Programma Pubblico, Quando cresceremo / Dovete essere responsabili 1982-06-10
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S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Quando cresceremo / Dovete essere responsabili Programma Pubblico Hampstead, Londra (G.B.), 10 Giugno 1982
È bello essere di nuovo a Hampstead. Mi è sempre piaciuta Hampstead poiché, come vi ho detto, molte grandi personalità spirituali hanno vissuto in questa zona di Londra. Hanno preferito questa zona ad altri luoghi. Pertanto ritengo che anche molti abitanti di questa area debbano essere spirituali e debbano essere nati con l’idea di ricevere la realizzazione del Sé. Questo in cui siete nati è un periodo molto importante, il più importante nella storia dell’universo.
Siete stati creati esseri umani per diventare il vostro Spirito. Non c’è niente di intermedio. Se siete dotati di intelligenza, intelligenza pura, potete capire tutto questo. Dovete mettere alla prova la vostra intelligenza su questo. Tutto ciò che pensiamo, tutto ciò che riusciamo a vedere e ogni nostro tentativo di organizzazione derivano per lo più dai nostri condizionamenti e non dallo Spirito, poiché non abbiamo toccato lo Spirito. Abbiamo però innata una sensibilità che ci fa comprendere che questi sono tempi molto importanti, che deve esserci qualcosa di grandioso nell’atmosfera, che ci sono molte persone che stanno ricercando. È notevole. Intendo dire che se ciò non sfiora la vostra attenzione, vuol dire che non siete vigili.
Vi sono persone di ogni tipo, di ogni genere, ma sono stati pochissimi i ricercatori di questo calibro. Ora, l’Inghilterra ha i suoi problemi e Londra ha le sue peculiarità. Nonostante io viva a Londra ormai da circa otto anni e mezzo, sento che la ricezione della verità è stata molto, molto scarsa – e magari io sono più fortunata di altri - direi che si tratta ancora una volta di condizionamenti di altro genere che prevalgono nella mente.
Per prima cosa abbiamo avuto, diciamo circa venticinque anni fa, il condizionamento della scienza; ma gli scienziati stessi l’hanno confutato. Essi stessi hanno sfidato la scienza e si sono resi conto che non è così soddisfacente essere scienziati.
Poi sono arrivati gli intellettuali. I libri hanno iniziato a inondare il mercato, libri di ogni genere, si può leggere di tutto. Tutti sanno tutto. E quando iniziate a leggerli, vi create delle idee. E vi create idee anche riguardo alla verità.
Ciò che non avete mai visto, ciò che non avete mai percepito, non potete concepirlo. Dovete vederlo.
Ad esempio io non avevo mai visto Hampstead prima, e l’idea iniziale di mio marito fu di comprare casa a Hampstead. Sorprendentemente ne fui molto felice, e dissi di andare a vedere. Se mi fossi creata delle idee senza aver visto, sarebbero state errate. Devo dire che il mio modo di vedere è diverso da quello degli altri.
Il posto mi piacque immensamente, ma lui (il marito di Shri Mataji, ndt), a causa della distanza ed altro, disse: “Non va bene”. E naturalmente sono prevalse le sue idee; non ha importanza. Ma il fatto stesso di vedere vi fa capire.
Ma che cos’è la realizzazione del Sé? Non è soltanto vedere. Quando venite a Hampstead voi non la vedete, ma la sentite, la percepite.
Ora, molti dicono di riuscire a sentire, ma anche l’idea di sentire è alquanto condizionata. Ad esempio, a certi bambini piace coccolare delle piccole bambole. Provano un sentimento per la bambola, ma solo Dio sa come lo provano: magari a livello fisico, oppure anche da un punto di vista emozionale potrebbero forse provare un certo senso di sicurezza con la bambola. Da un punto di vista psicologico potrebbero trarre una certa gioia dalla bambola, o magari la sua immagine rievoca qualcosa di depositato nel loro inconscio ed è per questo che si sentono così vicini ad essa.
Ma un’anima realizzata non prova queste sensazioni per una bambola, nemmeno se è un bambino. È sorprendente. Dovete vedere l’atteggiamento dei bambini realizzati verso le bambole. È davvero sorprendente. Ad esempio, ho comprato a Londra due bambole per le mie nipoti ma loro le hanno rifiutate completamente. Hanno detto: “Che bambole sono mai queste?”. Ed io: “Perché?”. “Sono tristi”. Ho detto: “Non sono tristi.” Hanno risposto: “No, guarda le loro labbra. Vedi, le labbra di queste bambole assomigliano proprio a becchi d’anatra. Sono risentite. Sono arrabbiate. Non sono realizzate”. È così.
Se siete persone felici, l’intero aspetto del vostro viso cambia; e loro riuscivano a vederlo, riuscivano ad avvertirlo. E le hanno rifiutate: “Non vogliamo queste bambole”. E la volta successiva ho dovuto girare tutti i negozi; prima di tutto (le bambole) erano di plastica, e a loro la plastica non piace. In qualche modo le persone realizzate non amano la plastica, automaticamente. Non vogliono indossare abiti di plastica, non vogliono indossare abiti di nylon, non vogliono mettere abiti (di tessuti) misti, è molto difficile; devono avere vestiti di cotone. Persino se ne hanno uno solo, indosseranno quello tutto il giorno, dalla mattina alla sera, sempre lo stesso. Vedete, è una sensibilità diversa che non abbiamo prima della realizzazione. Loro hanno una sensibilità differente e amano bambole il cui coefficiente emani vibrazioni.
Ma è molto difficile trovare oggi bambole così, è impossibile. Infatti dove sono oggi questi artisti che erano anime realizzate e che realizzavano bambole? Ho visto che (le nipoti) si costruiscono da sole le bambole con qualcosa. A volte useranno i miei sari o qualcos’altro. E poi dormono insieme a loro.
Occorre comprendere che ciò che percepite dopo la realizzazione non è quello che sentite attraverso il cuore o i condizionamenti, magari anche di anni. Se ad esempio avete vissuto per molti anni con una donna con gli occhi blu, possono piacervi le bambole con gli occhi blu. Può accadere in quanto avete in testa quella immagine. Può piacervi. O magari, avete una balia con gli occhi blu e può piacervi una bambola così.
Si tratta di tutti condizionamenti psicologici molto radicati in voi, ma lo Spirito non ha condizionamenti. È libero. E che cosa sente? Sente la gioia della creazione, cosa di cui noi non siamo capaci. Prima della realizzazione non possiamo sentirla. Sapete, quando vediamo qualcosa, dov’è la gioia?
Se ora ad esempio un uomo pignolo arriva qui, dirà: “Oh Dio, che cose! Ho dovuto togliermi le scarpe e stare seduto così, le sedie erano orribili e non riuscivo a starci seduto, erano scomodissime, il colore era bianco dappertutto. Non riuscivo a sopportarlo”, e non so cos’altro. Inizieranno i pensieri.
Se comprate qualcosa accade lo stesso. Se vedete qualcosa accade lo stesso. Non c’è gioia. Iniziate a pensare; oppure, per evitarlo, potreste iniziare a scrivere poesie sull’argomento. A volte sono così artificiose, alcune poesie sono così artificiali che potete notare chiaramente come l’autore sia solo un sadico che vuole farvi piangere, come Lord Byron. Potete notare molto chiaramente come costui non abbia alcuna sincerità di intenti. Non è sincero. Questa sincerità non potrete avvertirla a meno che non siate realizzati, poiché una poesia simile non vi piacerà affatto, sia che comprendiate la lingua o meno. Tutto il tono emanerà vibrazioni orribili; e l’essenza di ogni cosa non è altro che vibrazioni. Ogni cosa è soltanto vibrazioni, il resto è zero.
Noi siamo soltanto le nostre vibrazioni, che emanano poiché ora siamo connessi con lo Spirito. Ma anche diversamente, che siate connessi con lo Spirito o no, emanate comunque vibrazioni. Però sono vibrazioni prive di luce.
Inoltre voi potete sentire perfettamente le vibrazioni di una persona. E come potete sentirle? Sui vostri centri. Tutti i vostri centri si attivano e voi iniziate a sentire sui vostri centri. Questo significa che iniziate a percepire tutti i vostri centri, cinque (indica le corrispondenze dei chakra sulle dita), sei e sette (indica sulla mano i punti corrispondenti al Muladhara e al Sahasrara).
Potreste anche non sentirli sulle dita: ancora oggi alcuni di noi sahaja yogi potrebbero non sentirli, dopo tanto tempo, poiché hanno un Vishuddhi chakra in pessime condizioni. Penso debbano aver fumato per dieci vite (risate) danneggiando orribilmente il Vishuddhi chakra. E forse non si possono sentire (sulle mani) in quanto (il fumo) si è depositato completamente sulla guaina mielinica[1] dei nervi. Questa è una questione diversa. Ma voi avrete la percezione sui vostri centri. E la percezione sul centro è espressa sul vostro sistema nervoso, e quando si tratta (di conoscere qualcosa, ndt) voi sentite sui vostri centri e sapete. Sapete proprio e sapete sotto forma di consapevolezza vibratoria.
Questa consapevolezza vibratoria deve crescere, senza dubbio. Questa sensibilità deve crescere, è indubbio. Ma per prima cosa occorre toccarla. Se non viene nemmeno toccata, come può crescere? Ma noi siamo così condizionati che ci dedichiamo a cose molto allettanti superficialmente.
Sahaja Yoga non è così. È la verità. È la realtà. Ovviamente non si può pagare per la realtà.
Insomma, come si può pagare? Se è la realtà non si può pagare. È semplice. Non si può dire artificialmente di essere anime realizzate. Non si può. E anche se lo dite... in Portogallo ho incontrato una ragazza subdola che voleva stare appiccicata ai sahaja yogi in quanto era molto negativa e voleva disturbarli.
Venne al programma e mi disse: “Oh, sento perfettamente, Madre, sento le vibrazioni”. Io la guardai ma rimasi in silenzio, in quanto sapevo che non era vero. Non dissi niente poiché non volevo creare problemi.
Ma quando tornò il secondo giorno le dissi: “Perché mi dici bugie?”. “No, no, no”. Ed io: “Sì, mi stai mentendo. Devi essere sincera. Che cosa ci guadagnerai? Con il tuo comportamento subdolo, facendo il gioco delle forze negative, che cosa ci guadagni?
Tu sei lo Spirito, lo Spirito è dentro di te, devi diventare lo Spirito: è la tua gioia, è la tua proprietà, è il tuo Sé, che ti è sconosciuto. Perché non essere onesta al riguardo e raggiungerlo, invece di ingannare te stessa e poi ingannare altri sahaja yogi? Che senso ha? Qual è il guadagno? Perché fai il gioco delle forze sataniche? Perché invece non fai il gioco della Forza divina?”.
Lei rispose: “No, no, no, io le sento”. Ed io: “Guarda, non dirmi bugie. So per certo che non le senti, e se non sarai onesta non verrai più al mio programma. Devi essere onesta con te stessa. Se non sarai onesta io non ti vorrò qui”.
Ma la disonestà a volte raggiunge un limite davvero assurdo, in quanto l’onestà arriva soltanto fin dove potete vedere. Ad esempio voi potete vedere che qui la tinta è bianca, bene. Fin lì siete onesti. Ma se vi mettete a dire: “Io so chi lo ha tinto, so chi ha eseguito il lavoro e so qual è la ditta” e altro, questo non è vero. Quindi l’onestà arriva solo fin dove sapete.
Oltre questo, se vi mettete a parlare poiché avete letto qualcosa da qualche parte o ne avete sentito parlare, è sbagliato. Questo non è essere onesti. Pertanto dovete avere onestà e apertura mentale.
Dovete essere onesti e di larghe vedute, così da poter vedere per conto vostro; infatti, come vi ho detto, questo non è un luogo come altri in cui andate e diventate membri, niente del genere. Per prima cosa dovete ottenere la realizzazione. In secondo luogo dovete crescere in essa. Chi non ci riuscirà sarà lasciato fuori. Non ci si può fare niente. Fino a che punto ci si può spingere con la gente, fino a che punto le si può parlare?
Sapete, non esiste alcuna forza vincolante. Voi siete completamente liberi di rinunciarvi o di prenderla. Se volete prenderla, benissimo. Se non volete accettarla, nessuno vi costringerà assolutamente a farlo, in quanto non si può forzare.
Si può forzare un cavallo a mangiare - questo è possibile - ma non si può costringere nessun essere umano ad essere un’anima realizzata. Non si può. Non solo deve chiederlo lui, ma poi deve lavorare per questo. È una cosa straordinaria quella che chiedete, ed è la cosa più grandiosa che ottenete. È resa facile, direi. Questi tempi sono così. Sembra facile, ma non è così facile.
In Sahaja Yoga vi sono più persone che rinunciano di quante ne rimangano. È naturale, poiché dovete essere onesti. Dovete essere molto onesti con questo e dovete provarci.
Ad esempio, in Spagna ho incontrato cinque, sei signore e due uomini che sono venuti a trovarmi. Quando uscii ero molto riluttante ad avere a che fare con loro. Ma sapete, tutti i sahaja yogi erano così colpiti da loro, non so perché: “Oh, Madre, sono così bravi! Non sa, sono venuti ed hanno guardato la Sua fotografia ed hanno fatto questo ed altro”. Dissi: “Va bene, se volete ci proverò, ma per qualche motivo non penso che funzionerà granché”.
E loro pensavano di aver trovato un ottimo gruppo di persone, sapete, dei veri sahaja yogi. Chiesi: “Avete sentito le loro vibrazioni?”. E loro: “No, Madre, stavamo aspettando Lei”. Io dissi: “Va bene, non importa, lo faremo, daremo loro un’occhiata”.
E la prima domanda che (quelle persone) fecero fu: “Madre, perché i sahaja yogi non fumano?”. Io risposi: “Perché non vogliono!”. Insomma, è forse questa una cosa da chiedere? Vuol dire che è del tutto normale fumare? Non riuscivo proprio a capire questa domanda. Una di loro mi disse: “No, noi non vogliamo perdere la nostra libertà di fumare e la libertà di bere”. Ed io: “Pensate di essere liberi? Voi siete schiavi. Non riuscite a smettere nemmeno se volete. Io posso liberarvene, o meglio la vostra Kundalini può liberarvene, ma voi non potete farlo. Anche se volete non riuscite a smettere; ma qui loro semplicemente smettono. Io non glielo dico, non li costringo mai, ma accade semplicemente poiché, se ricevete il nettare della vita, non vi curate delle altre cose insensate. È così semplice”. Ma loro erano così intimoriti dallo stile di vita dei sahaja yogi, i quali non fumano e non bevono tutte le sere, che dissero: “È impossibile”. E se ne andarono. Riuscite a immaginare? E questo alla nostra prima conversazione.
Ma poi al programma vennero persone dal carattere straordinario. Io ero così felice, molto felice e colma di gioia. Tutti chiedevano: “Madre, perché?”. Forse a volte mancavano un po’ di ricettività, forse, secondo i sahaja yogi. Ma io potevo sentire che le mie vibrazioni erano assorbite da loro, fluivano completamente, l’energia li penetrava; e poi dissero: “Ah, l’abbiamo ricevuta!”. Persone straordinarie ed anche molto erudite, alcune di loro, e molto competenti riguardo a ciò che dobbiamo raggiungere. Ero sorpresa: in Spagna ci sono persone che conoscono perfettamente il sanscrito e tutto il resto, conoscono molto bene Chaitanya e altro. È davvero sorprendente; io pensavo che la cultura esistesse solo in Inghilterra. Non è così e ne ero sorpresa.
Erano tutti a conoscenza dei chakra, ne conoscevano il significato, si erano documentati su tutto. Chiesi: “Quando avete iniziato?”. E loro: “All’età di circa dieci anni”. Io dissi: “A dieci anni? Come?”. E loro: “Non riuscivamo proprio ad accontentarci delle risposte che ci venivano date qui”. Io dissi: “Che gente matura”. Così tanti di loro (si erano documentati) fin dall’età di dieci anni; e avreste dovuto vedere come erano, e riconoscono Sahaja Yoga e l’effetto straordinario che ha ed il lavoro che sta svolgendo.
Sareste stupiti del modo in cui queste persone si sono comportate nei confronti di Sahaja Yoga. Allora ho detto: “La prossima volta non rimarrò a Londra. Andrò in Spagna” (risate). Sì, dico davvero. Vi è una sorta di ricettività e non vi è alcuna barriera nelle loro menti. È una intelligenza così pura, acuta, in grado di comprendere: “È questa la cosa (giusta), quindi dove stiamo correndo?”
Sapete, quella volta ho davvero avuto la sensazione di aver sprecato otto anni in questo Paese. Per un momento ho davvero pensato: “Oh, Dio!”.
Ma, vedete, l’importanza di questo Paese è molto rilevante in quanto è il cuore dell’universo, quindi devo affrontarlo. Ma vi è una tale letargia, una tale inerzia! Poi le spiegazioni, sapete: gli intellettuali hanno un ottimo modo accomodante di vedere le cose, una visione delle cose proprio accomodante. Sono politici accomodanti, sapete. (Dicono:) “Beh, è molto interessante”. Molte ho volte ho sentito dire: “È molto interessante, sa, Madre, quello che ci ha dato. Molto bello, sì, sì”. È molto comune.
Ma laggiù, per loro (spagnoli) è stato un dono del cielo, poiché sapevano di cosa si trattava. A che cosa serve tutta l’erudizione di Lord Byron quando voi non riuscite a riconoscere Cristo, non riuscite a riconoscere la verità? A che cosa serve questa istruzione? Sono rimasta stupita da questa gente. Loro non hanno mai frequentato Cambridge e non sono stati ad Oxbridge[2] (risate).
Davvero sorprendente, sapete. Ed erano persone di grande intelligenza, di grande competenza, ed erano in Spagna. Ci pensate? Dirò la stessa cosa dell’Italia. Avevo sentito dire che gli italiani sono considerati molto disonesti e via dicendo. Nessuno è stato disonesto con me, per quanto mi riguarda. Persone molto rette, dirette ed eccezionali. È bastata la mia fotografia a convincerli. Hanno detto: “Si vede dal viso”. Odiano il Papa, odiano tutto ciò che riguarda il papato, sanno tutto del Papa. Sanno ogni cosa. Hanno capito tutto con chiarezza. Ma sono rimasta stupita di quanto sapessero a proposito dei chakra e del resto. Conoscevano il tantrismo, sapevano che Hitler aveva fatto ricorso ai tantrici. Sapevano che Hitler aveva usato tutte queste cose. In realtà me lo hanno detto loro, perciò ero sorpresa. Come facevano a saperlo? Prima non osavo parlarne, perché tutti i seguaci di tutti questi tantrici si sarebbero adirati con me; ma questo è ciò che ha fatto Hitler. E loro sapevano così tante cose.
Uno dei ragazzi, che potreste definire un hippy o qualsiasi cosa sia, è corso in strada gridando: “La Madre ora è arrivata, la Madre è arrivata, la Santa Madre è venuta. Che cosa state facendo? Venite al programma!”. Gridava per la strada come a dire: “Eureka!”[3].
Ed era un uomo erudito, nel vero senso della parola. È un tale piacere parlare con loro, sapete; un tale piacere, vi dico. Penso sia ora che gli inglesi diventino un po’ umili, davvero.
Anche l’Australia, guardate gli australiani: sono considerati dei galeotti[4] (risate). Sono considerati così, non riesco a capire. Vedete, questa prepotenza o, diciamo, condiscendenza nel considerare qualcosa non va bene, non va bene. Dovete abbassarvi con umiltà.
Diversamente le cose non funzioneranno, posso assicurarvelo. Dovete diventare umili. Vedete, avete... bene, abbiamo Hampstead. E allora? Abbiamo Blake. E allora? Che cosa avete fatto a Blake? Siete in grado di comprenderlo? Sapete chi era? Sapete che cosa voleva dire, che cosa voleva comunicare?
Quando sono andata alla sua mostra per vedere i suoi splendidi dipinti, la gente scrutava addirittura quante donne nude e quanti uomini nudi avesse dipinto. Che livello! Non riuscivo proprio a comprendere.
Voi dovete comprendere la santità. Dovete comprendere il buon auspicio. Dovete capire le cose sublimi, qualcosa di grandioso che in questo momento è oltre, ma che è alla vostra portata, perché voi siete sublimi. Non siete animali di basso livello. Siete sublimi. Voi siete lo Spirito.
Finché non assumerete davvero quella posizione, con quella fierezza e gloria, per Dio non siete niente. Siete proprio zero, inutili. E questo è ciò che noto sempre: persone nuove che vengono - anche nella tua Hampstead, Magda - e spariscono.
Sapete, dicono: “C’è una conferenza gratuita: va bene, andiamo a vedere Madre”. Tutto qui.
Tutte queste esperienze, persino in un Paese come il Portogallo. Intendo dire che in Portogallo è notevole il modo in cui si sono dedicati a Sahaja Yoga. Io vado lì per soli tre giorni, solo tre giorni l’anno; e finora devo esserci andata solo due volte. E guardateli: ragazzi giovani che si assumono la responsabilità, che si danno da fare per il proprio Paese. Hanno una profonda comprensione del buon auspicio. Come abbiamo fatto noi a perdere tutto quel senso di santità e buon auspicio?
Inseguite gente che prende soldi da voi e vi dà in cambio un circo. Come può essere? Come potete non rendervi conto che quella non è la verità, che voi dovete essere la verità, che siete qualcosa di grande? Perché non riusciamo ad assumere questa posizione? Noi non siamo il nostro ego. No. Siamo lo Spirito, che è sublime, che è grande. E questo è ciò che riscontro: molte persone nuove arrivano e poi scompaiono, poi dopo dieci giorni tornano e dopo ritornano dopo un mese; ed hanno questo e quel problema. Allora perché non crescere? Quando cresceremo? Quando diventeremo completamente così?
Il tempo è pochissimo, figli miei. Il tempo è davvero pochissimo. Credetemi.
Alcuni mi suggeriscono: “Madre, Lei deve essere molto severa e così via”. Io non so come una Madre possa essere severa. Cosa dovrei fare? Infatti, vedete, non si può imporre a nessuno. Sapete, il problema che ho con questo è che non posso imporvelo. Questo è un grosso problema. Dovete capirlo. Voi siete ricercatori. Siete ricercatori di tempi davvero grandiosi, nati in questo vostro grande Paese, ma molto condizionati. Questo è perché voi conseguiate interiormente ciò che siete, affinché lo raggiungiate.
È qualcosa che non si può imporre. Io non posso fare qualcosa maliziosamente o con furbizia né dirvi qualcosa in modo subdolo per convincervi.
Non è così. È qualcosa che deve accadere dentro di voi, per cui dovete diventare qualcosa di più rispetto a ciò che siete. È questo che mi interessa, poiché è il mio lavoro a trattenermi qui. Voi dovete conoscere il vostro vero Sé che sta ricercando, che sta cercando la verità. Non sarà mai soddisfatto di tutte queste buffonate alle quali la gente si dedica. Non sono scherzi da scimmiette. Voi non diventate scimmie che ballano, saltano, cantano. Non è questo. Nella vostra consapevolezza, sul vostro sistema nervoso centrale, voi dovreste avvertire la presenza del vostro Spirito. È così.
Se avete abbandonato il cristianesimo... ad esempio, alcuni mi scrivono: “Madre, ho molti problemi, il primo è il cristianesimo”. Ma dove andate a finire? Anche se scartate il cristianesimo, non potete fare a meno di Cristo. Cristo è lì, nel senso che Cristo è la nostra anima. Non possiamo fare a meno di Lui.
In questo modo (scartando il cristianesimo, ndt), approdate a qualcos’altro (qualche altra religione o disciplina, ndt), poi cadete in un’altra trappola, poi in un’altra trappola ancora. Ogni volta che finite in queste periferie, mancate l’essenza. L’essenza è nel centro e quel centro è dentro di voi, è il vostro Spirito.
Potreste farmi cento domande, io vi darò duecento risposte; non fa assolutamente nessuna differenza, vi dico. Non è di nessun valore, non è di nessuna utilità per voi e non vi procurerà nessun vantaggio, credetemi. Dovete essere ciò che siete. Finché ciò non accadrà e non lo avrete stabilito in voi, sarà un enorme spreco della vita, della creazione, sento che sarà stata sprecata ogni cosa. Quindi devo chiedervelo ripetutamente.
Certo, ora a Londra abbiamo alcuni grandissimi sahaja yogi, senza dubbio li abbiamo; ma per come si è sviluppato, vi assicuro che se fossi stata in qualsiasi altro Paese le cose sarebbero state molto diverse. Posso assicurarvelo: in qualsiasi altro Paese.
L’America? Ci sono stata solo una volta. Riuscite a crederci? È stato molto tempo fa e soltanto per quattro, cinque giorni; e quando ci sono andata questa volta, in ogni luogo mi sono trattenuta a malapena più di tre giorni. Ad esempio a Houston appena tre giorni, ma quante persone abbiamo. Insomma, voi non lo sapete. Chiedete a Gavin, ve lo dirà lui.
Osserviamo cosa non va in noi. Non riesco proprio a capire perché non riusciamo a crescere, perché non riusciamo ad abbandonare facilmente i nostri condizionamenti dedicandoci alla verità e addentrandoci in profondità in essa.
Non capiamo l’importanza di questo tempo, la natura vitale di questo avvenimento? Oppure abbiamo perso quel senso di comprensione della gravità, per cui non percepiamo né sondiamo l’emergenza che oggi ci troviamo ad affrontare? Oppure pensiamo che sia solo uno scherzo che continua? Oppure trattiamo la nostra vita come uno scherzo o una frivolezza? Che cos’è? Non riesco ancora a capire che cosa blocca questa verità. È oltre la mia comprensione.
La terra è fertile, bellissima. Io non ho piantato i miei semi nella terra sbagliata, questo lo so. Però non crescono, non crescono, non prendono forma. Qual è il problema? Oggi ci sono persone nuove, sono felice di saperlo, e devo rivolgere a tutti voi un’umile richiesta: se dovete venire in Sahaja Yoga, dovete essere persone in grado di comprendere che la realtà non è uno scherzo. Non è qualcosa di frivolo. Dovete diventare anime realizzate e dovete crescere nella luce di questa realizzazione e dovete padroneggiare questa arte. Adesso abbiamo ovunque bisogno di maestri.
Non è che qualcun altro sia vostro maestro, ma diventate voi i vostri stessi maestri. Sono necessarie persone così per canalizzare l’energia di Dio.
Sono sicura che Warren vi abbia detto tutto al riguardo. Lui è un’altra grande persona che ho; sono molto orgogliosa di lui, del modo in cui si sente responsabile di tutto il mondo, del modo in cui è cresciuto. Lui si è sacrificato così tanto, così tanto. Insomma, io non ho bisogno di denaro, niente del genere; ma sono sicura che lui abbia fatto qualcosa anche riguardo al denaro. Non lo so perché non ho mai preso soldi da lui; però anche di questo sono sicura, poiché ha fondato un ashram, ha stabilizzato persone, le ha invitate, si è dato da fare. Intendo dire che è notevole; e anche il modo in cui la gente lo ha seguito, vedendo com’è!
Non gli è rimasta nessuna vita privata, se non gioire dell’intimità dello Spirito con gli altri. E se osservate la sua formazione lui vi dirà che sapeva di essere un ricercatore, però ha commesso molti errori nella sua ricerca, moltissimi errori. Guardate però la sua sensibilità. Lui sa dov’è la Kundalini, sa come correggerla e non solo lui, ma la maggioranza degli australiani lo sa perfettamente.
Non è niente di banale. Sarà davvero triste e infausto se dopo aver ottenuto la realizzazione la perderete senza crescere in essa. Non so quale potrebbe essere la categoria delle persone alle quali Dio ha dato la luce ma che non hanno dato luce a nessuno; non so quale dovrebbe essere la loro posizione. Oggi sono piuttosto preoccupata, molto preoccupata, perché sono tornata da questi tre Paesi. Sono rimasta stupita.
La Francia: straordinaria. Io avevo sempre collegato i francesi a “I miserabili” e via dicendo. Niente del genere, sapete. C’è un prete che ha ricevuto la realizzazione. Ha formato un’associazione chiamata “Salvare la gente dai guru”. È molto intelligente; ed è ancora un prete, sapete, ma è un sahaja yogi in tutto e per tutto. E ciò che fa è dire a quelle persone che vanno da lui a parlargli male del cristianesimo: “Perché non entrate in Sahaja Yoga?”.
Tutti quelli che salva li indirizza verso Sahaja Yoga e fa tutto questo. L’altro giorno poi ha detto: “Madre, perché dovremmo avere ancora il Papa?”. Pensate. E lui rimane nella chiesa e lavora per Sahaja Yoga. Impareggiabile! Infatti pensa di dover salvare le persone che sono fuorviate. Fa questo. Abbiamo persone di questo calibro.
In Portogallo ne abbiamo incontrato un altro, un altro grande personaggio. Mi ha detto che il guru di meditazione trascendentale voleva fondare il suo dominio in Portogallo. Aveva acquistato un enorme terreno e quant’altro. E lui mi ha svelato tutti i segreti. Ha detto: “Ho intenzione di parlare con tutti i responsabili qui. Sono saggi”. Ed io: “Davvero? Ne sei sicuro?”. E ho aggiunto: “Se vuoi parlare con qualcuno a Mentmore[5], non ascolteranno. Sono del tutto soddisfatti dei metri di abiti neri che indossano e della cosiddetta idea di sedersi su una poltrona dorata, sai. Tutte queste stupidaggini”.
E lui: “No, non in Portogallo. Sono persone molto sagge. Loro se ne sono accorti. Parlerò con loro”. Questo perché hanno tutti iniziato a soffrire prestissimo. La praticano (meditazione trascendentale) da soli tre anni e soffrono tutti di canale sinistro, hanno problemi alle orecchie, qualcuno ha gli occhi rovinati, qualcuno ha problemi sul lato sinistro, altri al Void sinistro e via dicendo. Naturalmente li ho curati. Ma dicevano: “Stiamo soffrendo tutti”. Ciò significa che sono anche molto sensibili per aver iniziato a soffrire così presto. E si stanno accorgendo – ci stanno arrivando tutti, persino i loro amministratori – tutti si stanno rendendo conto che c’è qualche assurdità in questa meditazione trascendentale. Pensate.
Quando sono partita, erano completamente cambiati e trasformati. Un signore aveva un occhio così. Ora è completamente aperto come l’altro, tutto il viso è completamente trasformato. Ho detto: “Non riesco a riconoscerti, tanto sei cambiato”. L’hanno fatto funzionare in pochissimo tempo, in soli otto giorni.
Oggigiorno il Portogallo è noto per il suo esodo. Non c’è nessuno, si direbbe che i veri portoghesi siano scappati da quel Paese. Si sono stabiliti in Brasile. Riguardo alla Spagna, la gente non ha molte speranze per la Spagna, da un punto di vista politico. È un Paese senza speranza, dicono. E l’Italia è la peggiore di tutti: hanno la mafia e via dicendo. E in quel fango, vedere questi loti meravigliosi... che gioia è stata, che gioia! Non potete immaginare.
Persino il nostro ambasciatore in Spagna ha detto: “Madre, le persone qui sono molto differenti. Ho parlato ad alcune persone che hanno detto, ‘Quando Lei arriverà dovete chiamarci’.” Ho risposto: “L’anno prossimo organizzate un grande programma. Quest’anno invitiamo solo gli indiani, ma ovviamente l’anno prossimo potete chiamarli”.
“Sa, qui vogliono tutti ricevere la realizzazione. Tutta gente importante, eminente. Lei venga il prossimo anno e li incontrerà tutti”.
Qui vi viene in mente qualcuno? Ed era un ambasciatore, ci pensate? (Qui) non mi viene in mente nessuno. Gente molto strana.
Una volta incontrai un uomo molto importante ad un ricevimento dove era presente anche un sahaja yogi che era il presidente della Corte Suprema dell’Aia. Ovviamente era un indiano, il Dr. Nagen Singh. E lui disse a quel signore: “Questa signora è una guida spirituale molto conosciuta in India. Lei ha dato la realizzazione a molte persone e ha dato la realizzazione anche a me”.
Costui mi guardò e disse: “No, anch’io sono un’anima realizzata”. Che dire? Continuò: “Cristo mi ha dato la realizzazione. Sarà Cristo a darmela”. Allora Nagen Singh disse in hindi: “Non ci sono vibrazioni, la Kundalini è congelata e questo tizio parla così. Come può Cristo dargli la realizzazione?”. Io risposi: “Questa è una fuga, poiché Cristo non c’è più. Ovviamente Cristo gli dà (la realizzazione), ma dov’è Cristo in lui?”.
Allora lui gli domandò: “Dov’è Cristo in te?”. (L’altro signore rispose:) “Questo, Cristo lo sa per conto suo”. Allora lui: “Non conoscevo queste persone, siete proprio dei buffoni”. (Risate)
Davvero, furono queste le sue parole. Anche mio marito non riuscì più a sopportarlo, sapete. Disse: “Adesso basta”. Sapete, costui era un uomo così cieco!
Insomma, in India magari non prendono la realizzazione, forse no, però sanno cos’è la realizzazione. Riconoscono chi è nella verità, devo dire. Che siano ambasciatori o presidenti non fa differenza; lo sanno con certezza. Anche il Presidente dell’India, diciamo, se mi vede non rimane seduto, si alza in piedi. Hanno quella sensibilità. Quella umiltà fondamentale qui manca.
Ecco perché noi seguiamo gente che lusinga il nostro ego. Seguiamo individui assurdi. Seguiamo gente che ci inganna. Soltanto chi ha ego può essere ingannato. Se non avete ego nessuno può ingannarvi. In che modo imbrogliate una persona? Lusingandone l’ego. Occorre quindi comprendere che finché non svilupperemo questa fondamentale umiltà in noi, non avremo molto successo in Inghilterra.
Questo vale per tutti i sahaja yogi ed anche per le persone che sono venute qui. È un problema molto, molto serio, e voi vi trovate nella parte dell’universo più vitale, ossia l’Inghilterra, che è il cuore.
E se adesso in qualche modo vi sottrarrete alla vostra responsabilità, ne sarete ritenuti responsabili, ve lo dico adesso con molta veemenza. Infatti oggi ho ricevuto grandi insegnamenti da persone che mi hanno detto: “Madre, Lei non parla in modo energico, invece le persone vanno spaventate”.
Io non voglio spaventarvi, ma voi sarete ritenuti responsabili, credetemi. Voi siete nati su questa terra, in questa grande nazione per uno scopo molto elevato: per crearne Gerusalemme. E se adesso non vi ergerete, sarete considerati responsabili. È così. È un lavoro straordinario che occorre fare e per il quale dovete prepararvi. Dedicatevi ad esso. Io posso dare la realizzazione, tutto qui. Ma non posso darvi la forza. Insomma, non si può far sì che il cavallo stia ritto sulle zampe anteriori, no?
A volte è una situazione davvero, davvero disperata per come accadono le cose.
Dopotutto dovete rendervi conto che la mia venuta qui ha qualche significato. Non sono venuta qui scegliendo di venire allo stesso modo in cui (i falsi) guru entrano nel vostro Paese. Sono venuta qui perché qualcosa è stato fatto spontaneamente. Io dovevo stare qui, dovevo lavorare per voi, dovevo implorarvi e chiedervi e parlarvi in ogni modo possibile della vostra responsabilità.
Ma voi poi non lamentatevi con me, perché per quanto mi riguarda io non ho fallito nei miei doveri. Di questo sono assolutamente sicura. Ma adesso affiderò tutto a voi, perché potrei non essere qui il prossimo anno. Che cosa potete dire? Dipende dagli stati d’animo. Ma dobbiamo capire che cosa avete intenzione di fare per il mondo intero, per l’intera emancipazione degli esseri umani.
Per prima cosa dovete scoprire la vostra bellezza e dovete donare questa bellezza agli altri. Questo che dovete fare è un lavoro da artisti eccelsi, da grandi maestri nell’arte della vita divina.
Dovete diventare divini. Siete voi a dover diventare divini. Non preoccupatevi di me. Io non devo ottenere nulla, sapete. È questo l’unico problema. Io non devo ottenere nulla.
Devo soltanto far sì che lo otteniate voi. Devo soltanto avere modi e metodi mediante i quali possa davvero farvi crescere. Tutto ciò che è possibile lo farò, ma voi dovete stare dritti sulle vostre gambe, dovete chiederlo. È un grosso problema.
Non per gli altri, ma per me. Infatti gli altri (falsi guru) non hanno questi problemi. Non vogliono che voi stiate dritti sulle vostre gambe, vogliono che strisciate e vogliono che scompariate. Qui è diverso. Io voglio che cresciate, non perché lo voglia io, ma è il Divino a volerlo. È l’intera creazione a volerlo.
Diversamente non avrà significato. Quindi la responsabilità dei sahaja yogi inglesi, dei sahaja yogi britannici, è davvero grande. Vi ho chiesto ripetutamente e vi ho detto in ogni modo possibile di stabilizzarvi. Ma voi restate indietro.
Posso assicurarvi che dovranno venire gli spagnoli ad insegnarvi Sahaja Yoga. Abbiamo già qualcuno dall’Australia ad insegnarvelo.
Abbandonate le vostre vecchie idee e i condizionamenti. Ogni sabato e domenica dovete proprio uscire dal Paese, andare via da Londra? Londra è il vostro luogo, quello in cui dovete lavorare. Finché non ve ne farete carico non funzionerà. Alcuni devono farlo, qualcuno deve farlo. Io sto cercando persone che abbiano questo desiderio. Noi parliamo di cose altisonanti, sapete. Se parliamo con qualcuno... ai grandi ricevimenti dicono: “Cosa sta succedendo? Dobbiamo diventare nazioni pacifiche, dobbiamo fare così e deve succedere quello”. Ed anche se ascoltate i discorsi del nostro grande presidente americano[6] pensate: “Oh Dio, è un angelo a parlare o cosa?”. Parlano come angeli, sapete. Angelici, profetici, parole così altisonanti, solenni; io non riesco a capire, non uscirebbero nemmeno dalla bocca di Dio Onnipotente, ma la gente parla così e alla fine non rimane nulla.
Dobbiamo dunque essere ciò che diciamo. Possiamo esserlo. Possiamo essere tutti così. È molto semplice. Dovete decidervi. Dovete davvero decidervi. È giunto il momento. Io prego proprio che Dio possa darvi la forza di schierarvi dalla parte della verità. Non è difficile. Dà molta gioia. Ma schieratevi dalla sua parte, crescete con essa. Questo è ciò che siete.
Molte grazie.
Ora, se avete domande potete farmele, poi dovremmo ricevere la realizzazione.
Ciao, cos’è quello? Cos’è questo qui? (Una bambina piccola va da Shri Mataji e le mostra alcune dita) Swadishthana destro. Sta mostrando lo Swadishthana destro. [Dice a lato: “Oh, bene. Ora prendi questo” (...)].
(Questi bambini nati realizzati, ndt) stanno lottando, stanno combattendo, vedete, stanno lavorando. Stanno tutti combattendo. Come sta tua figlia, Graham? Sempre uguale?
Sahaja yogi: Molto meno.
Shri Mataji: È il tuo Agnya. L’hai portata?
Sahaja yogi: No, stasera no, perché è appena uscita dall'ospedale per due o tre settimane.
Shri Mataji: Va bene. Sulla via del ritorno se abbiamo tempo andrò a vederla. Quella bambina sta lottando. Quante sofferenze fin dall’inizio della vita. Penso che anche quella casa abbia problemi. Nessuna domanda? Ci sono domande per favore? Sì?
Domanda: Vengo dall’Olanda e mi chiedo se dovrei cercare di rimanere in Inghilterra, a Londra, se dovrei restare in Inghilterra per trovare lavoro.
Shri Mataji: È difficile da trovare?
Ricercatore: Mi chiedo se dovrei cercare lavoro qui in Inghilterra o... capisce cosa dico?
Shri Mataji: Tu sei inglese?
Ricercatore: No, olandese.
Shri Mataji: Sì?
Ricercatore: Olandese.
Shri Mataji: Olandese?
Ricercatore: Sì.
Shri Mataji: Oh, abbiamo bisogno di persone in Olanda. Non l’ho ancora raggiunta.
Ricercatore: Chiedo scusa?
Shri Mataji: Non ho ancora toccato l’Olanda, non ci sono ancora stata. Ci sono stata una volta, molto tempo fa, ma dobbiamo assolutamente andare in Olanda. Ci sono indubbiamente molti ricercatori, ma si beve troppo. Bevono troppo, me lo hanno riferito, come in Scozia, sapete. [A lato, ad una bambina: “Channa, bene, mangia i channa”] e noi dobbiamo prenderci cura di loro, non v’è dubbio. Lì ci sono molti ricercatori fuorviati. In Olanda abbiamo una grande anima. C’è un giovane che mi pare abbia sedici anni. Si chiama Careen. Gli hanno chiesto di suo padre, di sua madre, di tutto. Lui ha risposto: “Mio padre è esattamente come tutti gli altri padri”. Ed io: “Davvero? Cosa fa?”. “Di giorno beve birra. La sera beve whisky”. Ed io: “Davvero?”. “Tutti i padri fanno così, Madre”. “E i figli?”. “Alcuni di noi e i nostri amici meditiamo, ma anche la maggior parte di loro beve birra”.
Lui è venuto per la prima volta quando aveva dodici anni. Mi pare sia venuto a dodici o otto anni. Sì, ed ora deve avere sedici anni, sì. Un uomo meraviglioso. Sta crescendo lì. Gli ho detto di radunare più gente che la pensa come lui. Potrebbe farcela, è una grande persona. Sua madre è francese, il padre è (olandese), è divorziato e lui ha un’altra mamma, problemi di ogni genere.
No, sarebbe meglio (se tu vivessi) in Olanda, indubbiamente, però tu prendi la realizzazione e stabilisciti qui (a Londra). Noi dovremo fondare un centro in Olanda, il prossimo anno andrò lì. Va bene? L’Olanda è un posto dove non sono stata.
Non sono andata in Austria. Adesso lì abbiamo un sahaja yogi molto potente, quindi quest’anno ci andrò. Non ho affrontato alcuni Paesi. Non dovremmo allontanarci dal nostro Paese, dovremmo lavorare lì. È quello il Paese in cui dobbiamo lavorare, qualunque sia la condizione. La Svizzera adesso sta andando molto bene. La Svizzera sta andando benissimo. Quelli che avevano tendenze suicide adesso stanno entrando in Sahaja Yoga e riescono molto bene. Ho detto: “Se riuscirete a dedicarvi a Sahaja Yoga anche una sola volta con lo stesso desiderio con il quale volevate suicidarvi, andrà benissimo”.
Infatti facevano sempre un lavoro impeccabile con i loro piani suicidi, sapete. Pianificavano il suicidio con grande precisione, affinché non creasse problemi a nessuno.
Pensavano in continuazione a come togliersi la vita, vedete, e facevano grandi piani.
Ma guardate la Svizzera. È una sfida per tutti voi. Quindi è una buona idea. Tu comincia il tuo Sahaja Yoga qui. Stabilizzati, acquisiscine la padronanza e poi torna in Olanda.
Tu saresti uno di... una volta ho dato la realizzazione ad un signore di nome August Teger. Egli era il presidente di una delle vostre grandi compagnie. Era un uomo molto importante, senza dubbio, ma mi disse: “Non posso parlarne a nessuno. Penseranno che sono impazzito”. E poi morì. Era un uomo molto vecchio quando lo incontrai. Aveva circa ottant’anni quando lo incontrai per la prima volta. Ed era un grandissimo ricercatore, un grandissimo ricercatore. Verrò sicuramente in Olanda, senza dubbio. Ed ora siamo arrivati anche a Bruxelles. Quindi in Olanda e a Bruxelles possiamo farcela, no? Da Bruxelles è più facile andare ad Amsterdam. Dove sarai in Olanda?
Ricercatore: Non ho nessun posto.
Shri Mataji: Come?
Ricercatore: Non ho nessun posto dove andare al momento.
Shri Mataji: Ma tu ti stabilirai in Olanda?
Ricercatore: Poi dovrò tornarci. Devo.
Shri Mataji: Sì, dovresti, dovresti. Sai, ti chiederei di tornarci quando sarai un sahaja yogi, e ti manderemo anche alcune persone per aiutarti. C’è qualcuno molto potente a Bruxelles, molto potente a Bruxelles, che ti aiuterà. È molto potente.
Ricordate quel seguace di Rajneesh che è venuto? Oh, è così potente. Devi vederlo. Ha portato circa dieci persone da Bruxelles a Lille. Ci pensate? Ha già aperto il suo centro. Possiamo lavorare soltanto nei Paesi democratici, non è così? E io penso che l’Olanda sia molto importante. E lì in Olanda c’è il Dr. Nagen Singh in persona. Lui è a L’Aia.
Ricercatore: Davvero?
Shri Mataji: Vive a L’Aia. È il presidente della vostra Corte Mondiale.
[A lato, ai bambini: “(Hindi) Guarda un po’? Cosa? Anand? Anand, questo è Anand. Anand. E questo è? Sonu, Sonu. Sonu. Dì Sonu. Lei è una vera burlona, vi dico. Che cosa ti fa ridere così, Olympia? Va bene ora. Siediti, siediti qui. Siediti. Bene. Fai la brava, capito? Ah, ora siediti. Sì, ora dobbiamo alzare loro la Kundalini. Vieni, su, avanti, vieni, adesso vieni”.]
Come sta lei (la bambina), Magda?
Sahaja yogi: Bene, Madre.
Shri Mataji: Meglio? Sta meglio. Come sta il neonato dell’Australia? Sta bene? È a posto?
Sahaja yogini: Molto meglio.
Shri Mataji: Molto meglio ora. Mi spiace che quel giorno tu fossi andata via, volevo vedere il piccolo. [A lato, alla bambina: “Cosa? Ah, ah, hop, hop, ah, su, su, hop, hop. Ora, hop, hop. Vieni, vieni. Vieni Anna, vieni. Questi bambini. (Hindi) Dalle dei channa. Bene. Dalle un po’ di channa. Dalle dei channa. Bene. Vai a darle dei channa. D’accordo? Prendi questo e daglielo. Ti ho detto di darli a lei”. ]
Bene, adesso facciamo l’esperienza. Guardate come sono allegri (i bambini, ndt), come sono allegri. [“Bene, adesso staremo tranquilli. Sedetevi qui, sedetevi. Ci siederemo tutti. Capito? Sedetevi.
Venite qui, venite qui, sedetevi, sedetevi tutti. Siediti, Olympia, siediti. Capito? Siediti. Fai la brava. Ora, va bene. Lasciatela stare, non sta bene. È ancora piccola. Va bene, verrà. Verrà. Non può uscire, non riesce a divertirsi, vedete. È questo, tutti devono gioire.”]
Bene. Ora chiudete gli occhi, per favore.
Chiudete gli occhi. Mettete entrambi i piedi sulla terra. [Alla bambina: “Ora togliti le scarpe. Le scarpe, le scarpe. Siediti, siediti, fai piano. Sediamoci tutti. Ora chiudiamo gli occhi, siediti, siediti”.] Rivolgete le mani verso di me in questo modo e chiudete gli occhi. [Dice a lato a qualcuno: “Puoi spingere fuori questo per favore?”. Poi sussurra alla bambina: “Ora siediti, siediti. Ora meditiamo, va bene?”]
Tenete gli occhi chiusi.
[(Hindi) Ai bambini: “Andate a vedere l’aeroplano, d’accordo? Va bene? Capito?”]
Tenete gli occhi chiusi, per favore. Non apriteli. Per favore non apriteli, perché quando la Kundalini sale, lavora per passare attraverso il vostro Agnya chakra che è la sede di Cristo, e in quel punto avviene la dilatazione delle pupille; ecco perché. [Sussurra a lato alla bambina: “Siediti, Olympia”]
Mettetevi comodi. State comodi e siate allegri. Non pensate al passato, dimenticatelo. In questo momento non dovete pensare a quali errori avete commesso, quali sbagli avete fatto. Ora è tutto finito. Al contrario, dovete dire sempre: “Madre, io non sono colpevole”. Ditelo almeno tre volte. Prima di iniziare qualsiasi meditazione dite: “Madre, io non sono colpevole”. È molto importante. Non è necessario sentirsi colpevoli di qualcosa. Dio è l’oceano di perdono, è l’oceano di compassione, è l’oceano di amore; e i nostri piccoli cosiddetti errori o altro non hanno significato in confronto alla Sua grandezza, alla Sua vastità. Non hanno alcun significato. (Hindi)
Carrie? (Hindi) [Ai bambini: “Va bene, andate a sedervi lì oppure a giocare fuori... D’accordo?”]
Bene, mi pare. L’hanno ricevuta tutti. Riuscite a sentirla? Penso che abbiano aperto il loro Sahaja Yoga. Lentamente. Come state? Bene.
Chiudete gli occhi. Per favore, chiudete gli occhi. Tenete gli occhi chiusi. Non guardate gli altri, capito? Guardate voi stessi. Tenete l’attenzione dentro, non fuori. Deve accadere. Se non accade occorre lavorare per questo, ma non voi, bensì queste persone che hanno ricevuto la realizzazione lavoreranno prima su di voi; e poi, quando avrete la realizzazione, potrete lavorare per gli altri. Infatti, chi sa nuotare può salvare chi non sa nuotare.
E poi chi viene salvato può imparare a nuotare e salvare altri. È così. Quindi nessuno è superiore o inferiore. Non vi è alcun obbligo, niente del genere.
[Fine della registrazione audio]
[1] La mielina è una guaina che circonda la maggior parte delle fibre nervose e permette di garantire un’alta velocità di trasmissione dell’impulso nervoso all'interno del nostro corpo.
[2] Oxbridge, composto di Oxford e Cambridge, è un termine con il quale si indicano le due università collettivamente, spesso in riferimento al loro prestigio e autorevolezza.
[3] Termine greco che significa “ho trovato”, “ho scoperto”.
[4] La colonizzazione dell'Australia ebbe inizio nel 1788 quando gli inglesi, perdute le colonie americane, trasformarono i territori occupati da J. Cook in nome del re d'Inghilterra in luoghi di deportazione. Nel gennaio 1788 sbarcarono a Port Jackson (nucleo originario dell'odierna Sydney) oltre 700 galeotti evacuati dalle galere britanniche.
[5] Località in Inghilterra.
[6] Nel 1982 era Ronald Reagan (in carica dal 1981 al 1989).