “Il Verbo”: che cos’è il Verbo? È il logos o cosa? Che cos’è? Che cosa comprende, che cosa significa, come inizia, da dove deriva? È OM.
OM deriva da tre lettere: A, U, M.
A-U-M.
“A” sta per la prima creazione del lato sinistro, quello che chiamiamo il potere di Mahakali. In principio, nel mondo si ebbe soltanto la manifestazione del super-ego, quindi possiamo dire che “A” stia per il principio, solo fino allo stadio in cui non era stata (ancora) creata la vita.
“U” sta per l’altro stadio. In realtà il suono è uno solo (“OM”, ndt), ma nella sua manifestazione si differenzia (“A-U-M”, ndt). Come per esempio, quando io parlo, la mia voce è la stessa, e qualsiasi cosa io dica voi capite che è sempre Mataji a parlare (vale a dire che l’energia è una sola, ma si può scindere in tre parti, ndt).
La manifestazione si differenzia in A, U, M; prima inizia A, poi passa a U, che è il potere di Mahasaraswati. Possiamo dire che le tre note che abbiamo, non so come si chiamino in inglese (segue una frase incompleta dal significato non chiaro, ndt)... delle tre note fondamentali, la seconda nota è quella di Mahasaraswati con la quale la vita, la vita del sole, ha iniziato ad operare.
E la terza è MA, attraverso la quale è iniziata l’evoluzione. Quello è lo stadio di Mahalakshmi. Avete dunque questi tre poteri che agiscono insieme e che, in forma molto abbreviata, diciamo che sono l’OM.
Ma non è qualcosa che si sono inventati gli esseri umani. Quando meditate avete sentito questo OMMM... voglio dire che sono proprio i tre poteri a manifestare questi tre suoni, ed è così che è stata creata la sillaba OM.
Per un’anima realizzata, l’OM è una cosa potentissima. Se, ad esempio, volete proteggervi, la sillaba OM da sola può proteggere e, quando questi tre poteri si combinano in OM, si dice che soltanto il Figlio o il dio del Sole rappresentino l’OM nella sua forma più pura.
Ecco perché nella vita di Cristo o, diciamo, nella vita di una personalità che abbia rappresentato il Figlio di Dio, OM è molto importante, in quanto Egli incarna quell’OM. Tutti questi poteri sono in Lui e nella forma più innocente.
Ciò che sto tentando di dire è che, se prendete qualsiasi altra deità ad eccezione di questa, troverete che hanno tutte soprattutto un potere o un altro.
Per esempio, se prendete Vishnu, Egli è preposto all’evoluzione; se prendete Brahmadeva, Egli è preposto alla creazione; se prendete Mahesha (Shiva) Egli è preposto a quello che definite l’aspetto del super-ego; anche se prendete Krishna, Egli è preposto all’evoluzione.
Ma soltanto quando arrivate qui trovate che tutti questi tre poteri si combinano in questo punto, al livello dell’Agnya. Fino all’Agnya sono separati; all’Agnya si uniscono.
Ecco perché è fondamentale che tutti questi tre poteri siano controllati da Cristo, ed è questo il motivo per cui Gesù Cristo è la deità più importante, per quanto concerne i sahaja yogi. Infatti, d’accordo l’evoluzione, ma la completa coordinazione e protezione di un essere umano sono possibili soltanto se avete tutti questi tre poteri nelle vostre mani.
Una signora ha ottenuto la realizzazione, quindi dal punto di vista dell’evoluzione è a posto, ma poi ha scoperto che il suo lato sinistro è danneggiato. E quindi, anche se si è evoluta, che vantaggio ne avrà se poi il lato sinistro la domina? Soltanto Cristo può salvarla.
Ora supponiamo che il lato destro sia iperattivo, alcune persone sono così. Sapete benissimo che il lato destro di molte persone è attivo quando trovate che hanno un ego troppo irritabile.
Anche per loro, se sono evoluti, ciò che accadrà è che lo elimineranno. Ma se sono attaccati dal loro ego soltanto Cristo darà loro un equilibrio.
E se osservate Cristo, Cristo non è altro che totale equilibrio. È totale equilibrio nella posizione più elevata. Avete visto come è l’equilibrio? L’equilibrio, se notate, si mantiene in una posizione più elevata, ossia al centro. Ed è così. Egli dona equilibrio e per questo Egli è l’Omkara stesso, l’incarnazione dell’Omkara poiché, come sappiamo, Egli è Ganesha e Ganesha è l’incarnazione dell’Omkara.
In questo suono di Omkara, sono racchiusi i suoni completi degli universi; tutte le permutazioni e combinazioni, la melodia completa di questi universi in questi tre suoni: A, U, M. Si basano su OM.
Anche la Kundalini, quando si muove, si muove in tre modi: A, U, M. Infatti nella parte inferiore è A, nella parte centrale è U e qui c’è M. Significa che nella parte inferiore dell’essere umano siamo ciò che è stato creato come materia morta. Nel centro siamo quello che è la creazione, ossia la creatività, e nel terzo è l’evoluzione. Dunque anche noi siamo divisi in tre parti: la nostra parte superiore è M, la parte centrale è U e la parte inferiore è A.
È così che siamo e, quando pronunciate OM nel modo corretto, vi accorgete che la Kundalini sale.
Non c’è assolutamente nessuna differenza tra la Bibbia, Sahaja Yoga, il Corano e la Gita.
Soltanto le persone con una visione molto limitata vedono la differenza. Chi ne ha colto l’essenza non può vedere nessuna differenza, perché sono proprio la stessa cosa. Solo che, a causa delle circostanze, a causa di metodi diversi con i quali sono stati manifestati, trovate una leggera differenza fra di loro; ma per quanto riguarda la sostanza e l’essenza sono esattamente la stessa cosa.
Non trovo neppure una parola, nella Bibbia o nel Corano o nella Gita, che io non possa spiegare. Ogni cosa può essere spiegata con estrema chiarezza, ma il problema, con la gente, è che non riesce a pensare in un modo unitario, gli esseri umani non ci riescono. Devono cercare di trovare un guscio o una specie di pozza in cui ristagnare.
Quella è la natura umana. Vogliono diventare vermi, sempre; dato che una volta lo sono stati, vogliono ridiventare vermi e amebe.
Penso che finiranno col diventarlo, non so che dire. Ecco perché. Non riescono a vedere l’unica verità universale che fluisce in loro ed è stato questo ad avere ucciso ovunque le religioni, perché quando si comprende che esiste un unico suono che pervade tutte queste bellissime religioni, i fiori della creazione universale, non possono sussistere problemi o lotte.
E causando questa specie di morte di tutte le religioni, si è permesso a individui orribili di venire ad occupare adesso la scena; e così siete molto soddisfatti di avere loro per superare tutti i vostri problemi fisici, mentali ed emozionali.
OM funziona come niente altro.
Adesso potreste chiedere dove sia la parola OM nella religione cristiana. È l’Amen. Amen non è nient’altro che OM, infatti M è un suono nasale e termina in un suono nasale ed anche N è un suono nasale. In arabo è scritto NI, sapete, e NI... con il mio nome dite NI, il mio nome inizia per N, scritto anche con un punto, hanno tutti un punto.
È un punto che mostra che è N.
E, in sanscrito, punto significa N, per questo è M e N. Amen è lo stesso di OM[7].
Il problema è che, con il procedere dell’evoluzione, tutto si trasforma e per questo OM è stato equiparato all’Amen. A è rimasto A, U è diventato M e M è diventato N.
Come vi ho detto, Cristo venne come un essere umano ma era Ganesha. E la svastica divenne la croce. Analogamente, OM è Amen.
Quindi, dopo ogni preghiera, si dovrebbe dire Amen. Perché no? Amen, che cosa significa?
In inglese OM diventa Amen.
Se notate, l’universalità risuona anche nella parola, nelle lingue, ma noi non abbiamo occhi per vedere l’universalità. Pensiamo: “Noi siamo cristiani, crediamo in Cristo, non crediamo in tutte queste assurdità, perché tutte le altre religioni sono assurde”.
Ma in che modo siete collegati a Cristo? Quanto sapete di Cristo? Nessuno si rende conto di questo.
E così adesso vi si presentano tutti i problemi di tutte le religioni, che la gente non crede a niente.
Dicono che credere in una religione sia stupido. Esiste tutta questa stupidità.
Perché circola tanto denaro nelle chiese? Perché dovremmo avere dei papi e perché dovremmo avere grandi organizzazioni nel nome di Dio? Perché dovremmo avere dei templi? Perché? Insomma, qui e ovunque abbiamo gente che si sta ribellando contro tutte queste cosiddette religioni. Tuttavia, ogni cosa che si è manifestata nel nome di Dio attraverso la purezza di cuore degli uomini, è venuta (in realtà) da Dio stesso.
Il solo problema è che, quando viene comunicato ad un essere umano che non sia ancora realizzato... ma anche se è realizzato, fino a che punto lo è?
Adesso avete visto quante cose sa Kevin e quante ne sapete voi. Così, anche quelli appena appena realizzati, quanto capiranno di ciò che lui vuole comunicare?
E questo è il motivo per cui tra gli esseri umani è iniziata questa sorta di folle divisione e, una volta che disintegrate la religione in tante religioni, è finita.
Quello è stato il miglior modo per distruggere la religione, perché non si è data importanza alla sostanza. Si è tentato semplicemente di attribuire importanza a qualcosa di molto superficiale, ed anche quella superficialità è stata creata da questa gente orribile che voleva solo disporre liberamente di Cristo, o disporre di Krishna come se appartenesse alla loro famiglia.
Questo OM è stato usato in tutto il mondo in un modo molto, molto sottile, e la lettera M significa Ma; e voi sapete che noi tutti per dire Madre diciamo Ma. Ovunque andiate, in tutto il mondo, capiscono la parola Ma. Nessuno ha problemi con la parola Ma.
Infatti tutto finisce lì, vale a dire che l’intera creazione finisce ai piedi della Madre; e potete capire come anche il Cristianesimo sia la Madre, ossia amore.
Quando (i musulmani) parlano di Maometto, devono sapere che egli dovette servirsi dell’aiuto di cinque donne per esistere. Ed esse erano una meglio dell’altra. Erano tutte A-U-M insieme a lui, erano i suoi poteri. Erano i poteri che aveva e per questo dovette sposarne così tante.
Nessuno ne capisce il significato. Per esempio, la sua prima moglie Khadija non era altri che Mahasaraswati. Sua figlia (Shri Fatima, ndt) non era altri che Mahalakshmi. Esse erano dunque tutti i suoi poteri espressi come moglie, sorella o figlia che lo aiutarono durante la sua esistenza, sostenendo i suoi poteri.
Ora, la stessa parola OM è usata anche da forze negative. Come la usano? Daranno questo nome a qualche demone. Di solito non lo fanno, poiché è una delle parole più pure e non può essere contaminata.
Di solito non lo faranno, di solito non lo faranno. Finora non ho conosciuto nessuno che abbia dentro di sé un diavolo con il nome OM e nessuno finora ha dato questo nome a qualcuno, ma ho visto gente dare nomi come.... Questi sono i nomi, diversi: “IMI” sta per Mahakali, “BRI” per Mahasaraswati, “GLI” (con “G” dura, ndt) per Mahalakshmi. Scusate, “IMI” per Mahakali, “RI” per Mahalakshmi e “GLI” per Mahasaraswati.
Ho visto che danno questi nomi, separatamente, ai demoni che vogliono imporre.
Per esempio, quel signore, lo conoscete, che si fa chiamare ‘trascendentale’ e via dicendo: lui usa questi nomi.
Ovviamente di questi il primo, “IMI”, adesso è attaccato da qualche parte. Ora, questi (nomi) “IMI”, “BRI”, “GLI”, sebbene siano nomi della Dea, lui può usarli, ma non può usare il nome di OM e neppure il nome di Gesù. Non può dare il nome di Shri Ganesha.
Questi nomi sono oltre le loro... vedete, perché loro (Gesù e Ganesha, ndt) sono terribili. Una Madre può perdonare, ma loro (Gesù e Ganesha, ndt) li inceneriscono proprio, ed è per questo che loro (i falsi guru, ndt) non si azzardano ad imporre questi nomi.
Potrebbero dire di fare qualcosa in nome di Gesù; potrebbero usare la parola Gesù, sapete, dire che vi danno qualcosa nel nome di Gesù, così, riferendosi all’immagine di Gesù e via dicendo e potrebbero usare anche la croce.
Infatti, le croci che si vedono sono fabbricate soltanto da questa gente.
Possono utilizzare queste cose, ma non possono dare il nome di Gesù a questi demoni, non possono chiedervi di dire “Gesù, Gesù”. Questo non lo diranno mai, però dicono... potrebbero dire ogni genere di OM e altro.
Ma, con tutte queste cose, possono attaccare qualcuno. Dicono: “OM Namo Shivaya”, bene.
“OM Namoh Shivaya”: ora, poiché avete messo l’OM, questo lo neutralizza, loro forse non sanno che lo neutralizza un poco. “OM Namo Shivaya”.
[Fine della prima parte della registrazione]
Magari a qualcuno viene dato come mantra “Namoh Shivaya” e un’entità di nome Shiva entra in quella persona (Shri Mataji ha fatto esempi del genere in altri discorsi; in questo caso in inglese il significato non è chiaro, ma potrebbe essere questo, ndt).
E questo mantra ha un significato grandioso, significa che vi inchinate a Shiva, a quell’aspetto di Dio che è eterno.
Ma loro vi daranno il mantra “OM Namoh Shivaya” perché in quel modo la loro influenza (sul ricercatore, ndt) prenderà potere dall’OM. Però non vi daranno mai solo il mantra OM, perché nessun diavolo avrà quel nome, è troppo grande.
E questi sono i trucchi ai quali questa gente ricorre con la sillaba OM, e voi dovreste fare lo stesso. Ogni volta che lo desiderate dite semplicemente OM. Non dite altro, dite OM.
Per voi, ogni frase che dite avrà un esito, per cui anche se dite “OM Namoh Shivaya” oppure “OM Gesù”, è sufficiente.
Ora in un cerchio... se racchiudete tutto l’universo in un cerchio, dividetelo in tre parti e avrete tre archi. Diciamo che uno è A, un altro U e l’altro M. Quando cercate di ricostruirli, avete A-U-M.
Ci sono tre archi e li ricostruite.
Il primo arco è teso così, A.
U, il secondo, così. Ed il terzo è M[8].
E il punto che sta sopra è il punto centrale. È il punto centrale del cerchio, il punto che sta sopra. Ora avete visto come è scritto OM (ॐ), ed è così, i tre archi sono descritti così; quindi, tutta la creazione e il punto centrale, che è Dio stesso, tutti messi insieme formano l’OM, ed è così che viene chiamato.
Mi pare di avervi spiegato come, quando ebbe luogo la creazione, per prima cosa sia stato creato l’OM. Ve l’ho spiegato con la parabola, con il disegno. Ebbene, il primo suono, il primo suono che nacque dalla separazione, quando ebbe luogo la separazione primordiale tra le due entità, Dio e la Sua Energia... fu in quel momento che nacque il suono e quel suono non è altro che l’OM.
Quel suono esisterà e agirà fino a quando queste due entità si fonderanno. In quel caso non rimane alcuna relatività e quindi non c’è niente, per cui si pensa che il mondo sia scaturito dal nulla dato che non c’è alcuna relatività. Quando diventano due (entità in seguito alla separazione, ndt) allora esiste qualcosa, diversamente sono una cosa sola e assoluta e così non esiste nulla; quando il suono si fonde o finisce o, come si dice, scompare.... (non udibile)
Quello è il momento in cui l’intera creazione si fonde in un’unica azione. Quello è dunque il punto verso cui dirigersi.
Ebbene, questo accade nel vostro essere. Per prima cosa sentite l’OM, a volte sentite il suono che arriva, a volte sentite una specie di tintinnio continuo poiché ci sono sette suoni facilmente riconoscibili provenienti da questo OM. Facilmente. Ce ne sono molti, ma sto dicendo che potete riconoscerne facilmente almeno sette.
Se vi mettete seduti (tranquilli), talvolta potreste sentire risuonare una specie di campanello, altre volte sentirete come se ci fosse una cascata e a volte sentirete come se nella notte dei piccoli grilli cantassero. Vi accorgete che arrivano suoni di ogni genere, sentite che ci sono, che qualcosa accade durante la notte, sapete, avrete quella sensazione. Ci sono tutti i diversi tipi di suoni, ma sette suoni possono essere facilmente riconosciuti e, messi tutti insieme, formano l’OM. Se li suonate tutti nel modo giusto, in modo melodioso, armonioso, diciamo, sentirete il suono OM.
Ora, quando vi arriva un’ispirazione da qualche parte, avrete sempre la sensazione di un suono che arriva nelle vostre orecchie, quindi starete attenti. State all’erta, prestate attenzione alle idee che arrivano e poi, all’improvviso, ricevete un’idea. Annotatela. Sono le idee che provengono dall’Inconscio. Aspettate, giungerà un suono. E il suono suggerirà che è in arrivo un’ispirazione. Annotatela.
Ma con il diavolo questo non accadrà mai, non avrete mai il suono (completo, ndt), avrete dei piccoli frammenti... perché (l’energia) viene trasportata in modo frammentario; sentirete invece soprattutto odori orribili come di pelle bruciata o di uova marce. Arrivano odori terribili dalla gente che è posseduta.
Questo OM è dunque un suono che comprende, parla, organizza, informa ed è il suono dell’amore divino.
È la sensazione elettrica che ricevete sulle vostre mani. Questo però è il suo aspetto sonoro.
Ci sono anche cinque tipi di espressione molto sottile dei cinque elementi, ed essi costituiscono questo bel suono di OM; le vibrazioni sono l’aspetto elettrico, magnetico, di quel suono, (a disposizione di, ndt) una persona che sia realizzata.
Chi è benedetto da Dio possiede un potere magnetico. Attrae. Può anche non parlare ma la gente percepisce queste cose.
Si rende conto che è una persona realizzata, che c’è qualcosa di speciale in lei.
Si può capire subito chi è. Ciò avviene in virtù di questo suono e del magnete. Avrete sentito quel suono quando lo si trasforma in materia (significato non chiaro, ndt).
Allo stesso modo, tutte queste cose si trasformano, il suono diventa un magnete, il magnete diventa le vibrazioni, le vibrazioni possono diventare lo Spirito. Sono dunque tutti elementi trasformabili e parti integranti della stessa cosa, della stessa energia che è l’amore divino, che è amore. L’amore ha un suono e possiede elettricità, magnetismo ed energia.
Quando tutti questi poteri sottili si riversano su un essere umano, agiscono, entrano in azione e la salute delle persone inizia a migliorare.
Avrete sentito parlare di esperimenti in cui si è fatto ricorso alla musica su alcuni malati ed essi sono guariti. Ciò che accade è che entrano in gioco i poteri più sottili del suono che produciamo, e si manifesta l’energia che c’è dietro ad esso.
In quel caso è una cosa molto piccola, ma per quanto riguarda voi, quando tendete la mano, questo è il suono di OM che vibra; sono vibrazioni in forma di microonde che non potete vedere con lenti di ingrandimento, non vedrete assolutamente vibrare il mio dito, direte che è molto fermo, ma sono vere microonde. E le microonde, quando passano nel corpo degli esseri umani o altro, risvegliano le microonde addormentate nel corpo degli esseri umani o in qualsiasi cosa usiate, e iniziano a generare quella che viene detta una seconda fase...
Vi spiegherò come con un esempio. Se ora io tendo la mia mano verso una persona malata, se la appoggio sulla parte sofferente, che cosa succede? Queste onde passano lì e, sapete, tutto ciò che all’interno è addormentato è come se si rigenerasse e inizia a risvegliarsi e a rafforzarsi.
Esse creano altre onde manifeste o, diciamo, evidenti mediante le quali la persona viene curata.
Per esempio, supponiamo che adesso qui il sangue si coaguli, che non ci sia alcun flusso di sangue. Se mettete lì le vostre vibrazioni, ciò che accade è che il grumo di sangue inizia a sciogliersi perché il potere della liquefazione del sangue è nella vitamina K. E queste vibrazioni passano attraverso quel grumo di sangue e stimolano lì la vitamina K.
Poi le microonde recedono ed è così che funziona. Ma non potete vederlo. Agiscono semplicemente. Sono adrushya, invisibili, ma ci sono. È impossibile registrarle poiché gli esseri umani non possiedono strumenti del genere.
Ora, grazie a Dio, gli scienziati perlomeno hanno ammesso di non avere orecchie idonee a registrare tutto ciò che è contenuto nel suono. E ugualmente non hanno registratori adatti a registrare le vibrazioni di queste microonde.
Ora, quando voi, persone realizzate, pronunciate OM, quando dite OM, le onde sonore di OM provatele su una persona che... Bene, se adesso avete un dolore qui, appoggiateci la mano e dite OM.
Provate.
[Musica]
Per prima cosa voglio parlarvi del mio incontro con Gandhi e del perché Gandhi sia così importante. Forse non vi siete mai resi conto di quale strumento straordinario sia stato Gandhiji. Quando avevo sette anni mi prelevò dalla mia famiglia e io gli fui molto, molto vicina, estremamente vicina e lui mi chiamava Nepali[9]. Quello fu il mio nome. E tutti mi conoscevano con quel nome. Dopo molti[10] anni, incontrai inaspettatamente ... al matrimonio di suo figlio. Mi avvicinai a lui (Gandhi, ndt) e vidi che mi aveva riconosciuto subito.
Disse: “Nepali, che ci fai qui?”.
E dai miei occhi iniziarono a scendere le lacrime. Questo era Gandhiji. Era anche un maestro molto rigido e io gli dicevo sempre: “Tu puoi (anche) essere duro (con te stesso, ndt), ma come puoi essere duro con tutta questa gente?”.
Ci faceva alzare alle quattro del mattino. Per me era molto facile alzarmi alle quattro perché, sapete, il mio corpo non aveva abitudini, io posso alzarmi a qualsiasi ora e dormire a qualsiasi ora, ma parlo per gli altri.... Dovevano alzarsi alle quattro e pulire i loro templi, a volte dovevano anche pulire i bagni e i gabinetti e tutto il resto a mani nude.
Era un maestro terribilmente duro ma anche una persona molto amorevole e compassionevole.
Come hanno detto tutti, lui soleva sempre parlare con me come se io fossi una nonna, discuteva con me di (svariate) cose e tutti gli altri ne erano molto sorpresi; ed io ero da tutti considerata più grande e più saggia e lui mi interpellava.
Diceva che la guida migliore poteva venire da alcuni bambini piuttosto che dagli anziani. Anche quando tornai a Gamlasha (?), mio marito mi disse la stessa cosa: “Ricordi che lui diceva così?”.
Gli risposi: “Sì, me lo ricordo”.
In qualche modo lui mi aveva riconosciuta e sapeva chi ero.
(Seguono alcune frasi incomprensibili probabilmente a causa della qualità dell’audio, ndt)
Non tolleravano niente di se stessi che fosse sbagliato. La prima cosa che volevano era di mantenersi così, nel dharma.
(Seguono altre frasi incomprensibili probabilmente a causa della qualità dell’audio, ndt)
(Gandhiji) era una personalità straordinaria. E una delle cose che ho imparato da lui, che altrimenti non avrei mai potuto comprendere, direi, fu il senso del denaro pubblico.
In verità io non ho alcun senso del denaro, per niente, sono così... Non so cosa sia una banca, non so come incassare un assegno; eppure, sapete, devo aver incassato svariati assegni ma non so come farlo. Ancora oggi, se volete insegnarmelo, non riesco proprio ad impararlo, non sono brava in questo.
Ma ho visto il senso del denaro pubblico che aveva Gandhiji. Lui era così rigoroso, così rigoroso, così attento che non riesco a capire come chiunque abbia vissuto con lui possa comportarsi in modo tanto meschino con il denaro pubblico.
Una volta ci fu un incontro di tutti i grandi leader che vennero all’ashram di Nandi, dove stavamo tutte noi ragazze e c’erano anche alcuni ragazzi: ci occupavamo di loro distribuendo opuscoli e altro. All’improvviso, Gandhiji si accorse che era molto tardi e decise che avrebbero dovuto pranzare all’ashram. Allora disse: “Perché non pranzate qui?”. Loro risposero: “Va bene, se pensa sia meglio così, va bene”.
Allora lui si alzò, aveva sempre una (chiave della dispensa[11], ndt) con sé perché (sua moglie Kasturba, ndt) non c’era, e venne a dirci: “Pesiamo il cibo per loro e portiamolo fuori”.
Così dovemmo pesarlo in base al numero di persone presenti. Lui disse: “Io sono un bhakta pavya (?), bisogna pesare tutto esattamente e portarlo fuori”. Impiegò circa quindici minuti per fare tutto, poi riprese (la chiave della dispensa, ndt), la rimise a posto e continuò con il suo lavoro.
Credo sia stato Maulana Azad[12] o qualcun altro dei presenti a dire: “Bapu[13], noi non vogliamo che si disturbi così tanto per noi. Saremmo potuti tornare un po’ più tardi e...”.
Lui disse: “Disturbo? Nessun disturbo”. (E l’altro:) “Ma ha dovuto alzarsi e fare tutte quelle operazioni... lei è così attento e meticoloso per queste cose”.
E voi sapete qual è la frase che disse (Gandhiji) a quel punto: “Questo è il sangue della mia gente. Non posso permettere che vada sprecato o gettato in alcun modo”.
Pensate, disse: “Nibhani dani mira droga”. Insomma, non posso dimenticare il suo senso di consapevolezza. E ho visto anche il signor Shastri[14] fare lo stesso. Voglio dire che non esistevano due pesi e due misure. Anzi, più si stava vicino a loro più li si rispettava, perché erano così puri e onesti; essi pensavano che in quel modo (dando l’esempio, ndt) avrebbero potuto conservare quella purezza e quello standard.
Noi siamo davvero molto fortunati che persone così straordinarie siano nate in questo nostro paese. L’unico problema è che abbiamo dimenticato quale grande contributo esse abbiano dato, (abbiamo dimenticato) che Gandhiji venne sulla terra per salvarci da questa dominazione, e in questo modo unico pose le basi per Sahaja Yoga.
Le pose proprio in ogni modo. Se, ad esempio, pensate alle sue idee, le idee economiche, sono assolutamente in sintonia con Sahaja (Yoga).
Ora, dopo la rivoluzione industriale, come la chiamano, in Occidente si sono spinti talmente in là nel creare un’economia aggressiva che la gente è sbalordita dal modo in cui ormai le cose funzionano in quei paesi.
L’aggressione iniziata con l’industria e i macchinari si rivolge adesso contro gli stessi esseri umani. Vi sorprenderà che in Inghilterra, che è il paese più sobrio di tutti, secondo le statistiche ogni settimana due bambini vengono uccisi dai genitori.
Riuscite a immaginare? Bambini normali. Non figli illegittimi. Nessuna famiglia è al sicuro da questa aggressione. Adesso l’aggressione è rivolta verso se stessi, è totalmente autodistruttiva.
I macchinari che hanno iniziato a produrre cose, hanno trasformato anche gli esseri umani in macchine. E le macchine sono senza sentimenti, e così i sentimenti degli esseri umani hanno iniziato a inaridirsi sempre di più, a un punto tale che sono divenuti ormai completamente privi di sentimenti e di emozioni.
Non so se Gandhiji abbia potuto intuirlo fino in fondo perché, sapete, è difficile per un santo vedere fino a che punto possano nuocere le forze del male, è molto difficile. Egli intuì qualcosa, così metteva in guardia di non lanciarsi nelle industrie pesanti. Le industrie pesanti sono molto pericolose... e lui voleva limitarne la diffusione...
Vi sorprenderà, ma con tutto questo progresso, in Occidente la condizione è tale che è impossibile trovare qualcosa di fresco. Il cibo che si trova non è altro... Dio solo sa che razza di additivi chimici usano, si ha sempre l’impressione di mangiare prodotti chimici. Non si ha la sensazione di mangiare del cibo.
Se si parla con la gente, ci si accorge che è stordita, scioccata e ha paura degli altri.
Non c’è amore, non c’è fiducia, non esiste il dono spontaneo e reciproco. È una società così ridicolmente assurda quella che è stata creata che è importante per noi, i cosiddetti paesi in via di sviluppo, capire dove (gli occidentali) siano precipitati, in quale baratro siano finiti, e osservare e capire da soli che, se anche si cerca di utilizzare la scienza e queste conquiste industriali degli altri paesi come strumento di avanzamento, essi possono distruggerci completamente come hanno distrutto questa gente (gli occidentali).
La distruzione non arriva tanto dall’esterno. Certo, per certi versi è così, come nel caso di Hiroshima e tutto il resto, ma la distruzione proviene dall’interno; e questa distruzione si sta diffondendo in modo così esteso che ormai è impossibile arrestarla.
L’unica soluzione è trasformare tutto in una nuova dimensione con la quale poterla controllare, e questo è possibile unicamente con Sahaja Yoga. Grazie a Dio, mio marito è stato eletto ed io sono andata a Londra, pertanto lì adesso abbiamo una base.
Gandhiji è l’uomo che ha creato la base per il dharma in questo paese dei tempi moderni. Se ascoltate i suoi bhajan[15] vi stupirete, sono tutti basati sui vari chakra, e passano da uno all’altro.
È proprio come facciamo noi per risvegliare la nostra Kundalini. Passano da un chakra all’altro, anche se poi lui non ha parlato di altri dettagli.
A parte questo, noi in Sahaja Yoga dobbiamo tenere conto di tutte le incarnazioni, di tutti i profeti, di tutti i grandi maestri primordiali che vennero su questa terra e modularono il loro insegnamento in base ai diversi movimenti della Kundalini.
Infatti, secondo Sahaja Yoga, tutte queste incarnazioni sono in noi e ci aiutano e noi dobbiamo risvegliarle.
Gandhiji ha fatto lo stesso, ci ha detto cioè che dobbiamo guardarci intorno, dobbiamo conoscere la Bibbia, dobbiamo conoscere la Gita, dobbiamo conoscere tutte le grandi Scritture e le grandi personalità ed integrarle.
Naturalmente quella parte, l’attuazione di ciò che lui voleva fare, è stata lasciata a me. Ma indubbiamente egli ha preparato la base economica ed anche quella politica.
Egli non ha mai creduto nell’aggressione. Mai.
E diceva che si doveva introdurre la condivisione. Ha sempre pensato che anche il capitalismo dovesse essere conquistato (cioè sconfitto, ndt) attraverso l’illuminazione.
Egli era così impegnato in questa azione di emergenza di salvare l’intera nazione, che non poté dedicare molta attenzione all’aspetto più sottile, quello di Sahaja Yoga, che io definisco risveglio della Kundalini o realizzazione del Sé. Però ne parlava sempre, ne parlò sempre.
La cosa più sorprendente è che lui è l’unico che ho visto finora che, pur senza dare la realizzazione del Sé, era molto vicino ad essa e poteva vedere con chiarezza che la realizzazione del Sé è il solo mezzo per l’emancipazione degli esseri umani. I suoi valori e il suo approccio erano molto corretti.
Sebbene fossi una bambina, sono comunque sempre stata una madre, e sentivo che Gandhiji era un po’ troppo rigido e gli dicevo: “Sei troppo rigido, non riesco proprio a sopportarlo”; e mi venivano le lacrime agli occhi.
Dicevo: “Questo è un po’ troppo”.
Lui replicava: “No. Siamo in emergenza. Dobbiamo essere disciplinati. Dobbiamo essere disciplinati e dirlo alla gente”.
Allora una volta gli dissi: “Bapu, se vuoi disciplinare le persone, perché non dare loro una disciplina interiore?”.
Lui disse: “Come riuscirci?”.
Ed io: “È molto facile. Tu puoi farlo”.
Lui rispose: “Non ora. Non ora. Prima di tutto otteniamo la libertà. Se non si è liberi di cosa si può gioire? Non possiamo parlarne. La gente dirà che, se non siamo neppure liberi, come possiamo parlare di libertà dello Spirito? Dovremmo prima liberarci dalla dominazione straniera”.
Io direi che, se in un’emergenza usiamo una barca per fare una traversata, dopo non ci portiamo la barca sulla testa, ma ci portiamo le esperienze della nostra traversata; e quelle esperienze sono molto importanti. E la grandezza di Gandhiji consisteva nell’aver creato qualcosa di grande soltanto grazie al proprio carattere e alla sua guida dinamica, decisamente dinamica. E quando questo accadde ho visto quella gente completamente rigenerata.
Non potete credere quanto si siano sacrificati. Io ho visto (anche) mio padre. Oggi penso che sia stato un uomo leggendario, potrei raccontarvi di quanto sia stato straordinario. Insomma, non riesco a trovare un solo difetto nella sua vita di leader.
Ma oggi è molto diverso ed è molto triste che quelli che erano considerati i seguaci di Gandhiji... L’altro giorno dicevo a qualcuno: “Perché non iniziare con un’istruzione di base? (In India) la maggior parte della gente non vive nelle città, e allora perché dovremmo avere quel tipo di istruzione?[16] Non arriva ai villaggi”.
Ha risposto: “Questo è molto diverso” (nel senso di: “È una proposta molto peculiare”, ndt). Io ero sorpresa: era un gandhiano, come poteva parlare in quel modo? Non è affatto difficile adottare i metodi di Gandhiji, in India.
Come vi ha detto Gregoire, sono stata in Cina e Mao ha proprio seguito Gandhiji. Ha copiato tutto ciò che ha fatto Gandhiji. Ero sorpresa perché quando ero lì ho visto che aveva messo in pratica persino... Ha fatto tutte le cose che Gandhiji pensava ed ha migliorato la Cina.
Ed oggi la Cina è come una tigre. La gente ne ha paura. Sapete, adesso questa tigre si è risvegliata. Che cosa farà? Ha un potere.
E questo è ciò che Gandhiji aveva sognato. Pensateci, se lo ha fatto Mao, perché non la nostra gente? Non so. Dovrei darne la colpa ai burocrati o ai membri del Congresso o ai politici, che non hanno mai compreso che Gandhiji era un uomo molto concreto. E adesso sono sicura che Sahaja Yoga ripristinerà i suoi metodi.
Devono essere ristabiliti assolutamente. Troppe domande, troppe elaborazioni, troppo materialismo vi rende schiavi della materia.
Vi sorprenderà, noi siamo considerati un popolo povero, ma non è così.
A Londra, o in America... gli americani sono così avari che ne sono proprio scioccata.
Avari in modo assolutamente sconcertante. Per noi, spendere cinque rupie per un ospite che arriva a casa nostra non è niente, ma gli americani sono così avari che persino se devono spendere una rupia ci penseranno dieci volte.
Trovo lo stesso in Inghilterra. E lo stesso in altri posti. Gente terribilmente avara e calcolatrice.
Ho conosciuto alcune persone le quali, se andate a casa loro, offriranno i panini contati. Orribile! Si comportano in questo modo ridicolo.
Pensano sempre al denaro, a come guadagnare denaro qua e là e a come conservarlo.
Non si può credere che questa cosiddetta ricchezza li abbia resi così poveri.
Proprio assurdo.
Pensavo che attraverso queste conquiste materiali sarebbero potuti diventare persone soddisfatte e meno materialiste. Ma non è così. È proprio l’opposto. La gente si è rivolta al materialismo come ad una religione ed è esasperante, così esasperante da essere insopportabile. Sono completamente (imbevuti) delle loro idee materialiste... È un mondo così folle che soltanto se vivete lì vi rendete conto di quanto siano esasperanti.
Come risultato, potete vedere che quelli che sono qui (vale a dire i sahaja yogi occidentali lì presenti, ndt) si ribellano. Non lo sopportano più, dicono: “Ce ne libereremo (del materialismo, ndt)”.
Tuttavia, la stretta del materialismo è così forte che devono conviverci e lo trovano molto difficile. Soltanto con Sahaja Yoga sono stati in grado di stabilizzarsi e rinforzarsi.
Direi che loro sono i grandi pionieri che cambieranno l’intero Occidente. Sono le fondamenta del meraviglioso Occidente di domani, diversamente posso assicurarvi che l’Occidente adesso è un deserto, nient’altro che una landa desolata.
Spero che questa gente si dedicherà a Sahaja Yoga con il giusto impegno e diffonderà il messaggio di Sahaja Yoga creando quell’atmosfera di cui parlava proprio ora il Dott..., l’atmosfera che abbellisce e trasforma.
In tutti i paesi occidentali, andate in giro, diffondetelo e portate l’alba di un nuovo mondo in cui vivere tutti insieme da esseri umani e da veri fratelli e sorelle.
Sahaja Yoga ha reso un grande servizio all’umanità, vi ha dato l’antar yoga, lo yoga interiore, vi ha dato l’antar yoga anche tra i sahaja yogi (vale a dire “la dimensione collettiva dell’antar yoga”, ndt). Ed è così straordinario che alcune di queste persone erano state in India molte volte (prima di Sahaja Yoga, ndt), ma non erano mai riuscite ad avvicinarsi agli indiani perché quelli che avevano incontrato erano tutti occidentalizzati...
(Quegli indiani) avevano le stesse idee, la stessa filosofia e tutte le stesse cose degli occidentali, erano affascinati dall’Occidente e lodavano la cultura occidentale e i modi occidentali.
Ma adesso dicono che, questa volta, quando sono arrivati, per la prima volta sono andati a (templi? O persone, nel senso di sahaja yogi? Ndt) religiosi indiani ed hanno abbracciato tutti questi abitanti dei villaggi, hanno danzato insieme a loro ed hanno gioito: questo è il vero antar yoga, il vero amore fra tutti, la vera gioia e la vera unione che si sente.
Non è soltanto parlare o declamare ideali, (dire) che siamo fratelli e sorelle, e qualcuno vi dice che siete tutti fratelli e sorelle e finisce lì.
Lo diventate proprio. È l’avvenimento reale, non potete fare a meno di aiutare un’altra persona.
Per esempio, se io sto seduta qui e dico che ho curato qualcuno di voi, non faccio del bene; io non lo faccio per voi, lo faccio perché siete parte integrante del mio essere. Io devo proprio curarvi se voglio sentirmi bene.
Io posso sentirvi dentro di me. Questa è la realizzazione della consapevolezza collettiva.
E quando ciò accade, iniziate a percepire l’unione; e oggi vi parlerò della consapevolezza collettiva attraverso Sahaja Yoga, come la otteniamo. È un’attuazione, non un lavaggio del cervello o una conferenza.
Questa è la differenza: finora la gente ha solo parlato di queste cose, ora è giunto il tempo, devono accadere.
[1] L’espressione inglese “change of heart” lett. si traduce cambiamento nel cuore, ma in realtà ha un significato equivalente al nostro “cambiare idea”. Per rendere la traduzione della frase in italiano comprensibile, si è adottato il significato letterale.
[2] Forse Shri Mataji qui fa riferimento al cuore di destra perché prima parlava di problemi relativi ad un marito violento.
[3] Come la Kundalini o forse la spirale del cuore, che possiede sette aure.
[4] Shri Mataji si riferisce qui al fatto che Shri Rama ha fatto in modo di “dimenticare” di essere un’incarnazione, per dare l’esempio di come deve vivere un perfetto essere umano; Egli quindi non percepiva lo stato di testimonianza dello Spirito, vale a dire che mentre viveva non sapeva di essere una Deità, e ha sofferto come un normale essere umano, guidato solo dal dharma.
[5] Nel testo originale inglese si parla di Devi Mahatmyam, ma Shri Mataji sembra in realtà riferirsi a quest’altro testo, ossia il Devi Bhagavat, o Devi Bhagavata Purana, o Shrimad Devi Bhagavatam.
[6] Vuole dire che il benessere degli altri chakra si comunica al cuore, che in questo modo non si ferma anche se così era previsto che accadesse.
[7] In sanscrito, il puntino sopra la “m”, detto bindu, indica che bisogna allungare la risonanza nasale; questa rappresenta la vibrazione del suono nel Sahasrara e oltre.
[8] Parti della forma dell’Omkara, ॐ.
[9] A causa dei tratti somatici nepalesi di Shri Mataji, secondo Gandhi.
[10] Nel testo originale inglese in realtà c’è scritto “dopo quaranta o quarantacinque anni”, ma in questo modo le date sembrano non tornare. Non è possibile che siano quaranta perché in quel caso Shri Mataji avrebbe avuto 47 anni e sarebbe stato il 1970. Gandhi è stato assassinato nel 1948, quando Lei aveva 25 anni.
[11] V. anche “Intervista durante il programma Lebensbilder”, Vienna, 09/07/1986.
[12] Leader politico del Movimento per l’indipendenza dell’India.
[13] Appellativo di Gandhi che significa “padre”.
[14] Lal Bahadur Shastri (1904-1966) fu il secondo Primo Ministro dell’India e una figura significativa nel Movimento di indipendenza dell’India. Shri Mataji ha detto che era un’anima realizzata.
[15] V. Shri Saraswati puja, Vancouver, 11/08/1990.
[16] Shri Mataji si riferisce forse all’idea di impartire nei villaggi un tipo di istruzione di base, più pragmatica di quella pensata per coloro che abitano nelle città.