Conferenza medica

Conferenza medica 1998-10-02

Location
Talk duration
61'
Category
Conference
Spoken Language
English
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Italian

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(03/2022 TRADUZIONE VERIFICATA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Conferenza medica

Hotel Villa Undulna, Cinquale di Montignoso, Massa (Italia), 2 Ottobre 1998

Romano Battaglia1: Un saluto particolare alla Grande Madre, che è venuta per incontrarvi. Adesso cominceremo subito. (Shri Mataji arriva, fa namasté al pubblico e dice: “Prego, sedetevi”.) Questo è il Suo saluto.

Come vedete, (ci sono) fiori dappertutto. I fiori sono un messaggio stupendo. Qual è il messaggio della Grande Madre, Shri Mataji Nirmala Devi?

Shri Mataji: (Le viene porto il microfono: “Va bene”) Questi sono giorni di grande tumulto e, come mai prima d’ora, stanno emergendo problemi di ogni tipo: problemi politici, economici, personali e familiari.

Ci sono anche complicazioni psicologiche e tutti stanno cercando una soluzione a questo problema. Ci sono anche problemi fisici che i medici devono trattare in gran numero.

Anche io ho studiato medicina, quindi so quanto sia difficile superare tutti gli esami.

Ciononostante nessuno è arrivato ad una soluzione. Ma se credete in Dio, che è il Creatore, dobbiamo anche credere che Lui ci abbia dato qualcosa per risolvere questi problemi.

Ebbene, devo dirvi che il tempo della nostra trasformazione, la svolta nell’evoluzione è arrivata. Come ha detto Cristo: “Cercatemi e mi troverete”. Quindi, nel momento in cui si presentano tutti questi problemi, desiderate cercare la guida del Divino.

Ecco, il mio semplice messaggio è che dovete cercare il vostro Sé, dovete conoscere voi stessi. Anche Cristo ha detto: “Conosci te stesso”.

A tal fine esiste un dispositivo dentro di noi e, se si mette a funzionare, se diventate lo Spirito, vi stupirà come la vita e tutto il resto per voi cambieranno.

Vedete, qui ci sono tante luci; se però non sono connesse alla corrente non emetteranno luce. Ma se diventate il Sé, se vi connettete con il Divino, non solo darete gioia agli altri ma gioirete anche voi. Dopo spiegherò come funziona.

Romano Battaglia: Vogliamo tornare al tempo in cui la Grande Madre ha incontrato Gandhi, ha soggiornato insieme a Gandhi e ha parlato con il grande maestro indiano.

Shri Mataji: Gandhi era indubbiamente una personalità spirituale e capì perfettamente chi io fossi, anche se ero una bambina di sette anni quando ci unimmo a lui. Ma mi disse che, finché non avessimo ottenuto la liberazione, non avremmo dovuto parlare di spiritualità. Pertanto egli dedicò tutte le sue forze alla liberazione dell’India; e poi, improvvisamente, morì2.

Era una persona molto disciplinata, troppo disciplinata. Io ero sempre con lui e gli chiedevo: “Perché sei così rigoroso?”.

Lui faceva svegliare tutti alle quattro del mattino per andare a pregare. In quel luogo c’erano anche tanti serpenti. Non hanno mai morso nessuno, ma c’erano i serpenti.

Insomma, lui diceva che per ottenere la libertà politica era necessario essere molto disciplinati. Per questo irreggimentava tutti (Shri Mataji ride) e questo suo metodo ha funzionato, abbiamo ottenuto la nostra indipendenza.

Adesso voi dovete ottenere la vostra libertà, la libertà da tutte le preoccupazioni che vi assillano ed anche dagli altri problemi fisici, mentali, emotivi che vi trovate ad affrontare. E questo è molto facile, estremamente facile e, se ne avete il desiderio, la ottenete.

(Dice a lato a R. Battaglia)Poi spiegherò come ottenerla.

R. Battaglia: Quando si è accorta la Grande Madre di possedere delle doti spirituali così alte?

Shri Mataji: Fin dalla primissima infanzia. Così come voi vi rendete conto di essere umani, anch’io mi sono resa conto fin dalla nascita di avere questi poteri dentro di me.

R. Battaglia: A quel tempo cominciò a guarire qualcuno? Cominciò ad esercitare guarigioni su persone malate?

Shri Mataji: No, non l’ho fatto perché mio padre disse: “Meglio che non ne parli adesso. Nessuno capirebbe, sai. Ma devi trovare un modo e un metodo che ti permetterà di dare la realizzazione a livello di massa. Questo perché, se la darai ad una persona sola, la sua situazione sarà simile a quella di tanti altri santi. Quindi è meglio darla a migliaia di persone”.

Ed è per questo che ho studiato gli esseri umani, i loro problemi. E un giorno, nel 1970, il cinque maggio, ho aperto l’ultimo centro.

Il mio primo discepolo, devo dire, era soltanto uno, una signora. Ma ora non so quanti siano, migliaia.

R. Battaglia: Quando una persona è davanti alla Grande Madre, che cosa Lei capisce di questa persona? Che cosa Lei apprende nella profondità di questa persona?

Shri Mataji: Vedete, un ricercatore è in qualche modo in sintonia e non è difficile dargli la realizzazione.

R. Battaglia: Adesso arriviamo al Sahaja Yoga. Che cos’è Sahaja Yoga?

Shri Mataji: Bene. Sahaja - saha significa “con” e ja significa “nato”. È nato con voi il diritto, il diritto di nascita di ricevere la realizzazione del Sé. E Yoga significa unione con il potere divino dell’amore.

Lasciate che facciano delle domande anche loro, è una buona idea.

Yogi: Se qualcuno ha qualche domanda, Shri Mataji vi invita (a farle).

R. Battaglia: Potete incominciare a fare domande. Se volete fare domande, altrimenti noi continuiamo su questo indirizzo per spiegare un attimo tutto, per arrivare poi alla realizzazione del Sé. Se qualcuno vuol fare domande, qui c’è... Potete alzarvi e chiedere. Qualcuno vuol fare una domanda? Oppure continuiamo? Continuiamo allora? Nessuno per ora fa domande. Allora andiamo avanti per questo percorso. Sahaja Yoga: come si arriva alla realizzazione del Sé?

Shri Mataji: Bene, ciò che vi dirò ora non è scritto nella scienza medica. Ma può essere collegato con l’attività del sistema nervoso parasimpatico. Non dovreste credermi perché lo dico io. Se però viene provato, non dovreste dubitarne perché è per il vostro bene, per il bene del vostro paese e del mondo intero, per l’umanità intera.

Se osservate questo opuscolo, potete vedere chiaramente un osso triangolare situato alla base del midollo spinale. Questo osso si chiama osso sacro ed al suo interno risiede una energia chiamata Kundalini.

Kundal vuol dire spirale, ma la conoscenza al riguardo è nota da molto tempo. Probabilmente anche i greci lo sapevano, per questo lo hanno definito un osso di natura spirituale.

Ebbene, questa energia risiede allo stato dormiente nell’osso sacro. Successivamente questa energia deve ascendere attraversando sei centri. Questi sei centri sono responsabili della nostra salute fisica, mentale, emotiva e anche spirituale. [Shri Mataji ripete al traduttore: “Fisica, mentale, emotiva ed anche spirituale”. Poi dice ridendo a R. Battaglia: “Capisco un pochino”.]

R. Battaglia: Come è possibile per un occidentale, uno di noi, seguire questi insegnamenti, che richiedono concentrazione, tempo, ed anche serietà?

Shri Mataji: Sì, perché anche nella Bibbia è scritto: “Apparirò dinanzi a voi come fiamme”. E questi centri hanno questo aspetto.

R. Battaglia: Lingue di fuoco.

Shri Mataji: Bene.

E i medici dovrebbero sapere che abbiamo al nostro interno un sistema nervoso autonomo che fa funzionare il nostro cuore, che svolge tutto il lavoro vivente dentro di noi. Lo chiamano autonomo. Ma cos’è questo “auto”?

Esso è composto di due sistemi nervosi simpatici e di uno parasimpatico.

Secondo Sahaja Yoga questi due sistemi nervosi simpatici agiscono in modo complementare ma in direzioni opposte.

Per esempio, il simpatico di sinistra si occupa delle azioni emotive e il simpatico destro delle attività fisiche e mentali. Ora, tutto questo può essere provato. Ma quando incrementiamo la nostra attività, i sistemi simpatici entrano in azione. Se, ad esempio, corriamo molto veloci, il nostro cuore comincia a battere più rapidamente, ma ciò che lo riporta alla normalità è il sistema parasimpatico.

La scienza medica non è arrivata a conoscere l’area parasimpatica. Mediante Sahaja Yoga si può accedere al sistema parasimpatico. È questo il motivo per cui ho studiato medicina, perché sapevo che avrei dovuto parlare con i medici e ne abbiamo tantissimi in tutto il mondo che adesso seguono Sahaja Yoga.

E Sahaja Yoga è anche accettato (come scienza medica, ndt) in molti paesi.

Abbiamo un grande ospedale a Vashi, New Bombay, dove molte persone vengono curate con Sahaja Yoga.

Ad esempio vi parlerò di un centro. Il centro chiamato Swadhishthana è il secondo centro al di sopra dell’osso triangolare, mentre il primo centro è al di sotto della Kundalini.

Questo secondo centro, in termini medici, da un punto di vista strettamente fisico possiamo chiamarlo... è conosciuto come plesso aortico. Io l’ho studiato come plesso aortico, non so quale sia il nome moderno.

Questo centro è collegato al terzo centro che corrisponde al plesso solare e si muove attorno ad esso, come mostrato, in una o nell’altra direzione.

Quando lavoriamo, ci preoccupiamo, pensiamo troppo, siamo proiettati nel futuro, a quel punto questo centro deve spostarsi verso il lato destro.

Ma quando si sposta sul lato destro la sua energia può esaurirsi. Esso fornisce energia al fegato, al pancreas ed anche ai reni, alla milza e alla parte inferiore dell’intestino.

Quando una persona è molto proiettata verso il futuro, incorre in numerosi problemi. Ciò che affermerò ora non è riportato nella scienza medica: il cervello, che esaurisce continuamente la sua energia, da dove prende questa energia? La materia grigia, sapete, si esaurisce in continuazione. Quindi da dove riceve l’energia? Ebbene, questo è il centro che provvede energia al cervello. Quando però siamo troppo futuristici, preoccupati, lavoriamo sempre molto, l’energia di questo centro va soltanto al cervello e tutti gli altri organi non ricevono sufficiente energia.

Innanzitutto il fegato. Il fegato ha la funzione di eliminare il calore che è il veleno nel corpo e di immetterlo nella circolazione del sangue. [Shri Mataji attende che la Sua frase sia stata tradotta]Bene. Ma se non riceve sufficiente energia, il calore si accumula nel fegato. Una persona così può essere molto irascibile, irritabile, molto veloce. Quello che succede è che, quando sale, questo calore attacca innanzitutto anche il cuore. Attacca anche i polmoni e si può sviluppare l’asma. Con Sahaja Yoga l’asma è del tutto curabile.

Se i giovani bevono, giocano a tennis e praticano attività molto intense, ciò che accade è che hanno forti attacchi di cuore, fatali, e muoiono molto giovani.

Per altre persone (il calore) potrebbe permanere per un po’ di tempo, ma continuare ad agire sul cuore. Può trasferirsi al pancreas e creare quello che chiamate diabete.

Questo calore può passare inoltre alla milza e provocare una malattia chiamata cancro del sangue. Poi il calore arriva ai reni e li coagula bloccando il flusso di urina. Allora andate in dialisi, finite in bancarotta e infine morite.

Inoltre (il calore) può causare una terribile costipazione e, con la stipsi, potrebbero insorgere emorroidi e disturbi simili, complicazioni del genere.

In altri casi questo calore può passare anche al cervello e, quindi, causare una paralisi sul lato destro. Dobbiamo dunque avere equilibrio, dovremmo stare al centro.

Vi sto parlando solo di un centro (lo Swadhishthan), ma ora vi parlerò del cancro.

Il cancro è causato... in questo modo. (Shri Mataji forma un anello con le dita della mano sinistra e un anello con le dita della mano destra e li sovrappone: sotto l’anello formato dalla mano sinistra e sopra l’anello formato dalla mano destra) Il centro è quello attraverso il quale agisce il sistema parasimpatico. (Interruzione del video)

Le persone sul canale sinistro sono per lo più depresse, si lamentano e piangono sempre, si sentono in colpa ed hanno tutti i tipi di complicazioni psicologiche; esse agiscono sul lato sinistro.

E quando si arriva ad un eccesso di questa attività3, se si verifica qualche shock o altro, questa parte potrebbe spezzarsi [Shri Mataji separa l’anello formato dalla mano sinistra da quello formato dalla mano destra, così che non sono più perfettamente sovrapposti bensì sono staccati l’uno dall’altro, ndt].

Ebbene, se questo si spezza succede che viene a mancare la connessione con la centrale di energia. E una specie di virus penetra nell’organismo e nelle cellule iniziando a renderle maligne, nel senso che esse agiscono autonomamente, non sono connesse con...

In questo modo una cellula può continuare a crescere, divorando le altre cellule come una persona egoista che domina tutto.

Se qualcosa, ad esempio, si sviluppa qui (Shri Mataji indica la propria guancia), può bloccare il naso, gli occhi, può bloccare tutta l’energia.

Ebbene, quando la Kundalini sale, quello che fa è attraversare tutti questi centri. Passa all’interno, attraversandoli tutti in questo modo, e fuoriesce dal settimo centro, l’area della fontanella. Questa è l’attuazione, diciamo, del battesimo. Ottenete il vero battesimo.

E a quel punto venite connessi con questo sottile potere onnipervadente, il potere divino onnipervadente dell’amore.

R. Battaglia: L’equilibrio. Vorrei che la Grande Madre adesso potesse fare un esempio di come si può risvegliare la Kundalini.

Yogi traduttore: Quindi un’esperienza.

R. Battaglia: Certo.

Yogi traduttore (a Shri Mataji): Far provare l’esperienza. Stanno chiedendo come fare ...

Shri Mataji: Non hanno domande?

R. Battaglia: Non ci sono domande?

Yogi traduttore: Nessuno ha delle domande?

R. Battaglia: Prego signora, Lei è un medico oncologo, vero?

Signora: Volevo una spiegazione su questa figurina. Ci sono dei numeri che poi vengono riportati sulla mano. Volevo sapere quale significato hanno.

Shri Mataji: Cosa vuole sapere, le connessioni?

Yogi traduttore: Le connessioni, ossia, il Muladhara è qui...

Shri Mataji: Il Muladhara è qui. Questo è il Muladhara (tocca la base del proprio palmo).

Yogi traduttore: E lo Swadhisthana. Il Muladhara lo ritroviamo qui, sulle nostre mani, a questa altezza.

Shri Mataji: Il canale sinistro è il lato emotivo, il canale destro è il lato fisico e mentale.

Questo è il Muladhara. Poi lo Swadhishthana corrisponde a questi due (mostra i pollici), sinistro e destro.

Lo Swadhishthana destro, come vi ho detto, è per una vita orientata verso il futuro, molto veloce, mentre il sinistro è per le persone che soffrono mentalmente. Mentalmente è un termine strano, intendo dire emotivamente.

Il terzo è il Nabhi chakra. [Rivolta allo Yogi, che sta indicando al pubblico il dito corrispondente: “Mostralo”]

Poi al di sopra c’è il chakra del Cuore, il Cuore centro in realtà.

Poi il quinto è il Vishuddhi chakra (Shri Mataji mostra gli indici: “Questi”). Se vi sentite colpevoli, si blocca questo chakra (mostra l’indice sinistro). Se siete aggressivi nel vostro modo di parlare e altro, allora (si blocca) questo chakra (mostra l’indice destro).

Poi c’è l’Agnya chakra (indica il bindi). Questo (mostra l’anulare) è molto importante: se non perdonate si blocca (indica il bindi).

Poi c’è l’ultimo, il Sahasrara, nell’area limbica.

L’area limbica è così (mostra le mani giunte e chiuse che poi si aprono) e si apre come un loto quando in esso arriva la Kundalini. Si chiama Sahasrara perché è composto di mille petali. Il Sahasrara è... [Shri Mataji indica la corrispondenza del Sahasrara sul centro del palmo delle sue mani]

R. Battaglia: Credo che la medicina avrebbe bisogno anche di questa conoscenza per essere completa, perché spesso la medicina si ferma al corpo e non va oltre. Quindi qui invece siamo in un campo... avete sentito molti particolari di quello che la Grande Madre ha spiegato. Ci sono altre domande? Prego, prego. Un attimo, una domanda.

Signora: Ma cosa si deve fare, allora, per... non ho capito.

R. Battaglia: Adesso darà una spiegazione, farà un esempio di come si può risvegliare la Kundalini, poi davanti al pubblico farà un esempio, come aveva già fatto anche alla Versiliana, e allora forse capirete meglio.

Shri Mataji: Tutto ciò che dovete fare è soltanto desiderare. Dovreste avere un desiderio puro di ottenerlo.

R. Battaglia: C’era una domanda.

Signora: Sì. Io innanzitutto volevo ringraziare la Grande Madre anche per quello che ha scritto in un libro, il primo libro che ho letto. C’è scritta una frase che per me è stata molto importante, c’è scritto: “Perdona tutti e perdona te stesso”. Ed ogni giorno bisogna dire, la mattina o il pomeriggio o quando vi pare, ma l’importante è dirlo e crederci: “Perdona tutti e soprattutto perdona te stesso”. E questa credo che sia una cosa molto, molto importante.

Yogi traduttore: Lei vorrebbe ringraziarla perché ha letto....

Shri Mataji: Dio ti benedica.

Yogi traduttore: ... ha letto nel Suo libro che Lei dice una frase molto importante: “Perdona tutti e perdona te stesso”.

Shri Mataji: È la cosa principale, è molto importante: dovete perdonare voi stessi poiché, se non perdonate (voi stessi), sviluppate un grave blocco a questo centro (mostra il Vishuddhi sinistro). E se non perdonate gli altri è in pericolo questo centro (indica il proprio bindi).

R. Battaglia: Sul perdono sono stati scritti molti libri e del resto anche Gandhi parlava del perdono. Ma che cos’è? Vivere una vita di amarezze perché odiamo una persona che ci ha fatto del male, e vivere una vita intera odiando senza mai perdonare, significa distruggere se stessi, significa non realizzare mai quello che è veramente la verità. Non perdonare significa soffrire e autodistruggersi. Il mondo rimane uguale, le cose non cambiano e noi stiamo male. Quindi, il perdono a quale prezzo? A tutti i prezzi possibili?

Yogi traduttore: Quindi dovremmo perdonare ad ogni costo, perché non perdonare vuol dire autodistruggersi.

Shri Mataji: Vedete, che perdoniate o non perdoniate, in realtà voi non fate niente. Ma se non perdonate allora vi tormentate a causa degli altri, mentre chi vi ha fatto soffrire sta benissimo.

R. Battaglia: Cosa significa la meditazione e come si fa la meditazione?

Shri Mataji: Per prima cosa dovete ottenere la realizzazione, è fondamentale, e allora la meditazione è molto semplice. Abbiamo molte persone qui in Toscana che possono insegnarvi a meditare.

R. Battaglia: Possiamo fare un’esperienza in pubblico?

Shri Mataji: Senza l’esperienza non dovreste credere. Come è scritto nella Bibbia, è la brezza fresca dello Spirito Santo. In breve, quello che devo dirvi è che esiste un potere onnipervadente dell’Amore divino. Non l’abbiamo mai sentito prima d’ora. Guardate questi fiori: chi crea questi fiori bellissimi? Chi fa funzionare il vostro cuore? Se chiedete a un medico vi risponderà, di nuovo, il sistema nervoso autonomo (Shri Mataji ride). Ma ripeto, chi è questo “auto”? Tutto questo, tutti questi processi viventi sono eseguiti da questo potere onnipervadente, il potere dell’Amore divino. È amore, è amore, non è nessun altro potere. È amore puro.

Bene, quindi dobbiamo solo percepirlo.

Posso chiedervi di togliervi le scarpe per un po’? (Questo perché) la Madre Terra è molto, molto gentile e assorbe tutti i nostri problemi.

Adesso dovete soltanto mettere entrambe le mani in questo modo, un po’ più in alto, con le dita aperte, con le dita aperte, aperte; non così, ma aperte. Più in alto, più in alto, mettetele più in alto, sì, non troppo in alto ma... Sì. Potete chiudere gli occhi.

Ora, per favore, tenete la mano destra rivolta verso di me (le persone del pubblico tengono entrambe le mani rivolte verso di Lei, ndt), e dovete dire nel vostro cuore: “Madre, concedimi la mia realizzazione”.

Adesso dovete dire anche: “Io perdono tutti”. Tre volte.

Ora portate la mano sinistra sopra la testa e la mano destra verso di me, e provate voi stessi se sentite la brezza fresca sopra la vostra testa. Può essere calda, può essere anche calda.

(La mano) sollevata in alto, non appoggiata (sulla testa).

Adesso rivolgete la mano sinistra verso di me e, con la mano destra, sentite se dalla vostra testa esce una brezza fresca o anche calda. Sì.

Rivolgete nuovamente la mano destra verso di me e la mano sinistra un po’ sollevata.

Hm, bene.

Ora aprite gli occhi e, per favore, rivolgete entrambe le mani verso di me. Tutti quelli che hanno percepito una brezza fresca, o anche calda, sui palmi o sulle dita o sopra l’area della fontanella (alzino entrambe le mani).

[Il pubblico alza le mani]

Shri Mataji: Oh mio Dio, guardate!

R. Battaglia: Guardatevi intorno (per vedere che molta gente ha alzato le mani).

Shri Mataji: Che Dio vi benedica.

R. Battaglia: Ecco, è stata un’esperienza di risveglio della Kundalini, la brezza fresca o il calore. Ci sono domande? Ci sono domande?

Shri Mataji: Qualcuno potrebbe non aver sentito sulla testa o sulle mani.

Yogi (dopo aver tradotto le parole di Shri Mataji): Lei non ha sentito?

Una signora: Né sulle mani né sulla testa.

Yogi: Adesso ci occuperemo di lei.

Shri Mataji: Che cosa dice?

Yogi: Non ha sentito. (Ad un’altra persona) Anche lei?

Shri Mataji: Lei, signore, non ha sentito? Li incontrerò (personalmente).

Yogi: Jeremy, mettiamo una sedia qui per Shri Mataji. Shri Mataji si siederà qui, dall’altra parte del tavolo. E coloro che non hanno sentito nulla potranno avvicinarsi a Lei e fare questa esperienza straordinaria. (A Shri Mataji) Se vuole possiamo spostare il tavolo, se preferisce sedersi dall’altro lato.

Shri Mataji: Va bene (Shri Mataji inizia a lavorare su ogni persona individualmente). Ora lavoreremo su tutti voi. Può venire? La metteremo in equilibrio.

(Shri Mataji mentre lavora su una signora:) Perdona... perdona, perdona tutti. Dì: “Madre, io perdono”. Dillo, dillo semplicemente. Ah, bene.

Adesso, senti. Perdona, continua a perdonare... continua a perdonare. Vedi? Altrimenti, se non perdoni, avrai dei problemi. Ha. Va bene?

Yogi (che ha lavorato sulla signora alle spalle): Forte.

Shri Mataji: Adesso fissale in alto (la Kundalini). Siediti qui. Vediamo, che succede? Qualcuno si sta occupando di questa signora? Vieni.

Una signora: L’ho già avuta.

Shri Mataji: Sì?

Signora: Sì.

Shri Mataji: No, non l’ha avuta.

Che Dio ti benedica. Adesso sai ciò che devi fare. D’accordo? È tutto. Grazie. Dio ti benedica.

(Shri Mataji lavora su un uomo) E lei? È un medico?

Uomo: No...

Yogi traduttore: Scienze economiche.

Shri Mataji: (Ridendo) Ah, ecco perché! Bene, alzagli il sinistro sul destro. Ora va meglio. Per prima cosa le diamo equilibrio, d’accordo? Adesso perdoni tutti, tutti. Perdoni, perdoni, perdoni. Ah! Sente? Può essere il Vishuddhi. Ha problemi di asma?

(Interruzione del video. Poi Shri Mataji parla a lato probabilmente della location): Bello... direi che non fa freddo o altro.

Yogi: No, no, fa piuttosto caldo.

Shri Mataji: Ci sono così tante persone, ma devono fare, dovrebbero organizzare qualcosa, un centro, se qui lo permettono.

R. Battaglia: Domani ci sono medici cardiologi da tutta Italia.

C’è un convegno, quindi ci mettiamo d’accordo.

Shri Mataji: Bene, qui? In questo posto?

R. Battaglia: Per domenica mattina alle dodici, forse viene il sindaco con gli assessori del comune di Cinquale.

Shri Mataji: Bene, molto gentile da parte tua. Ma com’è stata la conferenza specifica per i medici?

R. Battaglia: Bellissima, infatti era molto particolareggiata.

Sono dispiaciuto per domani che devo andare a Milano. Purtroppo non sono riuscito a rinunciare.

Shri Mataji: Lo so, lo so. Buona fortuna per questo.

Yogini traduttrice: Ha detto che domani, anche se tornerà tardi da Milano, passerà a salutare.

Shri Mataji: Oh, grazie, grazie.

Yogini traduttrice: E domenica mattina sarà qui con Lei.

Shri Mataji: Grazie a te tante persone sono state aiutate, è un tuo grande merito.

R. Battaglia: Grazie.

Shri Mataji: Molto gentile da parte tua. Bene. Grazie infinite.

(Mentre riceve dei fiori da una yogini): Che grandi, dove li hai presi? Splendidi, grazie.

(Shri Mataji parla al bambino di un sahaja yogi): Ciao, stai cantando per me? Guardateli, come mi conoscono! Guardate. (Ad un altro bambino) Come stai? (Il bambino fa namasté) Dio ti benedica.

(Ad una yogini) Da quanto tempo vivi qui?

Yogini: Sei mesi.

Shri Mataji: Bene. Quindi vivi in Austria, no?

Yogini: No, vivo a Roma.

Shri Mataji (ad altri yogi): Come state ora, bene? Lei ha portato tutto questo dall’India. Guardate.

Molte grazie. Grazie a tutti voi.

Gli yogi: Grazie a Lei Shri Mataji. Grazie, Jai Shri Mataji.

1 Romano Battaglia (Pietrasanta, 31 luglio 1933 – Pietrasanta, 22 luglio 2012) è stato un giornalista e scrittore italiano.

2 Il 30 gennaio 1948, Gandhi venne assassinato con tre colpi di pistola da un fanatico indù radicale che aveva legami anche con il gruppo estremista indù Mahasabha.

3 “Ma che cosa fa la Kundalini? Che cosa fa quando sale? Crea una atmosfera all’interno di quel centro così che quel centro esaurito riceve l’energia vitale, e cerca di portare l’attenzione al centro. Quando arrivate al centro, vi connettete di nuovo al Tutto poiché il cancro si innesca quando tutti i vostri chakra, tutti i vostri centri sono esauriti, o uno dei centri è esaurito, e si spezza in questo modo. (Shri Mataji fa il gesto con le mani di due cerchi che si staccano) Allora non ha più la connessione con il Tutto e (le cellule) diventano maligne”. (Programma Pubblico a Newport (GB), 24/07/1984)

Versilia (Italy)

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