Quarto Programma Pubblico, Lo Spirito, Sat-Chit-Ananda

Quarto Programma Pubblico, Lo Spirito, Sat-Chit-Ananda 1981-10-07

Talk duration
73'
Category
Public Program
Spoken Language
English

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S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Lo Spirito, Sat-Chit-Ananda Quarto Programma Pubblico Houston, Texas (USA), 7 Ottobre 1981

Shri Mataji: Bene, comincia.

[Warren Reeves fa un’introduzione di qualche minuto.]

Shri Mataji: Buonasera.

Pubblico: Buonasera.

Shri Mataji: Oggi è l’ultimo giorno, poiché devo partire. E voi potete capire che, una Madre che ha tanti figli, deve passare da uno all’altro: ha il desiderio di incontrare i suoi figli e si preoccupa e sente la mancanza di coloro per i quali nutre tanto amore. È molto difficile esprimere questi sentimenti, sono come onde, come se qualcuno ti estraesse qualcosa.

Non so davvero come ringraziarvi tutti. Senza di voi io non posso gioire di nulla. Come vi ho detto, se anche posso essere una capitalista ed essere dotata di tutti questi cosiddetti poteri, sono anche una assoluta comunista, non riesco a gioirne da sola. Devo condividerla con voi.

Per cominciare vorrei ringraziare il signor Sig Paulsen per avermi messo a disposizione questa bellissima chiesa. Ed anche tutti voi per avervi potuto manifestare il mio amore, per aver potuto instaurare un rapporto con voi, che avevo conosciuto in precedenza. Vi incontro nuovamente grazie a lui.

Devo ringraziare particolarmente Betty. È stata molto determinata. Mi ha scritto lettere, mi ha telefonato più volte, si è data molto da fare per farmi venire a Houston. Ha reso questi quattro giorni una fantastica visita per me. Dovete ringraziarla tutti per ciò che ha fatto: è davvero, davvero straordinario che lei abbia pensato a tutti voi e a condividere la sua gioia con tutti voi. Lei ha ricevuto la realizzazione in Australia. È una catena di ringraziamenti, e per questo devo ringraziare il dr. Warren che venne in India per la sua realizzazione, e io mi sono attaccata a lui. Correva in continuazione ed ha ricevuto la realizzazione.

Poi abbiamo qui altre persone dall’India. Nirmala Modi è venuta fin qui, è una sahaja yogini molto saggia. Poi abbiamo Hugo, sapete, che è venuto fin qui. È andato in Giappone dall’Australia, ha comprato queste attrezzature ed è venuto a New York e poi a Houston. Pensate quanto si sentono responsabili di dovervi trasmettere la verità, tanto da organizzare questo bellissimo programma. È venuta qui anche la moglie di Warren. Abbiamo anche un altro americano, Michael, che è di grande aiuto.

Il migliore di tutti, direi, è uno dei miei figli più anziani, il sig. Gavin Brown, che ha avuto qualcosa a che fare con Houston. E quando ho voluto che lui depositasse del denaro per il tour americano, non so perché, lui l’ha depositato nella banca di Houston. Io gli ho chiesto: “Perché, fra tutte, proprio Houston? Potrei non andarci mai”. E lui: “No, Madre, Houston è il luogo giusto”. E il denaro è ancora depositato nella banca di qui, forse per il programma dell’anno prossimo. Lui ha lavorato molto duramente e rimarrà qui. È una persona riservata ma sa molte cose su Sahaja Yoga, lo conosce in profondità. Vi spiegherà ogni cosa: come curare i vostri chakra, come sentirsi a posto.

Oggi, in questo giorno, vi parlerò dello Spirito. Vi ho parlato dei sette chakra, delle tre nadi, dei tre canali che si trovano dentro di noi. Ed oggi voglio parlarvi della natura dello Spirito.

Lo Spirito risiede in noi nel nostro cuore. È il riflesso di Dio Onnipotente. In sanscrito, questo aspetto di Dio, che è onnipervadente, il primo e l’ultimo, è chiamato Sadashiva, il Padre che non si incarna. Lo chiamiamo Geova, diciamo, o il Dio che non si incarna.

Questo grande aspetto che tutto contiene e che, inoltre, tutto manifesta, è riflesso nel nostro cuore come Spirito. Questo è l’aspetto del testimone: osserva da testimone il gioco della Sua energia, l’Energia Primordiale, lo Spirito Santo, per vedere ciò che è creato da Lei. Egli è l’unico a gioire del gioco. Osserva il gioco – lila - il divertimento.

È Lei che organizza tutto, è Lei a dividersi in tre poteri, è Lei a creare l’intero universo, è Lei a darci questa evoluzione, è Lei a renderci esseri umani ed è Lei che deve renderci esseri umani superiori. È lo Spirito Santo, lo Spirito Santo Primordiale e il suo riflesso è la Kundalini dentro di noi.

I due devono incontrarsi. Sono separati. Lo Spirito dentro di voi e lo Spirito Santo dentro di voi devono incontrarsi. Questo è lo Yoga, l’unione. Il seggio dello Spirito è qui, sulla sommità della vostra testa, ma negli esseri umani Egli risiede nel cuore; ovviamente esso ne esce anche e vi osserva. Non è nella nostra mente conscia, ma esiste e osserva l’intero campo. Nella Gita è chiamato KshetrAgnya, colui che conosce il campo, il conoscitore del campo. Egli sa tutto, osserva; osserva dove andiamo, cosa facciamo, a quali compromessi scendiamo, come inseguiamo la nostra ascesa, come ci dirigiamo verso ciò che è falso, ciò che facciamo: osserva tutto.

Lo Spirito Santo è Colei che riceve le informazioni e registra tutto in sé; ma le informazioni sono date dalla Deità che rappresenta il seme, ovvero lo Spirito di Gesù Cristo, Ganesha, che risiede nel punto in basso.

Lo Spirito è di per sé Sat-Chit-Ananda. Egli esiste nello stato di verità. Ora, noi non sappiamo cosa sia la verità. Si dice: “Dio è amore, Dio è verità”. Ora, cos’è la verità? La verità è questa energia onnipervadente. E questa energia onnipervadente è la natura dello Spirito, il quale vi dà la conoscenza assoluta. Ora badate, la conoscenza assoluta. Ad esempio, se dovete dire qual è la forma di questa (indica la cupola della chiesa dove si svolge il programma, ndt), direte che è una piramide. Bene, ma è positivo per una chiesa avere una piramide o no? Potrebbero esserci cento opinioni al riguardo.

Ma se chiedete a me, o ad un sahaja yogi, risponderemo: “Sì, deve essere una piramide”. Perché? Perché in una piramide esiste un coefficiente e voi sentite le vibrazioni. È assoluta, una conoscenza assoluta. È la verità quella che voi conoscete.

Se volete sapere se un individuo è falso o no, mettete semplicemente le mani in questo modo e chiedete: “Costui è sincero?”. Le vostre vibrazioni smetteranno di fluire, potreste addirittura avere delle vesciche, se fate questa domanda su qualcuno (falso guru, ndt).

Pertanto non si conosce mediante l’attività mentale. Come vi ho detto, una persona potrebbe presentarsi molto bene e comportarsi in modo tale da indurvi a pensare: “Oh, che bella persona”. Ma questo individuo è un’anima realizzata o no? Come lo saprete? Semplicemente rivolgendo le vostre mani verso quella persona inizierete a sentire le vibrazioni che emanano da lei e ne gioirete. Solo dopo la realizzazione possiamo davvero gioire di un’altra persona, gioirne veramente.

Un giorno, in viaggio per Singapore, mi fermai in un albergo di Calcutta, dove venne ad incontrarmi una grandissima anima. Si introdusse di nascosto nella stanza. Sapete, a volte capita che arrivino alcune di queste grandi anime che vivono sull’Himalaya. E mi vide e cadde ai miei piedi. E c’erano almeno cinque, sei sahaja yogi in altre camere che improvvisamente avvertirono un fresco straordinario, la gioia che si riversava su di loro, qualcosa di simile ad una doccia fredda. E arrivarono tutti di corsa, uno dietro l’altro.

“Cos’è successo, cos’è successo?”. E lui era ai miei piedi. Essi aprirono la porta e dissero: “Oh, Madre! Madre, com’è arrivata? Oh Madre!” E poi cominciarono a sentirlo. Lui gioiva di me, io gioivo di lui, e tutti loro gioivano di lui.

Non dovete dire se una persona è vera o no, non c’è nessuna deduzione mentale, avviene semplicemente, voi cominciate a sentire. Anche i bambini sono così, persino i bimbi piccoli. Se sono anime realizzate, diranno subito: “Questo è così, quello è così”, basta. Non esiste compromesso. Come si può scendere a compromessi? È quello di cui vi ho parlato ieri, che Cristo non scese mai a compromessi. Non avrebbe mai accettato compromessi. Come si può scendere a compromessi con l’oscurità se si è la luce? Quindi, la prima cosa che siete è la verità. Lo Spirito vi rivela la verità. Vi dice tutto di tutto. È la verità; la conoscenza pura è la verità. Come vi ho detto, Gavin Brown, quando ricevette la realizzazione, disse: “Mio padre non ha telefonato”. E mise le mani così e sentì un bruciore qui; e quando telefonarono, scoprì che suo padre era a letto con la bronchite, ed io gli avevo detto esattamente la stessa cosa.

Ora, l’altro giorno è venuta da me una persona affetta da sclerosi multipla, una malattia gravissima secondo i medici, ma non secondo me. E tutti mi indicavano gli stessi centri bloccati in lui. Naturalmente, avendo io studiato medicina al college, so che cosa significhino questi chakra. E questa persona mi disse di avere quel problema. Anche se non me lo avesse detto lo avrei saputo lo stesso. Tutti percepiranno lo stesso chakra bloccato. Quindi, voi siete la verità. Poi, dopo un po’ di tempo, non potete tollerare la falsità. Non potete tollerare la menzogna, insomma, noi siamo anche così, vi assicuro.

Ad esempio, se vi dico: “Venite, qui c’è una bellissima sedia per voi”. “Noi non vediamo nessuna sedia”. “Forza, sedetevi, la sedia c’è, credetemi, immaginate che ci sia una sedia”: insomma, nessuno accetterebbe una cosa del genere, no? “Noi non vediamo nessuna sedia: non c’è nessuna sedia”. “No, no, ce n’è una immaginaria, ce l’ho messa io, voi non potete vederla perché l’ho resa invisibile. Guardate, guardate, sedetevi e ve ne accorgerete”. Bene, voi vi sedete, state in quella posizione e dopo un po’ cominciate ad avere dei dolori. “Dov’è la sedia, perché ho dolori?”.

Questo è ciò che vi ha detto Warren, è qualcosa di molto pratico. Vi rendete subito conto che non è questo il modo.

Ora, il primo centro è molto importante: è quello dell’innocenza, quello che vi conferisce i poteri magnetici. Non solo nel senso che siete attraenti, che attirate la gente, ma magnetici nel senso che sapete se vi state dirigendo a nord o a sud. Gli uccelli hanno in sé questo potere, gli uccelli lo hanno. È così che si spostano in volo da un luogo all’altro: perché possono sentire il magnete interiore.

E una persona che sia pura fino a quel livello, non si perde mai, perché sa dove si sta dirigendo. Insomma, io ho quel potere, non ho mai avuto problemi del genere. Mi sposto a sinistra, a destra o in avanti. E mio marito, che si occupa di navigazione, dice: “Non ho mai incontrato un navigatore migliore di mia moglie”.

Ed è così spontaneo, insomma, io non devo pensarci, so per certo se si va nella direzione giusta o in quella sbagliata. Mi riferisco anche al movimento materiale.

Hanno tutti esperienza, hanno grandi timonieri e sono in possesso di tutte le mappe e quant’altro; ma io mi accorgo subito che state prendendo la direzione sbagliata, perché il magnete gira immediatamente. Ebbene, il magnete è posto in voi in quel punto, ma deve essere risvegliato. Quando è risvegliato, quando queste deità sono risvegliate, voi diventate la verità. Come quando entra la luce e iniziate a vedere tutto per quanto riguarda i vostri sentimenti, la vostra esperienza. E così diventate la verità.

Ora si potrebbe chiedere: “Come può la verità essere amore?”. È una domanda molto comune. La verità non può essere amore perché, insomma, se dite a qualcuno qualcosa che è la verità, potrebbe non gradirlo, potrebbe sentirsi infelice, potrebbe non piacergli e potrebbe esserne molto, molto preoccupato. Manu disse molto tempo fa: “Dovreste dire la verità e dovete dire cose che siano gradite gli altri: satyam vadet, priyam vadet”.

Allora dissero: “Non è possibile, è una situazione assurda, come si può fare?”.

Per questo Krishna pose qualcosa in mezzo, dicendo: “Satyam vadet, hitam vadet, priyam vadet”. Dite la verità, dite sempre la verità, ma dite qualcosa che sia hitam, ossia per compiacere il vostro Spirito. Questa è la condizione. E alla fine diventa qualcosa di molto gradita. All’inizio potrebbe non piacere, ma alla fine questa verità sarà molto apprezzata. Quindi Egli mise insieme tutti questi tre aspetti dicendo: “Dovete dire la verità, la verità deve far piacere allo Spirito, e alla fine la persona ne gioirà”.

Quindi, la verità è che tutto è illusione, ad eccezione dell’Amore divino di Dio che è onnipervadente e che potete percepire attraverso il vostro Spirito. Questo potere è dotato di telecomunicazione, è dotato di tutto ciò che voi avete creato con la scienza, può coordinare e collabora. Ha tutti gli angeli e tutte le grandi anime ad aiutarlo e a prendersi cura di voi. E soprattutto vi è la qualità di amare, esso vi ama. Non vi piomba addosso come una spada, vi dà il tempo di migliorare, di giudicare voi stessi, di elevarvi, di crescere, proprio come una madre si prende cura di suo figlio, perdonando i suoi errori e facendo in modo che il bambino cresca diventando un uomo completo. Quindi è amore, e l’amore che è così potente è la verità e non fallisce mai, non fallisce mai.

Ad esempio, ora potreste pensare alla morte di un uomo come Sadat[1]: “Madre, come lo spiega?”. Insomma, non si muore mai, questa è una cosa di cui non vi rendete conto. Lui può rinascere, e rinascerà in una condizione nella quale sarà molto più efficace. È morto all’apice della sua gloria. Intendo dire che è un martire. Se osservate da questo punto di vista, ovunque, in tutto il mondo (si rispetta il nome di) Sadat.

Sa-dat è anche un nome importante. Ma supponiamo che avesse perso la sua gloria e poi fosse morto: Dio non sarebbe stato clemente con lui, direi. Ma lui è morto in tutta la sua gloria e potrà rinascere. E potrà assumere una posizione dalla quale potrà svolgere un lavoro molto migliore in nome di Dio, nel campo di Dio, poiché ormai non dobbiamo lavorare in nessun altro campo.

Ne abbiamo avuto abbastanza di treni, non ne vogliamo più. Ne abbiamo avuto abbastanza di plastica, ormai ne abbiamo montagne. Abbiamo troppo burro intorno, troppo cibo, un po’ troppo di tutto, insomma, la casa diventa un ammasso di cianfrusaglie. Abbiamo esagerato in ogni campo. Abbiamo esaurito questa Madre Terra.

Ora cosa dobbiamo fare? L’unico campo nel quale dobbiamo darci da fare è il campo del lavoro di Dio. Prima però dovete connettervi e poi svolgere l’opera di Dio. E questa connessione si attua solo attraverso il vostro Spirito, quando diventate l’assoluto e avete la verità dentro di voi come una consapevolezza innata. È la consapevolezza che diventa la verità.

Quindi la prima qualità dello Spirito è che diventate la verità, conoscete la verità, siete saldi nella verità. Guardate Cristo: Egli non aveva niente a che fare con donne come Maria Maddalena, intendo, niente a che vedere, in quanto era virtù. Era innocenza. Ma quando vide che stavano per lapidarla, prese una posizione. Prese una posizione. Dovete prendere una posizione, ergervi nella verità. Egli disse: “Chi non ha commesso alcun peccato può scagliare la pietra contro di me”. E nessuno lo fece. Egli agì così perché era saldo nella verità. Prese una frusta e frustò quei mercanti che vendevano nel tempio di Dio. Quando era un bambino piccolo, andò a discutere con i sapienti. Persone così non hanno paura di niente. Che c’è da temere? Quando siete saldi nella verità, che c’è da temere? La verità è una luce tale da darvi un’immagine completa di tutto.

Non c’è niente da temere. Vostro Padre è compassione, un oceano di compassione. È un oceano di amore e un oceano di compassione. E adesso è dentro di voi. Chi è più potente di Lui? È molto facile per tanti esseri umani dire: “Oh, noi non crediamo in Dio”. Che ci crediate o no, Lui esiste. Chi dice: “Noi non ci crediamo”, è meglio che venga a ricevere la realizzazione e comprenda che è rimasto pochissimo tempo per simili affermazioni insensate. Intendo dire che al massimo potete dire: “Finora non ho percepito Dio ma, se lo sentirò, sono aperto”. Invece, su quale base lo negate? Quali basi avete per dire: “Non crediamo in Dio?”. Non solo dopo la realizzazione potete provare Dio, ma potete mostrare i Suoi miracoli.

Il secondo aspetto della natura dello Spirito è che è Chitta, è l’attenzione. È l’attenzione: significa che, quando diventate illuminati spiritualmente, la vostra attenzione diventa illuminata. Riguardo all’illuminazione, ciò che capiamo di queste luci (materiali, ndt) è che esse cadono qui e noi possiamo vedere le cose, tutto qui. Ma l’attenzione che viene illuminata agisce, lavora, ha cappi, ha armi, opera. Dovete verificare voi stessi in che modo la vostra attenzione agisce.

Oggi qualcuno è andato a dire ad una sahaja yogini: “Ero lì seduto e mi venivano tutti pensieri negativi, avevo sensazioni orribili nelle mani e non so perché stesse succedendo al programma”.

Lei ha risposto: “Tu sei venuto qui a rivolgere l’attenzione verso Madre e il Suo lavoro e a prestare attenzione al tuo Spirito. Se invece rivolgi l’attenzione a tutte le altre persone presenti qui, ti prenderai dei blocchi”.

È molto semplice: “Dov’è la tua attenzione?”. Fate questa domanda. È una domanda molto comune in una casa indiana; una madre chiederà al figlio: “Dov’è la tua attenzione?”.

Il fondamento della vita in India è chitta nirodh, ossia fissare l’attenzione in modo corretto. Dov’è la vostra attenzione? È sul vostro Spirito? Oppure è su qualcun altro, ad esempio: “Mio fratello è seduto qui, mia madre è seduta qui, oh, quella donna è molto cattiva, è gelosa di me”, tutte queste assurdità? Dov’è la vostra attenzione? Quando diventate realizzati, iniziate a vedere attraverso la finestra dello Spirito e la vostra posizione cambia.

Così come ora guardate me, poi venite qui e iniziate a guardare (gli altri) da questa posizione. Finché non siete realizzati state seduti dinanzi a me, ma quando siete realizzati venite qui e vedete gli altri da questa posizione, è la vostra fortezza. Lì nessuno può toccarvi. Da lì osservate gli altri, la vostra attenzione è distaccata.

Dopo la realizzazione l’attenzione diventa illuminata. Su qualsiasi cosa rivolgiate l’attenzione, essa agisce. Agisce indubbiamente, provate. Chi ha ricevuto la realizzazione dovrebbe provare. Sperimentate la vostra attenzione, ma l’attenzione deve essere pura.

Dovete purificare la vostra attenzione, e il miglior modo per purificarla è tenere aperto il vostro Agnya chakra. Quando questo centro, che è il centro di Cristo, è aperto – e vi ho mostrato che si può aprire soltanto recitando il Padre Nostro dopo la realizzazione – quando lo aprite, siete in quello stato nel quale la vostra attenzione è divina.

E vi stupirete di come le cose funzionino - anche le più piccole, quelle materiali, quelle inutili e quelle grandiose, quelle sottili e quelle sottilissime - e di come iniziate a crescere.

Quindi, la crescita deve essere raggiunta purificando la vostra attenzione. E, per purificare l’attenzione, occorre tenere aperto l’Agnya chakra ed essere in consapevolezza senza pensieri. Osservate qualcosa senza pensarci. Lo Zen ha detto la stessa cosa, ma penso che la gente non abbia compreso, sapete, prima della realizzazione è come parlare dei colori ad un cieco. Lo Zen ha detto la stessa cosa, guardare una cosa senza pensarci. Hanno creato degli schemi privi di significato, che si guardano senza pensare. Ma questo è possibile soltanto dopo la realizzazione. In questo modo il processo del pensiero si riduce al minimo e voi iniziate ad osservare da testimoni.

Lo stato dell’attenzione più elevato di questo è quando entrate in nirvikalpa samadhi, nello stato di consapevolezza senza dubbi. Ora, non si tratta di una assenza di dubbi dovuta al fatto che vi siete messi a discutere e altro, bensì è uno stato in cui si è privi di dubbi. Intendo dire che dal modo in cui parlate, in cui vi comportate, in cui è la vostra attenzione, potete rendervi conto di essere lì senza dubbi.

La discriminazione diventa tanto acuta da poter dire: “Questo è così, così e così”, senza alcun fanatismo.

Come vi ho detto stamattina, se un cieco si imbatte in qualcosa e dice: “Oh, qui c’è un serpente” credendo che si tratti di un serpente, se crede sia un serpente, è fanatismo. Infatti non ha occhi per vedere e, credendo si tratti di un serpente, dice: “Oh, qui c’è un serpente, io ci credo!”.

Invece, chi è dotato di occhi vede: “No, è una corda, è soltanto una corda”, e dice: “No, non è un serpente, è una corda”. Lui però ha gli occhi e, quando dice che è una corda, poiché l’ha vista con i suoi occhi, intende dire la verità; allora non è un fanatico, ma si fonda sulla verità. Questa sottile differenza la gente non la capisce. Il fanatismo deriva dalla cecità e la verità arriva grazie alla realizzazione. E a nessun costo rinuncerete alla verità, a nessun costo.

Quando iniziai la mia opera nel 1970, in qualche modo sapevo tutto di questi falsi guru e impostori, ne ero a conoscenza. E alla mia prima conferenza vennero circa....devono esserci state due o tremila persone, era una sala immensa; ed io feci i nomi di tutti questi individui fasulli, dissi chi erano stati nelle vite precedenti e ciò che facevano, chiamandoli per nome. E tutti erano stupiti di me, erano spaventati. C’era un Maharaja che era amico di mio marito, il quale venne a dirmi: “Oh, io sono così... sono molto spaventato per lei”. Ed io: “Perché?”. Rispose: “Questa gente è orribile. A loro interessano il denaro e tutti i loro profitti. Come ha potuto dire apertamente queste cose facendo i loro nomi? Le spareranno”.

Io dissi: “Che sparino. Starò a vedere chi mi sparerà”. Ribatterono: “Sa, le faranno causa”. Ed io: “Che mi facciano causa”. Sono passati molti anni, ma nessuno ha osato controbattere che io dico bugie.

Non esiste paura. Si ama, ma non si amano le persone sataniche, non si ama Satana. Di quei Satana che hanno danneggiato la Kundalini delle persone, rovinando tutte le loro possibilità di ricevere la realizzazione, pensate forse che come Madre dovrei dire che sono bravissimi individui? Io non sono un personaggio politico e non sto cercando di farmi eleggere. Non possono esserci compromessi. Ed è ciò che accade anche a voi.

Ma dalla vostra autostima, dalla vostra gloria, la gente si rende conto: “Ecco qui il leader”. E voi diventate la guida della gente. Potete farlo, non c’è niente da temere. Non dovrebbe esserci nessun compromesso, così come lui vi ha letto riguardo a Cristo, il quale disse che avrebbe sputato dalla bocca gli individui ‘tiepidi’. Se siete caldi, se siete diavoli, Lui vi combatterà; se siete freschi, siete miei figli. Ma la gente tiepida è statica, poiché è tirata da ogni genere di forza, e non vi è progresso di alcun tipo. Venite, arrivate, negativi o positivi: costoro si lasciano tirare da una parte e dall’altra. Non possono esserci compromessi con la verità. E allora vedrete che avrete la vera forza collettiva, le vere benedizioni di Dio, sotto ogni aspetto. Non dovete preoccuparvi del denaro, non dovete preoccuparvi di nulla; tutto funziona, ogni cosa funziona. Non potete credere fino a che punto funzioni.

Vi parlerò degli australiani: questi australiani incontravano molte difficoltà a trovare un posto nel quale stabilire un ashram. Un giorno, una delle ragazze mi telefonò in preda alla frenesia: “Madre, adesso non riusciamo a trovare un posto, non sappiamo dove andare, abbiamo venduto le nostre case e non abbiamo un posto dove andare”.

Io risposi: “Non preoccupatevi, domani lo troverete”. E lei rimase sorpresa che io le avessi detto che l’indomani lo avrebbero avuto. Dopo la telefonata lei andò a casa e ricevette una chiamata... insomma, ci fu una telefonata da parte di un agente immobiliare.

Quando andarono da lui il giorno seguente, egli disse: “C’è un ashram disponibile, vorreste prenderlo?”. E ad un prezzo molto conveniente hanno avuto una splendida casa per l’ashram.

A Londra avevamo una sorta di piccolo ashram ma trovavano molto difficile far vivere lì tutte quelle persone, perché volevano vivere tutte insieme. Dissero: “Madre, dobbiamo avere qualche stanza in più e un po’ di posto in più”. Risposi: “Va bene, pregate e funzionerà”. Non ci crederete, a Londra avevamo fondato una cooperativa e ci dissero che ci sarebbero voluti otto anni per ottenere una stanza da questa cooperativa. Questa è la velocità di Londra, l’opposto di quella americana. E nel giro di un mese ottenemmo una casa enorme, grandissima, con quindici camere e due grandi saloni di cui non sapevamo cosa fare, e ad un prezzo davvero conveniente: si dovevano pagare solo settanta sterline per settimana. Ma poi andarono a viverci i sahaja yogi, perché a Londra ne abbiamo a migliaia.

Allora mi chiesero: “Madre, e gli altri?”. E nel giro di quindici giorni ottenemmo un grande, enorme hotel con tutti i tappeti e tutte le tende ed ogni cosa a disposizione, posate, vasellame, c’era qualsiasi cosa si possa dire. Ogni cosa, a sole novanta sterline la settimana, per farci vivere felicemente almeno venti persone, con ampie stanze e grandi saloni. L’abbiamo ottenuta. Non ci crederete, ma è accaduto subito prima il matrimonio di Warren, e noi non sapevamo dove alloggiare tutti quelli che stavano arrivando per sposarsi qui. Ed hanno trascorso una bella luna di miele in quell’albergo. Non hanno dovuto pagare nulla.

Sì, funziona. Krishna ha detto: “Yoga kshema vahamyam”. Prima ottenete il vostro Yoga - non ha mai detto “Kshema yoga”, bensì “Yoga kshema vahamyam” – ottenete la realizzazione, conseguite il vostro yoga e, a quel punto, lo kshema, il benessere, agisce.

Tutto a quel punto è organizzato per voi, voi siete sul palcoscenico, ogni cosa funziona per voi, credetemi, accade così. Cosa c’è da affannarsi, cosa c’è da chiedere? Insomma, chiedete una cosa e ne ricevete mille, non sapete cosa farvene. Io davvero non so, non so che cosa fare con me stessa; essendo molto generosa, insomma, cerco di regalare molte cose, però la mia casa... oh Dio! Non potete immaginare, non potete immaginare. Per il loro matrimonio ho regalato cinquantuno sari, cinquantuno, pensando: “Ora mi prenderò un po’ di riposo dai sari”. Ma quando sono tornata erano di nuovo lì. Ora non so cosa devo fare, ne ho portati alcuni in America per regalarli; ma si dà e si riceve, ogni cosa, non se ne può più!

Ma l’unica cosa che io ho sempre chiesto sono i ricercatori: dove si sono persi? Dove sono? C’è ancora questa cosa. Devono essere salvati. Infatti, come vi ho detto, Cristo tornerà con undici poteri distruttivi, e non ci saranno domande, nessuna realizzazione; soltanto, tutte le forze negative saranno distrutte e quelli che entrano nel Regno di Dio risiederanno nel Regno di Dio, vi dimoreranno come residenti, come cittadini. Come Egli ha detto: “Se volete denaro, io vi darò oro. Ma io mi prendo cura di chi si affanna a cercare lo Spirito”. Voi attraversate la porta e Lui mangerà con voi, condividerà con voi. Per un’anima realizzata gli esseri umani più elevati sono i ricercatori.

Potreste essere re o altro, che importanza ha? In giro ce ne sono tanti. Ma un ricercatore agli occhi di Dio è l’essere umano più elevato, che deve diventare un essere umano superiore.

In questo modo la vostra attenzione viene colmata (di illuminazione, e avvengono) tanti di questi miracoli! Non potete immaginare quanti ne siano avvenuti ai sahaja yogi. Si può scrivere un libro alto così. Così l’attenzione diventa pura. Non potete proprio veder succedere cose negative, insomma, non vi piace proprio, a me viene da vomitare a volte per come sono le cose. Le cose di cui normalmente godete diventano spazzatura assoluta, non vi piacciono proprio, le priorità cambiano totalmente. Diventate automaticamente virtuosi; non devo dirvi io di essere virtuosi, semplicemente lo diventate, e iniziate a gioire delle virtù vostre e altrui. Iniziate a gioire delle altre persone perché l’attenzione diventa consapevole collettivamente. Il nostro sistema nervoso centrale è la nostra attenzione, ma questo sistema nervoso centrale diventa consapevole collettivamente, lo diviene.

Non siete preoccupati; se qualcuno ha il cancro, allora direte: “Cercherò di curarti”. Non avete paura di prendere il cancro, niente, non lo temete mai: “Ci proverò”. Tendete le mani così, in questo modo, e l’altro dirà: “Oh, mi sento molto meglio, non so, che cosa mi hai fatto?”. “Niente”. L’attenzione diventa così efficace, così potente, fa cose straordinarie e l’attenzione fra di voi stabilisce un rapporto. Si muovono tutte come le diverse gocce di un oceano, in un’onda d’amore, è bellissimo.

I bianchi arrivarono in India molto tempo fa in una veste o in un’altra. Ma quando sono venuti con me, dovreste vederlo, abbiamo alcuni filmati di come gli abitanti dei villaggi indiani, sapete, se li sono presi a cuore, hanno ballato con loro, hanno dato loro da mangiare, li hanno amati, è molto dolce. E scrivono loro lettere, è meraviglioso, non è solo un sentimento artificiale del tipo: “Io ti voglio bene, tu mi vuoi bene”, non è così. È proprio la gioia della compagnia di altre anime realizzate.

Si parla di cose grandiose: “Oh, siamo tutti fratelli e sorelle”. Sono tutte parole, chiacchiere, parole. Mentre voi diventate proprio così, dimenticate il vostro colore, dimenticate la vostra nazionalità, dimenticate ogni cosa, sentite soltanto: “Oh, quello è un sahaja yogi”. È un piano molto diverso, quello che raggiungete, nel quale vi sentite molto felici, gioiosi, e tutto è un divertimento.

E quando si tratta di aiutare, tutti si coalizzano. Quando si rendono conto che è in arrivo una forza negativa, si uniscono tutti. Fra loro non vi sono mai discussioni, mai. Cercano di tirare fuori quella persona (dalle difficoltà). Le diranno tutti, ciascuno con i suoi modi e metodi, che cosa sta facendo di sbagliato. Esiste una tale combinazione che io non devo mai dir loro nulla. Non devo dir loro, ad esempio: “Ora vi darò qualche lezione su come andare d’accordo fra voi”. Niente del genere, ci riescono da soli.

Non solo, ma uno dirà ad un altro: “Guarda, sono bloccato all’Agnya, vuoi aiutarmi per favore?” Questo (Agnya) significa che ho l’ego.

E l’altro risponderà: “Ci proverò”. Si aiutano a vicenda, senza sentirsi urtati, senza rimorsi per nessun motivo, senza rancore, senza gelosia.

Si instaura un rapporto come quello di un dito che non prova gelosia nei confronti dell’altro. Non sentite gelosie nei confronti delle altre cellule dello stesso Essere primordiale. Non è neanche necessario parlare di amore, voi siete nell’amore. Chiunque può vedere che siete amore. Vale davvero la pena vedere quanto diventiamo adattabili, silenziosi e felici, quando la nostra attenzione diventa consapevole collettivamente, poiché è quella la vera sorgente della gioia.

E la più grande qualità dello Spirito è che siete pura gioia. È gioia pura. Noi parliamo di felicità e di infelicità, di dispiacere ed estasi e di tutti questi termini. Ma la gioia è pura, non ha dualità, è una, singola, assoluta.

Io sto per lasciarvi e il mio cuore è straziato. La gioia è vedere questo, vedere che Nirmala soffre, sanguina; la gioia è vederlo e, quando me ne sarò andata, penserò a questo sentimento e ripenserò a voi e la gioia tornerà. Questa gioia dell’unione, anche nella separazione la provo, l’unione, l’interessamento. Non si può esprimere a parole questo impulso silenzioso del vostro cuore, che è anche gioia.

La gioia è assoluta e deriva dall’osservazione. Voi vedete qualcosa e ricevete la gioia. La gioia è la qualità di quando ci si sposta gradualmente dal cervello - l’attenzione per prima cosa arriva al cervello, soprattutto in Occidente, nasce prima nel cervello; significa che diventate l’attenzione, anzi, scusate, diventate la verità.

Ciò significa che iniziate a percepire sulle mani, comprendete e vedete che una certa cosa è così, che qualcuno ha un certo problema e perciò se ha questo blocco deve soffrire di artrite, sì, è vero. Iniziate a registrare, a scoprire, a controllare e a verificare di nuovo, e vi sentite soddisfatti di questo.

Quindi all’inizio l’attenzione non fa altro che cominciare a conseguire la verità. Tenta di percepire la verità; ma in questa fase è arida, soprattutto in Occidente è arida, perché in Occidente siamo fatti diversamente.

Poi leggiamo il libro “L’Avvento”, ci piace e lì troviamo tutte queste cose, la conoscenza e apprezzate ogni cosa, volete ascoltare il mio discorso e tutto quanto. Piace a tutti voi. È la conoscenza, perché voi percepite la verità, la conoscenza; questo è un dono del cervello. È il sentiero centrale che io definisco consapevolezza. Allora percepite la vostra chit, la vostra attenzione che è illuminata, e ne siete scioccati. Vedete accadere i miracoli, accadere di tutto, e ne siete meravigliati.

Poi la terza cosa che si verifica è la gioia, siete continuamente in gioia. Non riuscite a rimanere seri per più di due minuti; è molto difficile rimanere seri. Il senso dell’umorismo è così bello, non si usano mai volgarità o cattiverie o giudizi personali, anzi, è tutto bellissimo. Quando parlate, la gente sente i fiori emanare la loro fragranza verso di voi. Ogni azione che compite crea gioia, increspature di gioia.

Ogni movimento che fate, ogni cosa che vedete, vi procura gioia. In quel momento vi sentite completi. Quando vedete un bel dipinto, andate subito in consapevolezza senza pensieri e la gioia completa di quella creazione inizia a riversarsi su di voi e sentite soltanto la gioia. Allora diventate silenziosi, non parlate molto, non pensate, diventate la gioia, ananda. Quello è lo stato perfetto nel quale dovreste essere. È talmente bello che volete essere lì tutto il tempo.

La gioia è il movimento del vostro oceano di amore. È il magnifico movimento delle nuvole che osservate. È fantastico, ne venite sommersi e fate ogni cosa per amore, senza pensare che la fate per amore; non pensate così, lo fate e basta perché dà tanta gioia, che è la cosa suprema. Qualsiasi cosa al mondo possediate, non darà tanta gioia quanto la gioia dello Spirito che diventate. Non vi sentite mai soli, non siete mai annoiati. Che siate soli o con qualcuno, siete in gioia.

Si dovrebbe comprendere che, se ricevete la vostra realizzazione del Sé, o se qualcuno sostiene di guidarvi verso qualche linea di condotta positiva, dovreste valutare se sentite la pace dentro di voi, se siete in gioia. Lasciate perdere la consapevolezza collettiva, ma la vostra salute è a posto? Questo è proprio il minimo.

L’intero sistema si trasforma. Dico soltanto che dovreste avere raggiunto tutti questo stato di gioia quando tornerò qui il prossimo anno. E spero che crescerete in esso fondandovi saldamente sulla verità, crescendo in essa. Progredite in essa. È così bella e meravigliosa ed è ciò che vostro Padre vuole che abbiate. Egli è il Padre più generoso; non può gioire del proprio Regno finché non ve lo avrà dato, finché non vi avrà fatti sedere sul Suo trono. Questa è la gioia più grande che Egli vuole avere ed è ciò che voi dovreste conseguire, ciò che dovreste ottenere, ciò che è vostro diritto ricevere.

È questa la realizzazione del Sé: voi diventate proprio maestri. Non dovete consultare nessuno, sapete e basta. Dovete soltanto consultare il vostro Spirito mediante la vostra consapevolezza vibratoria, e sapete. Queste sono le benedizioni della realizzazione del Sé nelle quali dovete crescere e, man mano che progredite, iniziate a manifestare i vostri poteri: potete alzare la Kundalini, potete dare la realizzazione fin dall’inizio. Pensate, la Kundalini si muove sotto le vostre dita: nessuno può crederci, ma adesso è accaduto.

Persino grandissimi santi... sapete, c’è un grandissimo santo che ha più di centootto anni e che mi ha chiesto: “Madre, io ho impiegato migliaia di anni per ottenere queste vibrazioni, mentre questa gente le ha ottenute senza fare niente”.

Io gli ho risposto: “Perché l’hai fatto? Chi ti ha chiesto di farlo? Avresti dovuto fare con calma e le avresti ottenute”.

Lui è un uomo molto dolce, ma avendo conseguito questo mediante i propri sforzi, ha l’opinione di averlo ottenuto grazie ai suoi sforzi. Vi assicuro che non lo ricevete mai sforzandovi. Quando cessate di fare sforzi lo ottenete; magari in senso astratto, o magari...(Risate del pubblico)

Sì! Quando Buddha fu stanco, sfinito, esaurito, a quel punto ottenne la sua realizzazione. Quando smettete di sforzarvi, solo allora ottenete la realizzazione. Allora gli dissi: “Perché vantarti dei tuoi sforzi?”. È un uomo molto potente poiché ha fatto molte cose e cavalca sempre una grossa, enorme tigre. Poiché è stato malmenato - dice che qualcuno lo ha picchiato facendogli male - usa sempre una tigre. Ed è un individuo con l’idea di avere questi e quei poteri. Quando andai a trovarlo sapevo che lui aveva detto alla gente: “Madre è arrivata, andate ad incontrarla”, e altro; io sapevo che lui si trovava lì e così andai a trovarlo. Quando mi recai da lui, dovemmo camminare in salita per circa tre miglia. Io stavo salendo e quando arrivai lassù pioveva, ed ero completamente inzuppata. E si supponeva che questo individuo avesse poteri sulla pioggia. E quindi era molto arrabbiato, quando arrivai da lui era seduto su un piccolo sedile ricavato da qualche pietra. Faceva così, così, in gran collera. Io non dissi nulla, entrai nella sua grotta e mi sedetti tutta bagnata.

Lui mi raggiunse e chiese: “Madre, ha fatto questo per eliminare il mio ego?”.

Risposi: “Che cosa? Io non ho fatto niente. Che cosa ho fatto?” E lui: “Questa pioggia non mi ha dato ascolto”. Io dissi: “Ora non essere arrabbiato. Siediti. Non mi hai forse comprato un sari? Ma tu sei un sannyasi. Io non accetterei mai un sari da un sannyasi, figliolo. Tu hai un sari per me, non è vero? Perciò ho dovuto inzupparmi, diversamente non avrei accettato un sari da te”. Allora tutta la collera svanì, l’intera rabbia si sciolse. A quel punto dissi: “Era necessario che l’acqua scorresse sul mio corpo affinché tutte le pianure circostanti diventassero rigogliose, vibrate dall’acqua”.

Ma devo dire che egli è una grande anima, poiché non si rivolge a me come fanno i comuni esseri umani. Il suo stile è diverso, poiché mi riconosce, sa chi sono. È molto diverso, e verrà un giorno nel quale anche voi vi eleverete, vi innalzerete, crescerete e progredirete; e si vedrà la gloria di questa grandiosa Nuova Era, della nuova generazione, nell’assoluto rinnovamento dell’essere.

Oggi volevo parlarvi di alcune malattie di cui si soffre e di come tenerle sotto controllo; suggerirei un libro che abbiamo. Lo venderete a tutti?

Yogi: Ce ne sono pochi, Madre.

Shri Mataji: Non ne abbiamo molti. Quindi direi che chi ha partecipato a tutte le quattro conferenze dovrebbe acquistare il libro. Mi spiace che non abbiamo molte copie ma spero di spedirvele più avanti. È un ottimo libro nel quale potete vedere quali squilibri possono verificarsi; ad esempio come si contrae il diabete, il disturbo ai reni, i problemi di pressione sanguigna, come si deve riequilibrare il fegato e in che modo occuparsi della protezione. Tutte queste cose sono ampiamente descritte in questo volume. Direi che è un libro colmo di conoscenza. Ho sottoposto l’autore... direi che l’ho davvero tormentato. Ed ogni giorno lo vedevo arrivare tirandosi le orecchie e dicendo: “Non so quali errori commetterò”. Ed ogni volta che arrivava dicevo: “Ora, Gregoire, devi essere anche dolce. Non è molto dolce, sei ancora un intellettuale, devi essere un sahaja yogi. E un sahaja yogi è diverso da un intellettuale, quindi scrivi questo libro in un modo che sia dolce, amorevole, gentile”. Ed ho davvero cercato di contenerlo, di moderarlo.

Ma lui aveva scritto due capitoli colmi della sua erudizione, di tutta l’istruzione che aveva, ed era veramente come avere davanti un enorme masso al momento di aprire quel libro. Così un giorno gli ho detto: “Questi due capitoli mettiamoli alla fine del libro”, e lui è realmente crollato.

Ha detto: “Madre, come può farmi questo, è troppo!”. Ed io: “Ma perché, che problema c’è?”. Ha risposto: “Questi due capitoli sono l’introduzione del libro, come possiamo farlo? Insomma, sono all’inizio, come può metterli alla fine?”. Ho detto: “Gregoire, nel correggere il libro, ho notato che questi capitoli non hanno niente a che vedere con l’inizio, quindi mettili alla fine”.

E all’improvviso ce li ha messi, (poi ha detto:) “No, il libro è diventato meraviglioso”. E poi ha aggiunto: “In questo c’è un bellissimo gioco di Madre, poiché gli intellettuali non sono mai soddisfatti di un’unica lettura, e vorrebbero addentrarsi nella ruminazione intellettuale. Come quegli animali, sa, ad esempio le mucche, che quando mangiano, rimasticano il cibo già inghiottito, così. Quindi è meglio mettere questi due capitoli a loro disposizione”. Ho chiesto: “Ora non sei più arrabbiato con me?”. E lui: “No, è un’ottima cosa”. Ma questi due capitoli provano con certezza che lui è un uomo molto erudito. Gli ho chiesto: “Gregoire, quando hai letto tutti questi libri che hai citato?”. E lui: “Madre, sarà sorpresa, queste citazioni mi sono venute spontaneamente, non li ho mai, mai letti”. Ed io: “Non li hai mai letti?”. “Sì, sì, li ho letti in passato, qualche volta devo averli letti, ma mi è venuta in mente la giusta citazione al momento giusto”.

Ora sta per arrivare a Los Angeles, è un diplomatico del governo svizzero e sta per arrivare a Los Angeles direttamente da Roma, è una persona molto dinamica. Attendo con ansia la mia visita a Los Angeles. Se avete lì degli amici o altro potete scrivere loro, potete prendere l’indirizzo da qui così che potranno venire a vedermi. Adesso abbiamo organizzato tutte le nostre giornate, spiacente, contatteremo comunque qualcuno della Unity Church[2], ma tutti i giorni sono già organizzati. Va bene e, in ogni caso, le persone possono venire ovunque teniate i programmi.

Per qualsiasi altra cosa vogliate potete scrivermi. Mi spiace di non potervi scrivere, perché lavoro ogni giorno come ho lavorato qui: al mattino i seminari, la sera le conferenze. Va avanti così da anni ormai. Perciò a volte scrivo, ma non ho molto tempo; però qualcuno vi risponderà. Per qualsiasi domanda, qualsiasi problema, qualsiasi cosa, per favore scrivetemi. Sarò molto felice di ricevere lettere da voi e ci sono così tante persone che le selezionano e se ne occupano, pertanto riceverete senz’altro una risposta. Per favore, prendete il mio indirizzo dall’ashram, prendete l’indirizzo da queste persone. Qualsiasi cosa vogliate potete chiederla. Anche standovene seduti qui so che la vostra attenzione agirà. Gradualmente vi trasformerete e le vostre richieste si trasformeranno sempre più.

Che Dio vi benedica affinché sbocciate nella bellezza del vostro Spirito, così da glorificare vostro Padre e così che Egli si senta glorificato con il Suo amore colmo di grazia nei vostri confronti.

Molte grazie.

Oggi, se volete, potete semplicemente rivolgere le mani; se lo aveste fatto avreste ricevuto le vibrazioni. Sono sicura che oggi ci siano alcune persone nuove e anche loro dovrebbero sentire le loro vibrazioni sulla sommità della loro testa; potrebbero già percepire la brezza fresca, toglietevi le scarpe e la sentirete sulla sommità della testa.

Le registrazioni sono qui presso la “Unity Church”, potete acquistarle. Ne abbiamo anche inviate ventuno.

Warren: Le stanno già duplicando.

Shri Mataji: Le stanno duplicando. Abbiamo molte registrazioni a Londra e potete comprarle da questo signore. Non dobbiamo preoccuparci della questione del denaro, insomma, noi non ce ne preoccupiamo. Solo che, come vi avranno detto, abbiamo un piccolo problema con i nostri amministratori, per cui si deve dire che abbiamo il diritto d’autore, tutto qui. Non ci preoccupa quanto le fate pagare e cosa fate. Quindi potete acquistare le registrazioni come volete, ascoltarle e gioirne.

Quanti sono venuti oggi per la prima volta?

Warren: In diversi.

Shri Mataji: Adesso per favore toglietevi le scarpe. Poggiate la mano destra sul cuore e, per favore, chiudete gli occhi. Come ho detto, nel cuore risiede il vostro Spirito. Chiedete nel vostro cuore: “Madre, sono io lo Spirito?”.

In realtà, chi è già realizzato dovrebbe dire: “Io sono lo Spirito!”.

Per favore, domandate tre volte: “Madre, sono io lo Spirito?”. È una domanda molto, molto importante. Ora percepite la brezza fresca sopra la testa. Con la mano destra.

Chi è venuto per la prima volta sente la brezza fresca? Bene. Oggi, mentre parlate dello Spirito, esso, che è illimitato, agisce proprio. È straordinario.

Voglio ringraziare ancora tutti voi, la direzione della “Unity Church” e il vostro grande leader signor Paulsen, possa Dio dargli forza da voi e che possa svolgere il lavoro di Dio con la completa sicurezza che Dio è con voi, e tutti i poteri di Dio sono con voi. Tutti voi dovete consolidare questo, dovete tutti assumere questa posizione e dovete rendervi conto di essere anime realizzate.

Che Dio vi benedica.

Siete molto più belli! Non è vero?

Grazie.

Ora, abbiamo alcuni libri, non so come si organizzeranno.

[1] Presidente dell’Egitto assassinato dai fondamentalisti il giorno prima di questo discorso (quindi il 6 ottobre 1981) e definito da Shri Mataji un santo e un’anima realizzata.

[2] La Unity Church (lett. "Chiesa dell’Unità"), informalmente chiamata anche semplicemente Unity, è una chiesa di orientamento cristiano all'interno del più vasto movimento del New Thought, o trascendentalismo americano. La chiesa è stata fondata nel 1889 da Charles Fillmore e Myrtle Fillmore a Kansas City, nel Missouri, e ha oggi la sua sede centrale a Unity Village, sempre nel Missouri.

Unity of Houston Church, Houston (United States)

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