Programma Pubblico, Il lavoro di Dio e la negatività 1983-05-31
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Programma Pubblico “Il lavoro di Dio e la negatività" (riassunto?), Hampstead Town Hall, Londra (GB), 31 Maggio 1983.
Mi rendo conto che quando qualcosa è molto importante dal punto di vista di Dio, tutte le forze negative mettono in atto dei piani per rinviarlo, per ostacolarlo, per deviarlo o per creargli degli impedimenti. È davvero sorprendente. Oggi la cosa migliore sarebbe che vi parlassi del volere di Dio e di come noi esseri umani cerchiamo sempre di ostacolarlo. Il volere di Dio è molto semplice. Il Suo è un amore divino; Egli è compassione ed è l’oceano di misericordia. Egli ha creato questo mondo e poi gli esseri umani, solo per dar loro la cosa più alta nella vita: la gioia. La gioia è una cosa semplice, non ha dualità come la felicità presa in prestito. Ma in che modo diventiamo contro Dio e contro la gioia, e perché accade?
Come sapete, la nostra consapevolezza si sviluppa dal cervello verso il basso, e ciò che cresce verso il basso ci allontana da Dio. Alla fine dobbiamo raggiungere Dio, ma prima ci allontaniamo un po’ dalla consapevolezza di essere uno con Dio; solo per comprendere che la libertà deve essere usata nel modo giusto. Senza questo allenamento, senza questa educazione, non ha senso dare la libertà agli esseri umani. Avete visto i paesi liberi, cosa hanno ottenuto con la loro libertà: la bomba atomica per suicidarsi! È stupidità; è follia; è assurdo. Eppure lo abbiamo fatto. Ne siamo fieri e siamo ancora impegnati a far peggiorare sempre di più la nostra situazione. È così che ci muoviamo.
La consapevolezza, la nostra consapevolezza umana, ci era stata data per mettere alla prova la nostra libertà, per sperimentarla, per osservarla e per ottenere, infine, la libertà finale mediante la quale voi divenite lo Spirito. Alla fine dovete diventare lo Spirito.
Ma quando la nostra cosiddetta consapevolezza inizia a svilupparsi, la nostra preoccupazione non è verso lo Spirito. Direi che come un albero affonda le radici nella terra per stare in piedi e crescere, allo stesso modo anche noi abbiamo le radici nel cervello. E allora iniziamo a svilupparci sempre più in alto finché non compaiano le foglie, sboccino i fiori e nascano i frutti. Ma al contrario, ciò che ci accade è che, prima di raggiungere lo stadio di frutti, ci mettiamo a creare delle foglie artificiali e a gioirne. Diventiamo artificiali.
Nel momento in cui ha inizio la nostra identificazione con l’artificiosità, ci allontaniamo dalla realtà e iniziamo ad avere pensieri negativi oppure esaltati che sono contro Dio, perché è a causa di questi pensieri che creiamo la bomba atomica e tutto il resto. Ci sono quindi proprio due rami che si biforcano. Ad alcuni piace andare verso il lato sinistro, o l’attitudine negativa: distruggono se stessi, si affliggono e fanno cose di ogni tipo di cui possono morire, e nel modo più miserevole. Contraggono malattie di ogni genere, si torturano il corpo; torturano tutto ciò che hanno.
L’altro lato è il destro, con il quale invece torturano gli altri, li distruggono, li prevaricano. Entrambe le vie sono lontane da Dio, dalla sua grazia e dalla sua misericordia. L’interesse dovrebbe essere rivolto interamente verso lo Spirito. Solo allora ci muoveremo nella giusta direzione. Ma questo interesse si esaurisce molto facilmente negli esseri umani, perché essi hanno la libertà per farlo. Con il loro ego lo disperdono al punto che quando sviluppate lo stile di vita artificiale e superficiale, si perde anche la consapevolezza di Dio, che Egli esiste, che è Lui a dirigere lo spettacolo.
Diventiamo così compresi di noi stessi che pensiamo non ci sia niente di sbagliato. Facciamo questo, facciamo quello, e ci immergiamo in problemi di ogni genere. Ciò che stiamo facendo è veramente contro noi stessi, e noi stessi significa Dio, poiché Dio ci ha creati e ci ama. Noi non amiamo noi stessi. Se avessimo amato noi stessi, non avremmo maltrattato il nostro corpo e i nostri sistemi e ogni cosa che abbiamo, dicendo: “Che c’è di male? Perché non farlo?”. Dovete amare questo vostro corpo, questa vostra mente e questa società. Dovete amare qualsiasi cosa abbiate, poiché Dio vi ha creati con il Suo amore. Ma il termine stesso ‘amore’ è diventato una parola molto deformata.
Che c’è di male nella promiscuità? È amore? Vi dico che non lo è perché è contro natura e vi crea problemi, vi caccerete nei guai. Ma la gente può pensare: “Questa signora è una matrona, è antiquata e vittoriana.” Ascoltate, è un dato di fatto. Perché facciamo cose che ci distruggeranno? Voi non potete creare voi stessi. Non potete neppure creare una rosa, figuriamoci il corpo! Allora perché dovremmo essere contro noi stessi? Perché dovremmo essere contro la società che abbiamo creato? O contro l’intera nazione o le nazioni che abbiamo creato? Che cosa stanno facendo tutti questi politici, oggi? Combattono. Per che cosa? Guardateli. Non riesco a capire per cosa combattano. Forse per creare forze più distruttive, cose più terribili per distruggere esseri innocenti? Gli innocenti sono semplicemente messi in guardia, ma non sanno cosa fare. Non capiscono perché domani debbano morire solo perché alcune persone sono impazzite! E quelli che sono impazziti se ne stanno seduti alla guida dei nostri affari. È così che la negatività cresce dentro di noi e noi diventiamo negativi. Sono entrambe attitudini negative perché negano Dio.
Il primo crimine che abbiamo commesso è stato la negazione di Dio. Non temiamo Dio. Egli è compassione, è misericordia, è tutto. E soltanto per misericordia distruggerà il mondo. Non permetterà che siano commessi altri peccati contro di Lui. Egli distrugge anche in altri modi. Che cos’è il cancro? Cosa sono tutte queste malattie che insorgono nel nostro corpo? Non sono altro che le forze distruttive che abbiamo costruito dentro noi stessi. Non c’è da temere ciò che è esterno a noi, oppure qualche stella o attacchi extraterrestri. No. È dentro di noi che si sferra l’attacco, e di questo dovremmo essere consapevoli. Nel nome della libertà abbiamo raccolto dentro di noi tutti i germi della distruzione. È un processo talmente innato in noi che non siamo nemmeno consapevoli che questi attacchi stanno arrivando, che esistono. Siamo del tutto soddisfatti di noi stessi, della nostra vita artificiale, delle etichette e dei manierismi superficiali.
Innato, dentro di noi, risiede lo Spirito che vuole illuminarvi, darvi la pace, la beatitudine e la gioia del nostro essere. Questa lampada meravigliosa che voi siete è stata creata con uno scopo. Deve essere illuminata. Rispettate voi stessi! Al giorno d’oggi non è rimasta la parola ‘rispetto’ nel dizionario. Rispettate voi stessi! Dobbiamo rispettare questa lampada che ha in sé la luce dello Spirito e dovrebbe essere illuminata. E facciamo in modo di essere una lampada che mostri anche la gloria. Dio ha creato per noi un mondo meraviglioso, ma con la nostra ignoranza, con la nostra cosiddetta libertà, abbiamo rovinato moltissime cose. È sconvolgente vedere dove la gente sta andando a finire: direttamente all’inferno! Per una Madre è motivo di grande preoccupazione. Come fermare questa caduta? Come tirarli fuori? Come far loro comprendere il loro pregio, il loro valore? Non dovreste dare per scontata la vita umana. È una vita preziosissima che è stata creata attraverso numerosi processi. È stata creata con grande difficoltà. Non dimenticate che dovete diventare lo Spirito senza il quale la vostra vita è uno spreco. Anzi, l’intera creazione è uno spreco, perché voi siete il punto più elevato della creazione. Siete l’epitome di questa creazione.
E cosa state facendo? Dobbiamo formare dei nuclei che parlino apertamente di Dio. Mi ha sorpreso vedere che in questo paese la gente non ama parlare di Dio, non si può parlare di Dio. Vi immaginate una situazione in cui non si può parlare del vostro Creatore o dire che la religione non ha significato? Oppure formate qualche organizzazione segreta in cui non può entrare chiunque e dite: “Ora apparteniamo ad un certo culto”. Come può Dio avere dei culti? Pensateci. Come può avere chiese, templi e moschee separati? Come è possibile diventare fanatici in nome di Dio? Ci pensate? Ma è questo che abbiamo fatto a Dio! Siamo diventati fanatici. Esiste una pietra che, quando viene toccata da Lui, diventa oro. Quando Egli tocca qualcosa, questa diventa d’oro. Ma deve esserci una pietra. Quando tocca gli esseri umani, essi diventano come prigionieri. È per questo che c’è tanto fanatismo. È un problema diffondere queste notizie e il messaggio che siete lo Spirito e che dovete diventare lo Spirito.
La mia madrelingua è il marathi e, grazie a Dio, sono nata nel Maharashtra che è una terra di santi. Migliaia di santi vivono in questo paese. È la tradizione; è molto spirituale. La spiritualità è la tradizione del luogo in cui sono nata. Maha significa grande, e rasthrasignifica nazione. Vige la tradizione della spiritualità e non delle droghe, dell’alcolismo e di altri ismi. La spiritualità è la tradizione di questo paese in cui nacque un semplicissimo poeta chiamato Namadeva. Era un sarto, un semplice sarto. Eppure ha scritto molte dolci poesie. Vi spiegherò ciò che dice: “Un bambino sta facendo volteggiare in cielo un aquilone. Egli guarda il cielo; parla di varie cose con gli amici, muovendosi su e giù, ma la sua attenzione è sempre concentrata sull’aquilone”. Poi: “Una donna porta in braccio il suo bambino mentre svolge i lavori domestici, versa l’acqua al marito, si siede con il piccolo per cucinare e poi si alza per fare il bucato. Il bambino le riposa in grembo. Ma l’attenzione della madre è sempre sul bambino.
“C’è una donna che sulla testa porta in precario equilibrio una brocca d’acqua. Cammina insieme con altre donne. Sebbene camminino insieme ridendo, sorridendo e chiacchierando tra loro, la loro attenzione è sempre sulla brocca d’acqua”, nel senso che l’attenzione è sullo Spirito. Allo stesso modo, anche se dobbiamo vivere qui, è assurdo non avere l’attenzione sul nostro Spirito che dona il senso ultimo della vita. Ma non appena ci si mette a parlare di qualcosa di spirituale, la gente pensa che si tratti di un mucchio di sciocchezze a cui non dare ascolto.
Vogliono sentire parlare sempre delle stesse cose mondane. Se si tratta di una trasmissione, diciamo, del Partito Conservatore o Laburista, ascolteranno anche per ore questi argomenti così terreni. Lo ascoltate ogni anno. Ma se qualcuno dice: “È tutto artificiale, avete qualcosa di maggior valore dentro di voi; ascoltate con attenzione”, pensano che non sono venuti per ascoltare queste cose. “Che cosa ci sta dicendo questa madre?”. Ma ora svegliatevi e sorgete. Dobbiamo comprendere ad un livello differente ciò che questa gente ha fatto finora e che noi abbiamo accettato. Ciò che abbiamo dato per scontato per tutti questi anni è oltre l’orizzonte. Una stella risplende dentro di noi ed è il nostro Spirito.
La gente ne ha parlato, ha parlato di Dio, ha creato un altro culto affermando di svolgere l’opera di Dio. In nome del “lavoro di Dio” le donne si mortificano (bendando le gambe e tormentandosi la carne). Pensate! Fanno queste cose orribili nel nome di Dio. La spiegazione è che dovete sottoporvi a mortificazioni. Perché mai dovreste mortificare voi stessi?. “Perché lo ha fatto Cristo”. Ma voi siete forse Cristo? Questo significa che qualsiasi cosa fatta da Cristo è stata inutile, dato che è stato necessario anche un vostro piccolo contributo! Tutto ciò che è stato fatto è stato più che sufficiente, perché Cristo era il Principe. E se un principe deve subire delle mortificazioni, che c’è di così grandioso? Lo ha già fatto Lui ed ha lavorato per noi. Egli deve essere illuminato dentro di noi ed è così che dobbiamo ottenere la nostra realizzazione. La cosa più semplice da fare è mettersi a fare domande, ma la cosa migliore è ottenere la Realizzazione. Oggi è la cosa più importante. Naturalmente, in queste circostanze, per come sono gli esseri umani, non funzionerà molto in fretta. Sono molto sicura di questo, ho fatto del mio meglio. Dovete sollevare la Kundalini come le montagne. È proprio come sollevare le montagne. Vi sentite molto stanchi ed esauriti. E inoltre non vogliono apprezzarlo. Quindi non sentitevi frustrati; non sentitevi feriti.
Sono sicura che, lentamente ma costantemente, nei vostri occhi la gente vedrà come la vostra vita si è trasformata in gioia, felicità e comprensione. Si accorgerà di come siete diventati amorevoli e allegri e allora crederanno che per voi esiste una vita migliore. Alcuni sono così in cattivo stato che vedono tutto nero. Sono così delusi che hanno rinunciato a tutto. Hanno proprio rinunciato. Dicono: “Ora basta, abbiamo fatto di tutto e adesso non vogliamo fare nient’altro”. L’ho visto in Francia. Discutono del collasso e dell’imminente distruzione del mondo. Dicono: “Facciamola finita; ne abbiamo abbastanza. Provochiamo la distruzione finale con una bomba atomica o qualcos’altro. Facciamola finita!”. Che disperazione! Riesco a comprendere la disperazione di chi la pensa così, di coloro che ne sono coinvolti. Me ne preoccupo. Non ho dubbi che ci si debba sentire disperati.
Anche i Sahaja yogi, qualche volta, sono turbati e si disperano molto dicendo: “Lasciamo perdere, Madre. Smettiamo e basta”. Ma io non so come spostare la mia attenzione dallo Spirito. Se potete provarci, cercate in ogni modo di rimuoverlo. Ma non potete, perché siete qui. Qualsiasi cosa sia, combatterete per salvare il maggior numero di persone. Quindi, devo dire a tutti i Sahaja yogi che di quando in quando si sentono frustrati, che non dovrebbero sentirsi così. Dovete conservare il vostro coraggio e la vostra capacità di comprendere se provate sentimenti per gli altri e, se mostrate interesse per loro, essi vi capiranno e voi sarete in grado di salvare e di emancipare un numero sempre crescente di persone ed esse entreranno nel regno di Dio. Come gioite voi, anch’esse gioiranno.
L’unico ostacolo è che sentirete che ancora molti si perdono. Non importa. Dovete lavorare duramente; dobbiamo renderci conto che ci sono delle forze negative che li spingono verso il basso. Sono ignoranti e non sanno che c’è una vita oltre questi conflitti mondani: la vita eterna di bellezza e gloria. Ma sono sicura che, a poco a poco, funzionerà. Soprattutto per quanto riguarda questo incontro. Hanno molti alti e bassi e tutto questo li ha scoraggiati.
Però occorre capire che il lavoro di Dio è da Lui benedetto. Egli vi elargirà tutte le benedizioni e l’aiuto affinché eseguiate i vostri desiderati doveri di Sahaja Yoga. Il tempo sta passando; è rimasto davvero poco tempo. Sta scadendo ed è questo il motivo della crescente disperazione. Proprio la disperazione ha determinato l’avvento di Sahaja Yoga su questa Terra. E dovreste sentirvi più forti per combattere questi ostacoli che sentite intorno a voi, e per realizzare lo Scopo Ultimo di questa creazione.
Che Dio vi benedica!